Archivi categoria: arte

Dal 29/11/25 al 10/1/26 “Rito di colore puro” Mostra di Tiziano Bellomi allo Hyunnart Studio

Dal 29 novembre 2025 al 10 gennaio 2026

HYUNNART STUDIO

Rito di colore puro

Mostra di Tiziano Bellomi

testo critico e coordinamento scientifico

 Greta Alberta Tirloni

Inaugurazione sabato 29 novembre 2025, ore 18.00

Hyunnart Studio, viale Manzoni 85-87, Roma 00185

Dal 27/11 al 10/12/25 “Lo Specchio Dipinto” Mostra di Giusy Dragone al Gatsby Cafè

Dal 27 novembre al 10 dicembre 2025

GATSBY CAFE’

Lo Specchio Dipinto

Mostra di

Giusy Dragone
“Lo Specchio Dipinto”
Il Viaggio Silente: Quando la Ferita Rinasce Fiore.
“Un ciclo di dodici acquerelli che esplorano la complessa interazione tra l’identità nascosta e l’espressione emotiva. Utilizzando la figura emblematica del clown e occhi che celano e rivelano – e la potente simbologia del papavero, invitandoci a
un viaggio introspettivo.”
(fino al 10 dicembre)
Giusy Dragone, artista nata il 27 febbraio 1980, originaria di Salerno e attualmente residente a Roma, è una creatrice la cui opera è profondamente radicata in un viaggio introspettivo e trasformativo.
La sua traiettoria artistica è sostenuta da un solido percorso formativo multidisciplinare che spazia dal Liceo Artistico alla Laurea in Architettura degli Interni e Arredamento, arricchito da un Master di II livello in Fruizione Innovativa dei Beni Artistici e Culturali (FIBAC) e un corso in Grafica Pubblicitaria. Questa
formazione eclettica le ha fornito gli strumenti per esplorare la creatività in tutte le sue sfumature.
+ PRESENTAZIONE del libro “La fanciulla dalle mani di argento” di Giulietta Revel.
La famiglia non come nido d’amore e accoglienza per i suoi piccoli, ma come luogo oscuro di violenza e sopruso: è un racconto duro e commovente di tragedia e rinascita quello che l’attrice Giulietta Revel propone nel suo esordio letterario “La fanciulla dalle mani d’argento” (Cairo Editore), in libreria dal 4 giugno, Giornata mondiale dei bambini vittime di aggressioni.
Il romanzo, sospeso tra fantasia e realtà, mette al centro il percorso di crescita e redenzione di quattro donne di tre generazioni diverse – Eleonora e Maddalena, due sorelle vittime di abusi, e Polly e Hildegard, una zia e una nonna che forse non sanno cosa succede – costrette ad attraversare dure prove e lunghi periodi di infelicità prima di ritrovare se stesse.
le mostre del Gatsby Café sono a cura di Séverine Queyras

Dal 7 al 13/11/25 “Matearts – 45 anni d’arte” al Medina Art Gallery

Dal 7 al 13 novembre 2025

MEDINA ART GALLERY – VIA A. POLIZIANO 32, 34

Mostra collettiva

Matearts – 45 anni d’arte

La bottega d’arte Matearts è da 45 anni una pietra miliare del territorio di San Giovanni a Roma. Da sempre impegnata nel condividere e diffondere l’arte con gli appassionati, ha visto attraversare il suo antico portone da migliaia di artisti di tutte le età che hanno condiviso la loro passione per la pittura, il disegno, la scultura, la ceramica, il fumetto e il mosaico. La bottega, oltre ad essere una fucina di creatività, è un luogo di aggregazione e d’incontro dove si formano relazioni e amicizie durature.

L’energia positiva che si respira entrando ha colpito anche artisti stranieri: non solo dall’Europa ma da oltreoceano sono venuti e ritornati nel corso di questi primi 45 anni attratti dalla vita della bottega. Siamo orgogliosi di annoverare tra le nostre fila, artisti che hanno condiviso con noi una parte del loro percorso, anche numerosi giovani che sono stati accettati da college stranieri di fama internazionale e dall’accademia di Belle Arti di Roma.

