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Dal 3/10 all’11/11/25 “Latitudine” Mostra di Rosella Restante allo Hyunnart Studio

Dal 3 ottobre all’11 novembre 2025

HYUNNART STUDIO – VIALE MANZONI 85, 87

Latitudine

Mostra di 

Rosella Restante

testi di 

Mimmo Grasso e Marco Palladini

Dal sito “experiences.it

Venerdì 3 ottobre 2025, dalle ore 18.00, Hyunnart Studio presenta la personale di Rosella Restante, dal titolo “Latitudine”, con testi poetici di Mimmo Grasso e Marco Palladini.

La mostra si divide in due principali aree tematiche, nelle quali le opere dialogano tra loro secondo un linguaggio analogico.

La prima sezione presenta una serie di disegni su carta Amatruda 70×50, con graffiature e forme geometriche in acrilico. La seconda ospita un’installazione, sulle pareti della galleria, composta da assi orizzontali di legno e un monolite, dipinti entrambi di nero.

In entrambe compare il kapok, una fibra vegetale, più leggera della bambagia e della seta, prodotta dai frutti di una pianta gigantesca alla quale la cultura maya affidava la salita al cielo delle anime dei morti.

Infine saranno esposti anche due libri d’artista pubblicati con Eos Edizioni.

“Le latitudini di ciascuno”, scrive il poeta Mimmo Grasso, “sono molte […] la loro misurazione non tiene conto di meridiani e paralleli ma del nucleo della memoria, dunque delle esperienze. Il vissuto non è comunicabile a terzi se non mediante un contagio emotivo, un mutamento di stato di coscienza che chiamiamo tempo.

Ed ecco allora, ai fini del contagio, carte salmastre come saline di un campo di concentrazione, un salterio di silenzio […] enigma che risalta nel biancore di fogli di carta assorbenti con linee fossili di un pentagramma a rilievo, anch’esso partitura del taciuto”.

La visione della ricerca di Rosella Restante, secondo il poeta Marco Palladini, è “un’arte in levare, declinata secondo un lungo percorso imperniato su una essenzialità, su un’economia di segni visivi che senza pose o maniere trapassano dal micro al macrocosmo. Latitudine allora come coordinata geografica ovvero misura di orientamento in uno spazio atopico che è poi la forma specifica dello spaziotempo caosmico in cui si viene a traslare un immaginario artistico lontano sia dal realismo, sia dal mimetismo”.

Hyunnart Studio
viale Manzoni 85-87, Roma 00185
orario settimanale: dal martedì al venerdì 16.00/18.30
per appuntamento: pdicapua57@gmail.com

Dal 28/3 al 10/4/25 “Clorofilla e Salicornia” Mostra di Federica Bartoli allo Hyunnart Studio

Dal 28 marzo al 10 aprile 2025

HYUNNART STUDIO

Clorofilla e Salicornia

mostra di

Federica Bartoli

 

Venerdì 28 marzo 2025, dalle ore 18.00, Hyunnart Studio presenta la personale di Federica Bartoli, dal titolo “Clorofilla e Salicornia”, con un testo critico di Valeria De Siero.

In mostra una selezione di opere su carta realizzate con tecnica mista e sculture in terracotta smaltata e legno, che denotano nell’artista un’oscillazione tra astrazione e concretezza.

Dal 15/2 al 15/3/25 “Storie dal mare” Mostra personale di Massimo Ruiu allo Hyunnart Studio

Dal 15 febbraio al 15 marzo 2025

HYUNNART STUDIO

Mostra personale di

Massimo Ruiu

Storie dal mare

testo di Sandro Polo

In mostra una selezione di opere che rientrano nel ciclo “Le parole dei pesci”, al quale l’artista dal 2005 rivolge con costanza il proprio pensiero. 

Il comunicato stampa

Dal 2 al 15/12/24 “Quel non detto” Mostra collettiva dedicata alla calligrafia allo Hyunnart Studio

Dal 2 al 15/12/24

HYUNNART STUDIO

Quel non detto

Mostra collettiva dedicata alla calligrafia

opere di

Su Ting Xiang – Cima Sunada – Oan Kyu  – Pensri Jitjong – Claudio Adami   – Gerald Siciliano – Bahar Hamzephour

Opening lunedì 2 dicembre 2024 ore 18:00

Dal 13/4 al 28/5/24 “Bahar Hamzehpour – Just a Ride” allo Hyunnart Studio

Dal 13 aprile al 28 maggio 2024

HYUNNART STUDIO

Bahar Hamzehpour

Just a Ride

Mostra personale di di Bahar Hamzehpour, artista e tecnico di laboratorio presso la cattedra di Grafica d’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Roma.a cura di Roberto Piloni

