Ma i monumenti dell’Esquilino perchè non rientrano nei fondi del CIPE recentemente stanziati ?

Nei giorni scorsi vasta eco è stata sollevata dalla notizia che  il CIPE ha approvato un PIANO DA UN MILIARDO DI EURO PER I BENI CULTURALI Ci saremmo aspettati che qualche spicciolo  di questa cifra ingente venisse speso sia a favore della conclusione del restauro del cd. Tempio di Minerva Medica a via Giolitti che ormai è giunto al quinto anno  e che purtroppo è spesso fermo per mancanza di fondi, sia per la definitiva apertura (dopo oltre dieci anni di lavori) della basilica Neopitagorica sotterranea a Porta Maggiore con un impianto di climatizzazione studiato ad hoc per la preservazione degli stucchi originali presenti all’interno. Ma si è preferito dirottare somme anche ingenti (40 milioni di euro sugli 84 complessivi destinati a Roma) per dei progetti del tutto nuovi come il “Recupero e valorizzazione del complesso ex militare Cerimant” che in pratica è un enorme capannone industriale lasciando al loro triste destino i due monumenti sopra citati che, se adeguatamente valorizzati, sarebbero un vanto non solo per l’Esquilino ma per  tutta la città di Roma.

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