Artisti in mostra:

Liliana Alvarez | Sara Antinucci | Isabella Apuzzese Assunta Autiello Lucia Baglioni Valeria Belloni Simonetta Bortolotti | Laura Bonanni | Silvia Barocchi Antonella Bruno | Alessia Bucciarelli | Gabriella Buzzanca Liana Canichella | Paolo Coan | Isabella Cozza | Raffaella Cozzi Elena Cucci | Ginevra Curtacci | Jacopo Di Bari | Marzia De Simone Patrizia Del Lungo | Angela Franchini Fabrizia Frau |Paola Foschi | Nicoletta Frontani lolanda Giampiccolo | Lily Gilson | Mary Gilson | Antonia Lai | Liliana Lanari Diego Lucantoni | Alessandra Longo | Maria Letizia Mariani | Paola Mastrangelo Patrizio Padroni | Cristian Pau | Cristina Petitta | Silvia Pisani | Daniela Polo Delia Proposito | Gabriella Puppo | Paola Raiola | Marica Romano Adriana Scarponi | Francesco Scarponi | Silvia Tamburini | Serena Tarsia Simona Tomassini | Cristina Troise Alessandro Trombini| Silvia Verduchi Anna Grazia Vincenti Elisabetta Villarosa | Mauro Zambataro

8 e 9/11/25 “Sublimazioni. Tracce di Umano e AI” al Palazzo Merulana

8 e 9 novembre 2025

PALAZZO MERULANA

NuvolaProject

Sublimazioni. Tracce di Umano e AI

Un fine settimana tra opere, sogni e intelligenza poetica.

Un’eco visiva e sensibile della mostra SublimAzionI – Tracce di Umano e AI di NuvolaProject, promossa dalla Fondazione Pino Pascali e dal comune di Monopoli, dopo aver abitato per 7 mesi i rifugi antiaerei del Bunker Museum, arriva a Roma negli spazi di Palazzo Merulana, l’8 e 9 novembre 2025.

Un fine settimana per ascoltare ciò che resta, ciò che si trasforma, ciò che risuona: alcune opere ritornate dal bunker saranno esposte in una installazione che evoca il paesaggio interiore di SublimAzionI, come lampi di memoria che si accendono nel cuore della città.

Sabato 8 novembre, alle ore 18:00, un incontro performativo con gli artisti Gaia Riposati e Massimo Di Leo e con alcuni compagni di cammino aprirà uno spazio di dialogo vivo e poetico tra naturale e artificiale, tra corpo e algoritmo, tra umano e intelligenza artificiale e si chiuderà con una performance che vedrà interagire la performer con Noesis, l’intelligenza artificiale co-creativa che ha attraversato l’intera mostra, in un dialogo evocativo e immaginifico.

Sarà l’occasione per presentare il catalogo libro d’artista, volume phygital prodotto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Monopoli ed edito da Sfera Edizioni, pensato come parte integrante dell’opera, nato dal confronto tra arte, scrittura e IA e che resta ora come una traccia viva e interattiva, capace di conservarne l’essenza.

SublimAzionI è un progetto di NuvolaProject, con Noesis, intelligenza artificiale co-creativa, che esplora la materia della memoria per trasformarla in visione. Un esperimento poetico, visivo e phygital che fa vibrare insieme tracce d’umano e scintille di AI.

Interverranno: la direttrice del museo Paola Centanni, gli artisti Gaia Riposati e Massimo Di Leo e il curatore Carmelo Cipriani, Alain Fleischer, Carlo Infante, Giuseppe Teofilo, Giovanna dalla Chiesa, Antonella Sbrilli, Daniela Cotimbo, Piero Savastano, Rosanna Perricci, Piero D’Amico, Nando Bossis.

Evento installazione + presentazione catalogo e performance: accesso gratuito

Installazione: ore 10.00-20.00, ultimo ingresso ore 19.00
Presentazione catalogo e performance: ore 18:00