Dal sito Experiences Rivista online di arte e cultura

Sabato 13 aprile, Hyunnart Studio presenta “Just a ride”, personale di Bahar Hamzehpour, artista e tecnico di laboratorio presso la cattedra di Grafica d’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
In mostra una selezione di lavori che testimoniano i tratti salienti della sua ricerca. Bahar Hamzehpour in molte sue opere si serve di parole che si sovrappongono e si infittiscono sempre di più, fino a creare dei grovigli neri e indistinti di pigmento concentrato, ma soprattutto realizza composizioni nelle quali il linguaggio esprime la notevole complessità della comunicazione, la necessità di esplorare il proprio io e l’inevitabile sfida di riuscire a farlo in modo profondo. L’artista concepisce opere composte da gesti e segni attraverso i quali emergono immagini che hanno molto a che fare con lo sprigionamento di energia compressa, emissioni quasi inarrestabili di forze finalmente liberate. In altri termini rappresentano delle manifestazioni che incarnano una visione di disfacimento e di conseguente riscatto finale. La fase processuale in questo suo operare è determinante.

C’è un ulteriore aspetto molto interessante nelle sue opere più recenti. La leggerezza e la fragilità apparente, sia dei materiali che Bahar utilizza, sia del modo in cui vengono presentati, cela invece tematiche spesso complesse e dolenti. Laddove l’azione e il gesto fisico sono indispensabili per la costruzione dell’immagine, ancora una volta l’aspetto posto in risalto è legato alla fase di elaborazione, al processo di lavoro appunto, come nel caso di Isteria, un’installazione a parete composta da 441 forcine per capelli piegate e deformate una ad una e successivamente allineate a formare un grande rettangolo a parete. Come lei stessa dichiara, “Questo processo di deformazione non è solo un atto artistico, ma una rappresentazione della nostra esperienza di vita: cadere, rialzarci e cercare di rimetterci insieme. Le forcine deformate da tante persone diventano così un’opera collettiva, simboleggiando la bellezza che può emergere anche dalla deformazione. In definitiva, questo lavoro di nuovo riflette il senso di bellezza che affiora dall’assurdità della vita. Una semplice azione si trasforma in un simbolo di resistenza e ricerca di significato in un mondo caotico”.

Opere in mostra:
–  Ire-volution, 2023, xilografia, carta di riso cinese, cm 600 x 67
Just a ride, 2024, grafite, carta di riso cinese, cm 400 x 30
Isteria, 2024, forcine in metallo per capelli, cm 136 x 100
I Suoi Occhi, 2024, tecnica mista, carta di riso cinese, cm 180 x 120

Bahar Hamzehpour è nata a Tehran e da otto anni vive a Roma. Dopo aver conseguito il Diploma Accademico in Grafica d’Arte e Tecnologie dei Materiali Cartacei presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, ha focalizzato la sua pratica artistica sull’incisione calcografica e sulla creazione di carta artigianale. Il suo interesse per l’arte spazia attraverso diverse forme e modalità di espressione, con una particolare attenzione ai temi sociali e alla condizione della donna. La sua ricerca artistica si concentra principalmente sulle questioni di genere e societarie. Nel corso degli ultimi dieci anni, Bahar ha partecipato a numerose mostre collettive e personali, Tra le mostre recenti:

2024 – III° Rassegna Biennale Fiber Art, a cura di M. Giuseppina Caldarola e Pierfrancesco Caprio. Ex Museo Civico, Ex Monte di Pietà, Museo Nazionale del Ducato di Spoleto – Rocca Albornoziana, Galleria Officina d’Arte&Tessuti, Spoleto (PG)

2023 – Sguardo Di Confine. L’arte femminile tra archeologia e presente, Museo MAV – Ercolano (NA).

2022 – La Metà Nascosta Della Luna, a cura di M. Giuseppina Di Monte, Francesca Colantonio e Giulia Maccauro. Museo Hendrik Christian Andersen – Roma.

2022 – Dalle carte d’ARchivio alle carte d’Artista. Erbari, foglie e fogli di carta: risorse per la creatività. Sala Alessandrina, Archivio di Stato – Roma.

2022 – Impressum Est. Libri d’artista fra Private Presses e Accademia di Roma, a cura di Marina Bindella e Beatrice Peria. Salone Borromini, Biblioteca Vallicelliana – Roma.

2022 – Carta Coreana HANJI. L’Arte Contemporanea incontra un sapere antico, Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese – Roma.

2021 – Alfabeti Riflessi. Arte e scrittura oltre i confini, Musei di Villa Torlonia, Casina delle Civette – Roma.

2021 – II° Rassegna Biennale Fiber Art, a cura di M. Giuseppina Caldarola e Pierfrancesco Caprio. Ex Museo Civico, Ex Monte di Pietà, Museo Nazionale del Ducato di Spoleto – Rocca Albornoziana, Galleria Officina d’Arte&Tessuti, Spoleto (PG)

2019 – Nell’acqua e nel colore, a cura di Laura Salvi e Riccardo Ajossa. Istituto Culturale Coreano – Roma.

