Archivi categoria: arte

Dal 18/7 al 28/9/25 “Zhang Xiaotao – Echi del tempo” Mostra al Palazzo Merulana

Dal 18 luglio al 28 settembre 2025

PALAZZO MERULANA

Zhang Xiaotao echi del tempo

a cura di Andrea Romoli Barberini.

La mostra Echi nel tempo, personale dell’artista cinese Zhang Xiaotao, si terrà a Palazzo Merulana dal 18 luglio al 28 settembre 2025.

La mostra, a cura dello storico dell’arte Andrea Romoli Barberini, critico e giornalista professionista e docente di Storia dell’Arte di ruolo presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, presenta delle profonde riflessioni per immagini realizzate da Zhang Xiaotao con le tecniche dell’animazione digitale e della pittura sui concetti di tempo, spazio, natura, spiritualità, condizione umana nella società contemporanea senza escludere anche riferimenti ai traumi, alle paure, alle nevrosi collettive.

Gli Echi del tempo sono pertanto da interpretare come il risuonare nella mente dell’artista delle esperienze condotte in diversi momenti e luoghi, anche lontani, della propria vita che assumono attraverso le immagini significati universali.

La particolare declinazione del recupero del racconto di Zhang Xiaotao si fonda su una memoria in cui fatti, situazioni e luoghi del proprio vissuto risuonano e riaffiorano nelle sue opere a immagine fissa o in movimento, come echi del tempo, per il loro carattere emblematico. Opere, quindi, che si fondano su una sorta di memoria, di eventi e momenti, decostruita e parcellizzata che, nel tradursi in immagini dalla forte valenza simbolica, può anche rompere drasticamente il vincolo di verosimiglianza con l’esperienza stessa, per assumere, con l’allegoria, sembianze molto differenti. E in tale transito metamorfico delle sue metafore visive, l’artista mantiene sempre chiara la leggibilità formale e la relativa dimensione narrativa di appartenenza del testo visivo, quasi si trattasse di un presupposto necessario anche per la formulazione di possibili connessioni di senso tra le diverse opere.

Fatte queste premesse, si può anche cedere alla tentazione di osservare una mostra di questo maestro e leggerla come un’opera unica e totalizzante data dalla complessità e dall’articolazione di un unico discorso per immagini, fisse e in movimento, prefigurate come elementi visivi, diversi e separati, quindi potenzialmente autonomi, ma assolutamente correlati tra loro in termini di significato.

I singoli elaborati, quindi, in una fitta trama di rimandi e intrecci di contenuti, possono stabilire tra loro rapporti e corrispondenze per creare un discorso unico che realizza la propria coerenza unitaria complessa nella somma e nell’ideale sedimentazione mnemonica di ciascuna immagine pur in assenza di una unità narrativa di tempo e di luogo.

In altre parole, qui linguaggi e significati, pittura e animazione digitale, anche nelle loro differenze disciplinari, e oggettive e oggettuali autonomie, trovano la possibilità di una ricomposizione organica e inedita dell’originaria decostruzione delle memorie e, quindi, finiscono con il sommarsi per raggiungere l’unità come tante tessere svincolate di un mosaico che, nella loro ideale e giustapposta ricomposizione, rivelano una palese forma significante, unica e molteplice.

E’ così che traumi, nevrosi, instabilità e disagi collettivi, frutto della rapidità dei cambiamenti in atto nella società globalizzata si palesano, chiaramente espresse o sottilmente evocate, nei quadri e nelle sequenze video di desolati e disabitati scenari postindustriali e suburbani, nelle aggregazioni e nei tracciati ossessivamente percorsi da colonie di insetti e roditori o, ancora, nell’incontrollata proliferazione e ripetitività delle rotte mercantili che sembrano solcare senza sosta cieli e oceani come colture di cellule immerse in soluzioni chimiche. Talvolta inquietanti, le immagini di questo artista si intervallano, sovente, a sacre presenze che sfidano il tempo e l’eternità, portando a volte ben visibili, ma soltanto nei loro santi simulacri materiali, i segni dello stesso logorio che aggredisce l’uomo e la società.