Dal 3 al 15/11/25 “Da Piero a Pier Paolo” a Villa Altieri

Dal 3l 15 novembre 2025

VILLA ALTIERI

Da Piero a Pier Paolo

Un viaggio tra arte e cinema nel nome di Pasolini

In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, nasce il progetto “Da Piero a Pier Paolo”, ideato da Alessandro Perrella,
un percorso originale che mette in relazione l’arte di Piero della Francesca con la visione cinematografica pasoliniana.
La mostra espone in via straordinaria fotografie dei costumi original del film “Il Vangelo secondo Matteo”, ispirati agli affreschi della “Leggenda della Vera Croce”. Completano il percorso le *foto di scena* del film, concesse dalla Cineteca di Bologna.
Il legame tra Pasolini e l’arte nasce dai suoi studi con Roberto Longhi e si riflette nel suo cinema, in cui emergono riferimenti visivi colti e profondi. Ne è esempio la figura della Madonna del Parto, che ispira la Maria del Vangelo, giovane, popolare e al tempo stesso regale.
Anche i copricapo geometrici indossati dai sacerdoti nel film richiamano direttamente quelli degli affreschi di Piero, confermando l’influenza visiva e simbolica dell’arte rinascimentale sulla poetica pasoliniana.
Un omaggio potente e suggestivo a due grandi interpreti del reale e del sacro.

Dal 31/10 all’8/11/25 “Donne in cantiere” Mostra di Federica Virgili al MUEF Art Gallery

Dal 31 ottobre all’8 novembre 2025

MUEF ART GALLERY

Donne in cantiere

Mostra di

Federica Virgili
In esposizione si trovano circa venti opere che segnano una sorta di percorso visivo nell’arte astratta di Federica Virgili e in cui la potente metafora del cantiere diventa scenario e sfondo ideale per una ricerca artistica che alla sperimentazione tecnica unisce l’invenzione di un vero e proprio linguaggio poetico e simbolico. L’uso diffuso di materiali e “sostanze” prese dal mondo del lavoro è protagonista di una pittura che è gesto, energia, istinto del bello. Il cantiere, da sempre luogo di trasformazione, di lavoro e di progettazione diventa quindi un riferimento fantastico per il comporsi di gesti, stratificazioni materiche, cromie vibranti, ma soprattutto evoca la forza del processo manuale e la vitalità di un fare artistico che è anche presa di consapevolezza e affermazione identitaria di una fiera femminilità.
La mostra non si limita perciò alla semplice celebrazione dell’itinerario artistico, ma pone la presenza femminile al centro di una riflessione sulla libertà espressiva e sulla necessità di trasformare i luoghi – reali e figurati – in spazi di autonomia e riconoscimento. L’universo astratto di Virgili origina dall’istintività gestuale e immaginifica, ma poi si sedimenta in una traccia personale che esalta proprio le dinamiche della sensibilità femminile: ogni tela racconta la necessità di affrontare il peso del vissuto, di gestire le fragilità e le resistenze, ma anche di liberare energie e progettualità. Con “Donne in cantiere”, Federica Virgili firma un percorso autentico e profondo, evidenzia come il processo creativo sia soprattutto un lavoro continuo di auto-determinazione e libertà.
 
In occasione del finissage, il giorno 8 novembre 2025, il MUEF ArtGallery è lieto di ospitare un intervento del critico d’arte Roberto Litta, e uno musicale del Cinetic Trio del m.o Marco Turriziani

 

Dal 31/10 al 6/11/25 “Out of dark – Mostra fotografica di A. Negrini” al Medina Art Gallery

Dal 31 ottobre al 6 novembre 2025

MEDINA ART GALLERY – VIA A. POLIZIANO 4,6

Out of dark

Mostra fotografica di

Alessandro Negrini

Nel buio, prima ancora della luce, c’è una verità che pulsa. Una verità cruda, non filtrata, che non ha bisogno di spiegarsi per esistere. È lì che Alessandro Negrini affonda lo sguardo. È lì che nasce Out of Dark: non una semplice serie fotografica, ma un viaggio viscerale nell’ombra che precede ogni rinascita.

Non si tratta di ritratti, non nel senso tradizionale. Le immagini di Negrini non ritraggono: accolgono. Ascoltano. Offrono spazio. Ogni scatto è un atto di restituzione, una finestra aperta sul corpo quando smette di difendersi e inizia a raccontarsi. Pelle, carne, sguardo: tutto parla, tutto pulsa, tutto chiede ascolto.

Nel suo approccio, Alessandro Negrini, fotografo e performer, costruisce una relazione profonda e orizzontale con chi sta davanti all’obiettivo. Il set non è un palcoscenico, ma un rifugio. La luce non serve a mettere in mostra, ma a far emergere. È una luce che avvolge senza invadere, che accarezza senza forzare, che si lascia attendere. Una luce che ha conosciuto il buio, e proprio per questo lo rispetta.