INFORMAZIONI
Hyunnart Studio – Roma, Viale Manzoni 85-87
13 aprile – 18 maggio 2024
Inaugurazione 13 aprile 2024, ore 18.00
Orario settimanale: dal martedì al venerdì, ore 16,00-18,30
Email: pdicapua57@gmail.com

Dal 10/2 al 23/3/24 “Di altri luoghi” Mostra di Vincenzo Scolamiero presso Hyunnart Studio

Dal 10 febbraio al 23 marzo 2024

hYUNNART STUDIO

di altri luoghi

Mostra di

Vincenzo Scolamiero

Dal sito ww.experiences.it

HyunnArt Studio presenta, come prima mostra nel 2024, la personale di Vincenzo Scolamiero: di altri luoghi
Dopo avervi già esposto in diverse occasioni, alla soglia del 2000, Vincenzo Scolamiero torna nello HyunnArt Studio con una mostra personale in cui presenta lavori recentissimi, inediti, legati alla sua ultima produzione, esposta nel Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz di Viterbo nel 2023 con la mostra personale Di terra, acqua e vento.

L’attuale mostra è accompagnata da un testo di Paolo Di Capua, artista e fondatore di HyunnArt Studio. Verranno esposte alcune grandi tele e sulla mensola un ‘libro’ pieghevole, esemplare più che unico, che in totale estensione raggiunge i 5 metri di lunghezza.

Nel testo in catalogo Paolo Di Capua evidenzia: “Per le opere che vengono esposte in questa circostanza mi sento di parlare di una pittura plastica di Vincenzo Scolamiero eppure senza pesi, in assenza di qualsivoglia sensazione di gravità, in cui si alternano simultaneamente profondità, delicatezza e trasparenza sullo stesso avvolgente piano percettivo, secondo dinamiche imprevedibili di limpida essenzialità. Sfiorando con lo sguardo le immagini le possiamo sentire estremamente concentrate e dilatate allo stesso tempo, in un insieme di stratificazioni senza soluzione di continuità. Come solari nubi in continuo movimento ci attraggono e ci incantano in grado di ribaltare ogni pregiudizio precostituito. Davanti ai nostri occhi un lirico vento sposta e spiazza il campo visivo, attraversando paesaggi tra sogno e veglia.

Dalla conca dei colori, come fosse un cratere vulcanico, i verdi, i neri e il color dell’oro attingono dalle onde della meditazione, dal fuoco, dalle arie di antiche musiche, da spartiti del tutto contemporanei, da un non so che di raffinatamente orientale, ma anche dalla terra e dal fango, da radici e rami secchi, da contorti tralci di vite con gli appassiti acini, da rimandi letterari di un profondo e libero pensiero, fondendosi in atmosfere notturne, si imprimono e si svelano sulle larghe campiture accuratamente predisposte, per via di gesti ampi e veloci, ma anche a volte lentissimi, scoprendone la meraviglia contrapposta alla caducità della vita”.

INFO
HyunnArt Studio
Viale Manzoni 85/87 00185 Roma
Orari: dal martedì al venerdì ore 16.00-18.30
Per appuntamento:3355477120 – pdicapua57@gmail.com 

Dal 25/11/23 al 19/1/24 “Opere su carta” Mostra di Maurizio Pierfranceschi allo Hyunnart Studio

Dal 25 novembre 2023 al 19 gennaio 2024

HYUNNART STUDIO

Maurizio Pierfranceschi

Opere su carta

testo

Francesca Bottari

Dal sito Itinerari nell’arte

HyunnArt Studio presenta Maurizio Pierfranceschi con la mostra “Opere su carta” a cura di Francesca Bottari, che inaugura sabato 25 novembre 2023.

Le opere su carta di Maurizio Pierfranceschi sono dodici figure in carta rigenerata, alcune sostenute da particolati supporti inclusi nella forma, su cui la pittura è intervenuta in piena autonomia. Un piccolo pantheon di sagome e composizioni sulle quali la lunga esperienza di pittore e scultore ha trovato una sua sintesi cristallina.

Il bosco affollato e fatato in cui Pierfranceschi ci accoglie nella mostra romana è un distillato dell’essenza autentica del suo lavoro più che trentennale, ma anche di ciò che lui stesso è, persona e artista. Nelle dodici forme di carta rigenerata e dipinta – figure silenti e composte, ma vibranti di vita – ha lasciato confluire il suo mondo personale e figurativo, mosso da un’ispirazione che forse ha sorpreso anche lui, per urgenza e creatività felice: la sua vasta esperienza di artista versatile, tra pittura e scultura, le sue origini famigliari legate alla terra e alla natura, la cultura iconografica accumulata in anni di studio e contemplazione, ma anche la memoria personale e l’amicizia, valori fondanti che innervano la sua psiche e la sua mano.