Zhang Xiaotao con la suggestiva e ricercata ambiguità di queste immagini presenta uno stato di fatto dalla valenza personale, collettiva e sostanzialmente planetaria, ma lo fa con una particolare attitudine, quasi con accorta moderazione, senza formulare severi giudizi e inappellabili sentenze.

L’artista si limita, qui, a raccontare discretamente per immagini, a rilevare attraverso il filtro della sua storia, del proprio sguardo e della propria necessità espressiva uno stato di fatto ampiamente condiviso che, garbatamente, interroga e sorprende, seduce e rivela, destabilizza e inquieta. E, serenamente, lascia che ciascuno tragga le proprie conclusioni.

***

Nota Biografica dell’artista

Zhang Xiaotao è nato a Chongqingin Cina, nel 1970.

Si è laureato presso il Dipartimento di Pittura a olio dell’Accademia di belle arti del Sichuan nel 1996. Ha conseguito un dottorato presso l’Accademia Centrale di belle arti di Pechino nel 2016. Professore ospite presso la City University di Hong Kong, attualmente risiede a Pechino.

Ha partecipato alla 55a Biennale di Venezia, alla 7a Triennale di arte contemporanea Asia-Pacifico, alla 6a Biennale di Mosca, alla 2a Biennale di Praga, alla Triennale di Guangzho, alla Biennale di Chengdu, alla Biennale di Architettura di Shenzhen-Hong Kong, alla Biennale di animazione indipendente di Shenzhen, al Netherlands Animation Painting Film Festival, all’Ottawa International Animation Festival, al Tokyo Animation Festival, all’Asian Animation Competition. Ha inoltre esposto presso la London Saatchi Gallery (UK), il Museo MAXXI di Roma (Italia), l’Aarhus Art Museum (Danimarca), l’Albright Knox Art Museum, New York (USA), Lucerne Art Museum (Svizzera)?Ringling Museum, Sarasota (Florida, USA), Museum di Arte Moderna, Valencia (Spagna), Museo di Arte Contemporanea, Bologna (Italia), Museo ESSL, Vienna (Austria), Centro delle Arti Santa Monica, Barcellona (Spagna), Fondazione 3.14, Bergen (Norvegia),  Museo d’Arte di Seoul (Corea del Sud) e in altre sedi prestigiose.

Nel 2008 ha vinto il “Premio Giovane Artista Cinese dell’Anno”. Nel marzo 2009 è stato intervistato da “FLASH ART”. Nel 2011 e 2012 ha vinto consecutivamente il premio “Asia’s Best Technical Animation Award”. Nel 2015 è stato invitato come giudice internazionale dei CUBE Global Digital Art Awards, nel gennaio 2016 ha accettato un’intervista esclusiva con l’edizione internazionale del “The New York Times”, Nostalgico e surreale, la Cina moderna dell’artista di animazione Zhang Xiaotao. Nel 2018 The Adventures of Volume ha vinto il Premio “China Libo International Animation”. Nel 2019 Three Thousand Worlds·Ephemera è stato selezionato per il “Linz Electronic Art Festival” (Austria). Si sono interessati del suo lavoro autorevoli studiosi, importanti gallerie d’arte, fondazioni, centri d’arte e collezionisti nazionali e internazionali. 

Da mercoledì a venerdì: 12.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.00)
Sabato e domenica: 10.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.00)

Dal 20 al 26/6/25″Per il tutto mutar natura è bella” Mostra personale di Giovanni Bonfiglio al Medina Art Gallery

Dal 20 al 26 giugno 2025

MEDINA ART GALLERY – VIA MERULANA, 220

Per il tutto mutar natura è bella

Mostra personale di 

Giovanni Bonfiglio

“Per il tutto mutar natura è bella” di Giovanni Bonfiglio a cura di Livia Occhigrossi

Nel lavoro pittorico di Giovanni Bonfiglio si avverte il battito costante di una meraviglia antica: quella che nasce dall’osservazione, dalla contemplazione paziente del mondo, dalla curiosità genuina di chi ha passato l’infanzia a smontare vecchie radio per risalire ai segreti della materia. L’artista non si limita a rappresentare: egli interroga, disseziona, riassembla. La sua arte è figlia di un’intelligenza analitica e di una sensibilità estetica coltivata negli anni, nutrita da un’educazione alla tecnica, alla natura e al cosmo.