Out of Dark…

…è un lavoro che parla a chi ha attraversato la notte e ha deciso, nonostante tutto, di non scomparire. Ustioni, cicatrici, crepe: non c’è estetizzazione del dolore, ma estetica dell’onestà. Ogni corpo ritratto è un documento vivente, un paesaggio emotivo, una soglia tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere. In queste immagini si respira la fragilità di chi ha sofferto, ma anche la forza ruvida di chi ha scelto di esistere lo stesso.

C’è una dimensione etica, quasi spirituale, in questo lavoro. Negrini non cerca la posa perfetta, ma l’attimo autentico. Non forza, ma lascia accadere. Come se ogni fotografia fosse il risultato di un patto silenzioso tra due presenze: chi si offre e chi guarda. Il corpo non è oggetto da ammirare, ma soggetto che interpella.

Queste fotografie non chiedono consenso. Non seducono. Non compiacciono. Esistono. E nel loro esistere, ci ricordano che anche noi possiamo scegliere di venire out of dark: non con clamore, ma con presenza. Con la dolcezza brutale di chi ha imparato a mostrarsi, pur sapendo il rischio. Con la luce che ci è rimasta. O con quella che stiamo ancora cercando.

Perché uscire dal buio non è mai un traguardo. È un gesto. È un inizio.

Website artista: alexnerophoto.com

Dal 31/10 al 06/11/25 “Resetivism/Irena Vujanovic” al Medina Arta Gallery

Dal 31 ottobre al 6 novembre 2025

MEDINA ART GALLERY – VIA MERULANA, 220

Resetevism/Irena Vujanovic

A new circle in the spiral of the mind

 

ITSLIQUID Group è lieta di annunciare l’apertura della mostra personale “A NEW CIRCLE IN THE SPIRAL OF THE MIND” di RESETIVISM / Irena Vujanović, a cura di Luca Curci e coordinata da Amaride Ferrante, che inaugurerà il 31 Ottobre 2025 alle ore 18:00 presso Medina Art Gallery a Roma. La mostra terminerà il 6 Novembre 2025.

Irena Vujanović, artista serba residente negli Stati Uniti, è la fondatrice di un innovativo approccio artistico noto come RESETIVISM, che approda ora per la prima volta in Italia, a Roma. La mostra propone al pubblico un’immersione in un linguaggio visivo radicalmente contemporaneo, in cui pittura tradizionale e arte digitale si fondono in una narrazione potente e polisemica.

RESETIVISM…

…è il nome del linguaggio visivo e filosofico sviluppato da Vujanović: una forma espressiva che “resetta” il passato per trasformarlo nel presente, sovrapponendo colore e pixel, memoria e materia, poesia e tecnologia. Attraverso opere realizzate con strumenti digitali ma profondamente radicate nella pittura, l’artista ridefinisce la comunicazione visiva nell’era dei social media e dell’informazione istantanea.

La serie presentata in mostra prende il titolo da una poesia dell’artista stessa, “Novi krug u spirali uma” (Un nuovo cerchio nella spirale della mente), una riflessione intensa sul rinnovamento ciclico, dove parole e immagini si fondono per raccontare l’evoluzione continua dell’identità e della percezione. In questo dialogo poetico e visivo, Irena Vujanović esplora l’idea che nulla nell’esperienza umana sia mai davvero lineare o definitivo. La vita si sviluppa a spirale: ritorna, si riformula, si risveglia.

Ogni opera rappresenta un nuovo inizio: un palinsesto di silenzi, memorie e intuizioni. La stratificazione di elementi digitali e pittorici riflette i livelli emotivi e psicologici che ciascuno di noi porta dentro di sé. Le immagini diventano una forma di poesia visiva, capace di esprimere ciò che il linguaggio verbale non riesce a comunicare: i mutamenti invisibili del pensiero, gli echi silenziosi della memoria, le metamorfosi impercettibili della coscienza.

In questo modo, la serie non solo dissolve il confine tra poesia e arte visiva, ma invita lo spettatore a entrare in uno spazio meditativo, dove la percezione è fluida, il tempo è elastico e la trasformazione è costante.