Solo a prima vista leggibili come opere di carta dipinta, i vari “Giorgio, Elisa, Giuseppe, Clivio, Piera, Loreto, Artemio, Medea” e gli altri, sono materialmente frutto di un processo di riciclaggio che discende dallo stesso lavoro di Pierfranceschi. E sono altresì il risultato di un cammino ideativo in cui l’artista ha attinto sia nella sua abbondante cultura figurativa sia in competenze nobilmente artigianali più innate che indotte, apprese in forma inconscia dalla schiera dei suoi affetti più cari, fin dall’infanzia.

L’artista stesso ha dato alla mostra un titolo semplice e icastico. Perché la carta è dipinta, certo, ma la corrispondenza tra pigmento e supporto non è funzionale e costruttiva, né asseconda le norme della scultura cromatica, ma interviene sul corpo plastico generando una formidabile duplicazione espressiva. Questi due flussi oggi convergono nelle 12 figure edificate, giacché Pierfranceschi, qui artista e artefice, ne ha costruito scheletro e basi con ferri, legni e scatole, lasciando che la polpa di carta vi si adattasse docilmente; plasmate, poiché ottenute manipolando l’impasto umido, frutto di un laborioso processo; dipinte, laddove il pigmento, giunto dalla sua stessa produzione più recente (con cui la connessione iconografica e stilistica è lampante), si è disteso sulle superfici scabrose come un’arte impetuosa ma sorella. L’artista ha così testato, in questa nuovissima fase, la forza di un percorso esecutivo rigoroso e controllato che vede in ogni passaggio il risultato nella sua pienezza.

Pierfranceschi ha sempre aspirato a ‘costruire’ la sua pittura, cercando sicura gestualità, spazialità misurata e controllo della materia in uso. In questa piccola folla di sagome la sua vocazione edificatrice ha trovato una felice formulazione: egli ha inventato un linguaggio e un processo, e finalmente costruito le sue opere su carta, dense di vita e di esperienza. Un piccolo pantheon di presenze animate dalla leggerezza della fiaba e dalla forza morale del mito.

Titolo: Maurizio Pierfranceschi. Opere su carta

Apertura: 25/11/2023

Conclusione: 19/01/2024

Organizzazione: HyunnArt Studio

Curatore: Francesca Bottari

Luogo: Roma, HyunnArt Studio

Indirizzo: viale Manzoni 85/87 – 00185 Roma

Inaugurazione: sabato 25 novembre 2023
Orari: dalle ore 12.00 alle 20.00

Sito web per approfondire: https://www.instagram.com/hyunnart_studio/

Dal 6/10 al 10/11/23 “Neither” Mostra di Luigi Battisti e Claudio Adami allo Hyunnart Studio

Dal 6 ottobre all’11 novembre 2023

HYUNNART STUDIO

Neither

Mostra dedicata a Samuel Beckett e Morton Feldman

opere di

Luigi Battisti e Claudio Adami

Maggiori informazioni

Hyunnart Studio

Indirizzo: Viale Manzoni, 85, 00185 Roma RM

 
 
 
Orari:

sabato Chiuso
domenica Chiuso
lunedì Chiuso
martedì 16–18:30
mercoledì 16–18:30
giovedì 16–18:30

venerdì

Telefono: 335 547 7120

16–18:30

Dal 10/5 al 15/6/23 “Tutto è nascente” Mostra personale di Alfredo Zelli allo Hyunnart Studio

Dal 15/3 al 29/4/23 “Francesca Tulli” Mostra personale allo Hyunnart Studio

Dal 1 marzo al 29 aprile  2023

HYUNNART STUDIO

Francesca Tulli

Mostra personale

Hyunnart Studio, come prima mostra del 2023, presenta recenti opere di Francesca Tulli, con la cura di Mario de Candia autore anche del testo in catalogo.

Il pasto è il tema prevalente delle opere in mostra, un pasto ideale e sconcertante in linea con la poetica dell’artista caratterizzata da spiazzamenti, equilibri difficili e armonici, leggerezza ma sempre sulla soglia della pressione mentale.
In mostra vengono presentate quattro piccole teste, tre in bronzo ed una in cera rossa, che emergono dalle pareti, e due piccoli busti che poggiano su basi cilindriche. Queste figure condividono un rituale surreale, pasteggiando e gustando parti di corpo umano.

Informazioni
Opening 15 marzo 2023 ore 18.00
Aperto dal martedì al venerdì ore 16.00 – 18.30
Per appuntamento: Paolo Di Capua cell. 3355477120

Hyunnart Studio

viale Manzoni, 85/87 – Roma