Fin da giovane, Bonfiglio ha vissuto la realtà come un insieme di misteri affascinanti da decifrare. Che si trattasse di insetti, minerali o costellazioni, il suo sguardo era sempre animato da un desiderio profondo di comprensione, come se ogni elemento dell’universo fosse un tassello di un grande disegno da restituire per immagini. Non stupisce quindi che l’immagine, il linguaggio visivo, sia divenuta il mezzo espressivo privilegiato, capace di sintetizzare ciò che la parola spesso non riesce a dire: il rapporto tra struttura e poesia, tra forma e essenza.

La pittura di Bonfiglio…

…non nasce da un’urgenza decorativa, ma da una ricerca di equilibrio. Un equilibrio che si gioca tra forma, colore e luce, e che mira a suscitare nell’osservatore una reazione intima, un sentimento di pace, di silenziosa approvazione. Non si tratta di imporsi, ma di dialogare. Le sue tele, realizzate con tecnica acrilica su tela o legno, sembrano voler accordare la complessità del mondo alla semplicità dell’esperienza umana.

Lungi dall’essere un gesto improvvisato, l’arte di Giovanni Bonfiglio è un atto disciplinato, fondato su una profonda onestà intellettuale. Ogni opera è il frutto di una riflessione etica ed estetica insieme: un processo di decantazione lenta, in cui l’idea trova forma solo quando ha raggiunto un grado sufficiente di chiarezza e verità. E se da giovane amava copiare fotografie o cartoline per comprendere meglio la realtà, oggi la sua pittura esprime una visione più matura, consapevole, capace di esaltare ciò che per lui è essenziale: la struttura, la luce, l’armonia sottile tra gli elementi.

Nonostante le sue radici liguri…

…e un forte legame con il mare, compagno silenzioso della sua crescita, Bonfiglio ha scelto di non lasciarsi definire dal luogo, ma dall’esperienza. Il suo percorso artistico è stato coerente ma non rigido, segnato da un rispetto profondo per la propria evoluzione personale. E se potesse tornare a parlarsi da giovane, non rinnegherebbe nulla. Anzi, ringrazierebbe quel ragazzo per aver tracciato la rotta.

L’opera di Giovanni Bonfiglio non cerca l’universalità attraverso l’uniformità, ma attraverso la libertà dello sguardo. Ogni osservatore è invitato a trovare la propria lettura, a costruire un significato intimo e personale, come accade con le costellazioni: ciascuna connessa da linee invisibili, tracciate dallo sguardo di chi osserva e sogna.

In fondo, come nella scienza e nella natura, anche nell’arte di Bonfiglio ciò che conta è la tensione verso la comprensione. Una pittura che non offre risposte definitive, ma apre porte. E che ci ricorda, con la delicatezza di chi conosce il mistero della materia, che osservare è il primo passo per amare.

Dal 20 al 25/6/25 “Vulnerabilità analogica. Spazio, corpi e figure” Mostra all’Acquario Romano – Casa dell’Architettura