Dal 30/10 al 12/11/25 “Wow!” Mostra di KSTUDIO – GIUDA – WOW! al Gatsby Cafè

Dal 30 ottobre al 12 novembre 2025

WOW!

Mostra di KSTUDO – GIUDA – WOW!

 

Opening party: 30 ottobre dalle 19.00 alle 23.00
Foto in mostra fino al 12 novembre.
KSTUDIO è un brand di moda indipendente che nasce dalla volontà di unire la tradizione sartoriale italiana a un’estetica potente e consapevole, capace di parlare di autodeterminazione, libertà e affermazione personale.
Il progetto prende forma dall’esigenza di raccontare identità complesse, corpi non conformi e soggettività che si impongono con forza, eleganza e autenticità. Le collezioni si distinguono per tagli netti, costruzioni geometriche e dettagli sartoriali reinterpretati in chiave contemporanea. Ogni capo è un manifesto visivo, pensato per chi non ha paura di esporsi e dominare la scena.
KSTUDIO si muove tra femminile e maschile, tra rigore e provocazione, offrendo un linguaggio estetico che supera le etichette e afferma la moda come strumento politico e narrativo. Alla base del brand c’è il concetto di everyday couture: i capi non sono pensati per essere indossati una sola volta nella vita, ma per accompagnare chi li sceglie ogni giorno, rendendolo unico in ogni occasione. La modularità degli abiti – studiati per essere adattabili e riconfigurabili nel tempo – ne aumenta la durata e la versatilità, promuovendo una moda più consapevole, resistente e personale.
KSTUDIO non veste un genere, veste un’attitudine: quella di chi sceglie, ogni giorno, di essere protagonista del proprio racconto. Dietro il progetto c’è un team interamente femminile, giovane e multidisciplinare, che lavora in sinergia tra progettazione, confezione, direzione creativa e comunicazione. Questa struttura collettiva e orizzontale non è solo un valore produttivo, ma un atto politico: affermare il ruolo centrale della creatività femminile nel sistema moda, riscrivendone i codici dall’interno. Con collezioni che combinano provocazione e precisione sartoriale,
KSTUDIO si afferma come voce autentica di una nuova generazione di designer indipendenti che non temono di esporsi, scegliere, trasformare. Perché la moda, per KSTUDIO, è una dichiarazione quotidiana di identità e visione.
le mostre del Gatsby Café sono a cura di Séverine Queyras

 

Dal 27/10 al 23/11//25 “Il tempo sospeso” Mostra di Arduino Cantàfora all’Acquario Romano – Casa dell’Architettura

Dal 27 ottobre al 23 novembre 2025

ACQUARIO ROMANO – CASA DELL’ARCHITETTURA

Arduino Cantàfora

Il tempo sospeso

Arduino Cantàfora, architetto e pittore, è una figura centrale nella cultura europea contemporanea. Allievo di Aldo Rossi, ha sviluppato un linguaggio visivo sospeso tra realtà e sogno, dove architettura, memoria e narrazione si fondono in una dimensione evocativa. Attento studioso del passato, dialoga con la classicità valorizzando il genius loci e risvegliando l’anima dei luoghi, secondo una visione che richiama James Hillman. Docente in prestigiosi atenei, con il suo pensiero visivo ha influenzato generazioni di architetti. Nelle pieghe del suo lavoro traspare la volontà di depositare – per parafrasare Calvino nelle Lezioni americane – “quella leggerezza” che consente di comprendere il suo modo di vedere il mondo. Cantàfora raccoglie l’eredità di Sironi e de Chirico, reinterpretandola secondo il concetto di “corrispondenze” tanto caro a Baudelaire. I suoi luoghi, privi di figure umane, evocano atmosfere sospese come nel Deserto dei Tartari di Buzzati. Il suo mondo poetico, intriso di mito e sogno, si comprende solo attraverso il suo modo di vedere. La mostra intende celebrare proprio questa originalità di sguardo, la sua visione poetica e il suo contributo artistico e intellettuale nel concepire “luoghi” come perfette sovrapposizioni di architettura e arte. La mostra celebrara proprio questa originalità di sguardo, la sua visione poetica e il suo contributo artistico e intellettuale nel concepire “luoghi” come perfette sovrapposizioni di architettura e arte.

a cura di
Luca Ribichini e Anna Cantàfora

evento promosso da
Casa dell’Architettura
Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia