A via Pepe nei mesi scorsi si è effettuato l’ennesimo intervento straordinario per ripulire il “giardino” e tagliare l’erba ma siamo ripiombati di nuovo in una situaziione di degrado con mondezza varia sparsa e segni evidenti di bivacchi notturni. Come se non bastasse appena al di fuori della recinzione si è rotta la grata di una caditoia e così è rimasta aperta senza nessuna segnalazione cosa pericolosissima specie di notte . Ma è proprio impossibile programmare un calendario per la manutenzione ordinaria ?
Lo scorso mese di maggio pubblicammo il post “Un consiglio per il nuovo sindaco, chiunque esso sia” sottilineando che in una città come Roma fosse necessario utilizzare delle nuove discipline e formare delle nuove figure professionali per gestire al meglio i problemi derivanti dalla scoperta di reperti archeologici praticamente in ogni cantiere che preveda opere di scavo nel centro della città ma anche in tante altre zone. E che non sia un problema campato in aria o un consiglio da non prendere in considerazione lo testimonia il fatto che la Luiss Business School ha organizzato un master proprio per formare tecnici altamente qualificati su questo argomento e che siano in fase di definizione i quadri normativi atti a qualificare delle nuove professionalità che sappiano orientarsi sia nel comparto dell’archeologia sia in quello della pianificazione territoriale.
Per maggiori informazioni sul master e sulle prospettive professionali relative a questo nuovo ambito cliccare sull’immagine
A via Principe Eugenio è stato ripulito qualche giorno dopo quello di viale Manzoni il cassonetto giallo che anche qui era ridotto in uno stato pietoso. A differenza dell’altro non è stato subito preso di mira dagli imbrattatori ma dai vari furbetti che appongono i loro adesivi pubblicizzando abusivamente traslochi, pulitura cantine e lavoretti vari. A diffrerenza degli imbrattatori però questi signori hanno un recapito (anche se c’è quasi sempre solo un numero di cellulare) e basterebbe questo per risalire agli autori e multarli in maniera tale che ci penserebbero bene a continuare ad apporre adesivi su qualsiasi superficie possibile (dai cassonetti alle serrande dai muri agli sportelli di armadi Telecom e Acea)