Dal 20 al 25 giugno 2025

ACQUARIO ROMANO – CASA DELL’ARCHITETTURA

Vulnerabilità analogica

Spazio, corpi e figure
Ernesta Caviola
 
a cura di Barbara Martusciello
opening 20.6.2025 ore 17
fino al 25.6.2025
Casa della’Architettura | foyer + urban gallery
Guardando le fotografie di Ernesta Caviola, la prima considerazione che ho fatto è stata sulla forza vitale di Eros, su questa forza vitale che muove il pensiero e funge da tramite fra la dimensione terrena e quella sovrasensibile, forza che tiene uniti elementi diversi e talora contrastanti senza arrivare ad annullarli. Per dirla alla Deleuze immagini che sono una forza che diventa macchina desiderante, una forza produttiva che genera realtà, relazioni, corpi e linguaggi, come accade librescamente in “Spazio, Corpi, Figure” di Gianluca Peluffo e Valerio Paolo Mosco. (Gemma Lanzo)
Ernesta Caviola è architettrice e dottore di Ricerca con una tesi dal titolo “Il destino dell’architettura. La rivista Casabella 1930-1936. L’invenzione di un linguaggio per immagini.” Il suo lavoro di ricerca si svolge attraverso la regia e la fotografia analogica a banco ottico. Ha condiviso da sempre la sua ricerca con Gianluca Peluffo. Le sue immagini fotografiche sono state pubblicate sulle maggiori riviste di settore e non, in Italia e all’estero. I suoi cortometraggi d’architettura, prodotti da AGI e da The Piranesi Experience sono stati selezionati nei festival internazionali. “Senza Orfeo” ha vinto la sezione Architettura del Athens International Short Film Festival Psarokokalo. I suoi lavori fotografici e video sono stati esposti alla 17° e 18° Biennale di Venezia Architettura. È stata insignita ad Ischia del premio internazionale PIDA fotografia 2022. Ha collaborato come consulente scientifico alla mostra Lina Bo Bardi in Italia “Quello che volevo era avere Storia” a cura di Margherita Guccione tenutasi al MAXXI di Roma dal 19.12.2014 al 03.05.2015, suo è il corto “LINA” cuore della mostra. Ha curato una decina di monografie a carattere architettonico ed ha scritto articoli e saggi sulle trasformazioni dei codici in architettura. È socia fondatrice di “Architettrici” che si occupa di veicolare il contributo femminile in architettura.

Dal 13 al 19/6/25 “Art Evolution” Mostra collettiva al Medina Art Gallery

Dal 13 al 19/6/25

MEDINA ART GALLERY – VIA A. POLIZIANO 4, 6

Art Evolution

Mostra collettiva

A Roma la mostra Internazionale “Art Evolution” a cura di Francesca Callipari

Nel cuore del centro di Roma, a pochi passi dalle basiliche di Santa Maria Maggiore e San Giovanni in Laterano, tra Colle Oppio, il Colosseo e il Rione Esquilino, crocevia di culture e linguaggi. Un contesto perfetto per accogliere il progetto curato dalla storica e critica d’arte Francesca Callipari, che si presenta come un viaggio internazionale nel contemporaneo, dove sperimentazione e visione si intrecciano in un dialogo creativo e vibrante.

La stessa curatrice, descrive “una mostra che non solo celebra la creatività, ma anche il processo di ricerca che spinge ogni artista a spostare costantemente i confini della propria disciplina”.

Il concept è, infatti, incentrato sull’evoluzione dell’arte come processo dinamico, vitale e in continua trasformazione, evidenziando come ogni opera nasca da una profonda ricerca individuale. Gli artisti selezionati, orientati dalla propria visione e ispirati dalle correnti internazionali, hanno sviluppato un linguaggio personale, lasciando un segno autentico e riconoscibile che li ha resi protagonisti di questo evento espositivo.

A colpire è poi l’ampiezza del panorama internazionale rappresentato dagli artisti partecipanti, provenienti da diversi Paesi tra cui: Italia, Armenia, Grecia, Polonia, Giappone, Repubblica Ceca, Bulgaria, Romania e persino Barbados. Una dimensione internazionale che arricchisce ulteriormente il percorso, offrendo uno sguardo esteso e autentico sulle molteplici direzioni dell’arte contemporanea.

Artisti in esposizione

Arianna Aleah, Paola Carosiello, Tatev Gasparyan, Aida Hambardzumyan, Ioannis Kaiserlis, Nada Kelemenová, Zara Mkrtchyan, Svetla Mandeva, Romina Mobrici, Giampiero Murgia, Viviana Nitu, Mikiko Omori, Stefania Popoli, M. Antonietta Sparano, Alicja Szczukowska, Domenica Vecchio, Dorota WB.

 

11/6/25 “Nelle tue mani-Europa plurale: l’arte come linguaggio universale di partecipazione” Happening artistico al Palazzo Merulana

11 giugno 2025 ore 17:00

PALAZZO MERULANA

Nelle tue mani-Europa plurale: l’arte come linguaggio universale di partecipazione

Un happening artistico e partecipativo tra arte contemporanea e cittadinanza europea

 

L’iniziativa si colloca all’interno del progetto transnazionale Ways of Europe, promosso da Arci Solidarietà SCS, e si svolge in dialogo con la mostra personale dello scultore Matteo PuglieseNelle tue mani, a cura di Carmen Sabbatini.

Organizzato con la partecipazione della Fondazione Elena e Claudio Cerasi e gestito da CoopCulture, l’evento propone un’esperienza immersiva e partecipativa, concepita per attivare pensiero critico e immaginazione collettiva.

Un’Europa da esplorare, costruire, immaginare

Nel corso dell’evento, la sala del quarto piano di Palazzo Merulana si trasformerà in un ambiente simbolico, aperto e condiviso, metafora dell’Europa contemporanea: uno spazio attraversato da differenze, possibilità e tensioni creative.

Le opere di Matteo Pugliese diventeranno catalizzatori di riflessione: i titoli e i testi esplicativi resteranno inizialmente nascosti, per incoraggiare una fruizione libera e personale. Le visitatrici e i visitatori saranno invitati a lasciare parole, impressioni, suggestioni e significati ispirati dalle sculture, contribuendo alla creazione di una vera e propria mappa collettiva dell’Europa di domani.

Programma dell’evento

L’appuntamento si articolerà in tre momenti principali:

  • Introduzione istituzionale a cura di Palazzo Merulana e Arci Solidarietà

  • Esplorazione libera e attivazione creativa.

  • Dialogo con l’artista Matteo Pugliese e rielaborazione collettiva, con svelamento dei titoli originali e costruzione condivisa di parole e visioni sul futuro dell’Europa

Partecipazione

L’evento è gratuito e aperto a tutte e tutti, fino a esaurimento posti.
La prenotazione non è obbligatoria, ma consigliata.
? Per informazioni: 0662288768

 

Dal 25/5 al 29/9/25 “Archetipo cosmico” mostra di Michele Ciribifera all’Acquario Romano – Casa dell’Architettura

Dal 25 maggio al 29 settembre 2025

ACQUARIO ROMANO – CASA DELL’ARCHITETTURA

Archetipo cosmico

Mostra di

Michele Ciribifera

Domenica 25 maggio (ore 17:30), appuntamento con l’inaugurazione della mostra “Archetipo cosmico” dedicata a Michele Ciribifera, scultore perugino che, sperimentando le proprietà dei materiali, restituisce nelle sue opere le “tensioni strutturali di elementi tratti direttamente dal contesto naturale, legate allo spazio e all’architettura futuribile”.

Le due sculture in esposizione nell’allestimento a cura di Daniele Brocchi, Torri orbitanti e Twister, l’una composta da “corpi centrali autoportanti che si sviluppano ad incastro” e l’altra più piccola ma permeata dalla complessità geometrica delle “tarsie rinascimentali”, sono esempi del lavoro di Ciribifera con l’acciaio inossidabile e resteranno collocate nel giardino del complesso monumentale dell’Acquario Romano fino al 29 settembre.

 

Dal 22 al 31/5/25 “La Magie de l’Erotisme – 3° edizione” ” Mostra collettiva alla Galleria “Il Leone”

Dal 22 al 31 maggio 2025

GALLERIA IL LEONE

La Magie de l’Erotisme

Mostra collettiva

La Galleria Il Leone, situata nel cuore pulsante e multiculturale del quartiere Esquilino a Roma, presenta il 24 Maggio ore 17:00 la terza edizione della mostra collettiva internazionale “La Magie De l’Erotisme” dal 22 al 31 Maggio.

La mostra riunisce venticinque artisti contemporanei che, offrono una visione personale e suggestiva del tema dell’eros:

Sara Asquini, Marika Nelly Bellotti, Elisabetta Bessi, Danilo Calò, Elena Cella, Giuseppe Collalti, Femya, Sandro Gentilini, Antonio Giuliani, Onil Hossain, Veronica Isaia, Mad Hatter, Pierpaolo Mancinelli, Luciano Mannucci, Alessio Marchionni, Giacomo Minella, Daniela Eneindi Pahle, Antea Pirondini, Natalya Raduenz, Manuel Santini, Schmaise, Gabriella Sterzi, Carmela Tulino, Katrien Vanderkelen, Jhasmine Venturini.

I molteplici approcci degli artisti italiani e stranieri partecipanti danno vita ad un percorso estetico ed emozionale in grado di offrire uno sguardo profondo sull’eros come forza generatrice dell’arte stessa. Attraverso la forza espressiva delle opere selezionate viene, dunque, esplorata la dimensione erotica non come tabù o provocazione, ma come spazio di libertà in cui si manifesta l’incontro tra corpo ed anima affermandosi come espressione identitaria della persona.

Apertura: 22/05/2025

Conclusione: 31/05/2025

Inaugurazione: SABATO 24 MAGGIO ORE 17:00 con presenza di degustazione vini dell’azienda Casale del Giglio e performance artistica a sopresa.

Curatore: Claudia Bevilacqua

Testo critico: Giulia Cascià

In collaborazione con: Maria Cristina Lucidi

Luogo: Roma, Galleria Il Leone Via Aleardo Aleardi, 12 00185 Roma

Ingresso gratuito

Orari: da lunedì a sabato  10-13/16-19

Per maggiori informazioni consultare il sito web https://www.leone-arte.com

Dal 22/5 al 4/6/25 “Eros&Musikè” Mostra di Federica De Astis al Gatsby Cafè

Dal 22 maggio al 4 giugno 2025

GATSBY CAFE’

Eros&Musikè

Mostra di

Federica De Astis
Érōs e Mousiké sono strettamente intrecciati.
La divinità dell’amore, potente, irresistibile e caotica, trova nella musica il suo alter ego, il suo mezzo d’espressione in grado di rendere armonioso ogni pensiero, ogni forma, ogni sospiro.
Eros e Musica diventano come lo Yin e Yang, due forze complementari in grado di raggiungere solo nella loro unione il perfetto equilibrio. L’uno si perde nell’altro, in una calda e delicata atmosfera nella quale la musica si fa erotismo e l’erotismo si fa musica.
(NB: i dipinti in mostra sono un omaggio alle opere di Malika Favre)
***
Federica sin da piccola ha sempre amato il disegno e i fumetti. Crescendo però abbandona quella strada per poi riscoprirla, quasi per caso, nel 2017, quando per placare i tumulti del cuore, si rifugia per la prima volta nella pittura.
Da quel momento l’arte diventa espressione di sé e luogo sicuro, divertimento e conforto, una passione da esplorare e non mettere più da parte.
Curiosa, amante dei colori, delle forme vivaci e della sperimentazione geometrica, la sua pittura è particolarmente influenzata dalla Pop Art, dal Cubismo e dal Graphic Design.
www.federicadeastis.com
IG @fefe.deastis
***
le mostre del Gatsby Café sono a cura di Séverine Queyras

Dal 16 al 29/5/25 “Apeiron” Mostra al Medina Art Gallery

Dal 16 al 29 maggio 2025

MEDINA ART GALLERY – VIA A. POLIZIANO 4,6

Rosario Oliva
Luca Tridente

Apeiron

 

La mostra Apeiron di Luca Tridente e Rosario Oliva – Testo di Giulia Bonetti

Nell’opera di Luca Tridente e Rosario Oliva, il concetto di apeiron si dispiega come un vuoto, un’infinità che si cela sotto le forme e le apparenze, ma che in realtà rimanda a una condizione di perenne oscillazione tra l’individuo e il mondo. Per entrambi, l’arte diventa il mezzo per esplorare ciò che non ha confini, ciò che si estende senza sosta e senza risposte definitive.

Le figure di Tridente, sottili e consumate dal passare del tempo, evocano l’arcano archetipo di Alberto Giacometti, con la sua essenza al limite del visibile. Sono immagini che, pur nella loro scarna fisicità, non sono riconducibili al singolo individuo, ma piuttosto a una condizione universale e collettiva, un simulacro della fragilità esistenziale. Attraverso l’utilizzo della grafite, del carboncino e della pittura acrilica, Tridente si affida a un linguaggio astratto per rappresentare l’uomo in una condizione sospesa tra la vita e la morte, tra il qui e l’altrove. Queste figure, prive di occhi e bocche, diventano emblematiche di un’esistenza segnata dalla distorsione, ma anche dalla speranza di una rinascita. L’oro, che per l’artista può rivelarsi un potente simbolo di potere, rimanda non solo alla dimensione sovrannaturale, ma anche a una riflessione critica sulla ricchezza e sull’economia. In questo senso, l’oro diventa il simbolo di un mondo che tende a estorcere valore dalle sue contraddizioni, un apeiron che si fa materia di sfruttamento e di alienazione, ma anche di speranza nel suo possibile rovesciamento.

La confusione tra cielo e terra, l’elemento metallo come simbolo di un potere astratto e opaco, ci porta a riflettere sulla nostra condizione contemporanea: quella di esseri che, sospesi tra il divino e il terreno, vivono nel conflitto eterno tra creazione e distruzione.

Diversamente, Rosario Oliva presenta un apeiron che assume una deriva negativa, un infinito che si svela nell’illusione di un progresso tecnologico senza limiti. Nei suoi lavori figurativi, i paesaggi e le scene di vita quotidiana non sono mai naturali, ma sono restituiti attraverso una visione antinaturalistica che non si limita a rappresentare la realtà, ma la trasforma in un flusso discontinuo, frantumato, dove i colori artificiali e le forme distorte evocano una realtà filtrata dalla tecnologia. Il ricorso a tonalità vivide e a una composizione che sfida l’armonia naturale, suggerisce una condizione di solitudine e disconnessione che ci accomuna nella nostra epoca iperconnessa.

Il mondo di Oliva, pur radicato nel figurativo, diventa così un terreno ambiguo, dove l’uomo, nel tentativo di emergere dalla frenesia del virtuale, si dissolve nella sua stessa alienazione, spinto in un ciclo senza fine di ricerca e di non-identità.

La sua opera, in cui il paesaggio diventa una simulazione di esperienze quotidiane filtrate dalla tecnologia, parla della nostra schiavitù all’infinito, possibilità che la tecnologia ci offre, ma che ci sottrae la consapevolezza del nostro essere. In entrambi gli artisti, apeiron non è solo il principio dell’infinito, ma anche un luogo in cui l’individuo è costantemente interrogato e frammentato.

Se per Tridente la tensione tra l’umano e l’universale si risolve in una speranza di rinnovamento, per Oliva la deriva è quella di una tecnologia che annulla ogni vero contatto, dove il divenire si trasforma in una perpetua reiterazione. Così, entrambi indagano l’immensità dell’inespresso e dell’incontrollabile, ma con una consapevolezza che rimanda a un futuro che si tinge di luci ambigue, tra speranza e inquietudine.

Maggiori informazioni

Dal 14/5 al 12/6/25 “Tra Battiti e Segni” Mostra bipersonale presso lo Studio di Architettura Anzuini & Edalatkhah

Dal 14 maggio al 12 giugno 2025

STUDIO DI ARCHITETTURA ANZUINI E EDALATKHAH

VIA STATILIA, 18

Tra Battiti e Segni

Mostra bipersonale d’arte contemporabea

di

David Cocozza e Igor Grigoletto

Dal sito https://theartlibido.com

Inaugura il 14 maggio a Roma alle ore 18.30 presso lo Studio di Architettura Anzuini & Edalatkhah “Tra Battiti e Segni”, la bipersonale di Davide Cocozza e Igor Grigoletto curata da Velia Littera.

Una mostra caratterizzata da una narrazione artistica complessa e potente, dai linguaggi artistici netti e definiti cha ambedue i protagonisti declinano in modo assolutamente personale

Davide Cocozza mentre al centro della sua visione pop gli animali per spingere lo spettatore a riflettere su quanto il modello antropocentrico abbia allontanato l’uomo dall’ambiente naturale, da quell’ideale di bellezza e purezza che la natura stessa rappresenta. I loro battiti sono la musicalità che regola l’universo, le loro emozioni sono pure, proprio perché regolate dall’istinto. Gli animali oggi sono costretti a “sopravvivere” in un ambiente che l’uomo ha modellato per il suo egoistico ed esclusivo vantaggio; renderli protagonisti significa per Davide Cocozza restituire loro la dignità e la forza della quale sono stati privati.  

Igor Grigoletto attraverso il rigore delle sue linee ci invita a guardare noi stessi in modo differente e ad abbandonare ogni sovrastruttura per arrivare all’essenza della nostra anima. E per farlo sviluppa un linguaggio artistico basato sulle linee, sulle rette, su un geometrismo che abbandona l’io e le sue costruzioni per cogliere la struttura più profonda del nostro essere. Le sue linee trasportano lo spettatore in una profonda essenza di ordinata e calma bellezza; il vetro, che è il materiale d’elezione dell’artista, ci guida verso la purezza ed una quanto mai necessaria trasparenza.   

Entrambi gli artisti con le loro differenti modalità narrative esprimono il loro j’accuse verso una società che si è sviluppata verticalmente, secondo logiche di supremazia e affermazione incontrastata del proprio ego.

Davide Cocozza e Igor Grigoletto  riportano la necessità di una convergenza da parte di tutti su un equilibrio ecologico ed ambientale basato sulla cooperazione e sulla coabitazione, sulla coesistenza di specie diverse, sul rispetto nei confronti dell’elemento naturale, ormai visto solo in termini di spazio utile per una ulteriore conquista o un’ ulteriore cementificazione, e dell’elemento animale, che l’uomo, nel continuo sforzo di addomesticamento, ha snaturato.          

Inserita nello spazio ordinato e rigoroso dello studio degli architetti Francesco Anzuini e Sara Edalatkhah, la mostra assume una funzione quasi generativa, l’arte rompe le geometrie architettoniche per aprire spiragli di emozione e di riflessione. Architettura e arte si completano a vicenda. Il progetto si fa più ricco, più profondo, quando lascia entrare la voce dell’arte e l’arte, a sua volta, trova nell’architettura un corpo dentro cui vivere.

Vernissage: 14 maggio 2025, ore 18:30

Wine tasting: Cantina Menol

Problemi, notizie ed altro del rione Esquilino di Roma

Il mondo delle reflex

Just another WordPress.com site

Musagete

"Al tempo la sua arte/ All'arte la sua libertà."

appioh

da San Giovanni a Colli Albani

Esquilino's Weblog

Problemi, notizie ed altro del rione Esquilino di Roma

Storie & Archeostorie

Notiziario di storia, arte e archeologia (©2010-)

Gazzetta di Roma

il quotidiano on line di Roma e provincia

Coolture, Associazione culturale

Visite guidate ed aperture speciali a Roma

FraChiEsisteEChiEsiste

«Certa gente è fatta così, deve spremere ogni opera d’arte fino all’ultima goccia e gridarlo ai quattro venti» (E. Jelinek, "La pianista")

romarteblog

FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI, MA PER SEGUIR VIRTUTE E CANOSCENZA

Arte e immagine

Art'immagine. Arte è immagine! Arte è immagine? Immagine è arte? Immagin'arte, Immaginare è un'arte.

Roma Singularis

All roads lead to Rome - Alle wegen leiden naar Rome

ROMA ARCHEOLOGIA e RESTAURO ARCHITETTURA 2006-25.

ROME - THE IMPERIAL FORA: SCHOLARLY RESEARCH & RELATED STUDIES.

RESS Roma

Rete Economia Sociale e Solidale

Del cielo stellato

Il blog di EdiLet - Edilazio Letteraria

Simone Modica

Ricordi, fotografie e viaggi

Il mondo delle reflex

Just another WordPress.com site

Musagete

"Al tempo la sua arte/ All'arte la sua libertà."

appioh

da San Giovanni a Colli Albani

Esquilino's Weblog

Problemi, notizie ed altro del rione Esquilino di Roma

Storie & Archeostorie

Notiziario di storia, arte e archeologia (©2010-)

Gazzetta di Roma

il quotidiano on line di Roma e provincia

Coolture, Associazione culturale

Visite guidate ed aperture speciali a Roma

FraChiEsisteEChiEsiste

«Certa gente è fatta così, deve spremere ogni opera d’arte fino all’ultima goccia e gridarlo ai quattro venti» (E. Jelinek, "La pianista")

romarteblog

FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI, MA PER SEGUIR VIRTUTE E CANOSCENZA

Arte e immagine

Art'immagine. Arte è immagine! Arte è immagine? Immagine è arte? Immagin'arte, Immaginare è un'arte.

Roma Singularis

All roads lead to Rome - Alle wegen leiden naar Rome

ROMA ARCHEOLOGIA e RESTAURO ARCHITETTURA 2006-25.

ROME - THE IMPERIAL FORA: SCHOLARLY RESEARCH & RELATED STUDIES.

RESS Roma

Rete Economia Sociale e Solidale

Del cielo stellato

Il blog di EdiLet - Edilazio Letteraria

Simone Modica

Ricordi, fotografie e viaggi