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Il DCPM del 22 marzo 2020 con le ultime disposizioni.

Il testo integrale del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana del 22 marzo 2020

Allegato 1 (Elenco delle attività consentite

 

 

 

Principali misure del Decreto Legge Covid Ter del 16 marzo 2020

Il documento creato dal Senato della Repubblica Italiana che espone in maniera più chiara le principali disposizioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Covid Ter del 16 marzo 2020

Il nuovo modulo da utilizzare per le autocertificazioni

Da oggi cambia il modulo dell’autodichiarazione per gli spostamenti da effettuare durante il periodo delle restrizioni e dei divieti adottati per arrestare il contagio del coronavirus.

In particolare è stato introdotto il divieto assoluto di uscire per chi è in quarantena.

Ecco il nuovo modulo e in basso il link per scaricarlo

 

Le attività che rimangono aperte: l’elenco completo

Anche se l’elenco delle attività che possono restare aperte per garantire i servizi essenziali ai cittadini  è presente nell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che abbiamo pubblicato nei giorni scorsi riteniamo che per maggior chiarezza e faciità di consultazione sia opportuno replicarlo. Permangono ovviamente gli obblighi di chiusura anticipata stabiliti dal decreto

Ecco l’elenco completo:

  • Ipermercati;
  • supermercati;
  • discount di alimentari;
  • minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari;
  • commercio al dettaglio di prodotti surgelati;
  • commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici;
  • commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2);
  • commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati;
  • commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4);
  • commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico;
  • commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari;
  • commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione;
  • commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici;
  • farmacie e parafarmacie;
  • commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica;
  • commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati;
  • commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale;
  • commercio al dettaglio di piccoli animali domestici;
  • commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia;
  • commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento;
  • commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini;
  • commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via Internet;
  • commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione;
  • commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono;
  • commercio effettuato per mezzo di distributori automatici;
  • lavanderie, tintorie e lavanderie industriali;
  • servizi di pompe funebri e attività connesse.

Chiusi invece i mercati, salvo le attività di vendita di soli generi alimentari.

Restano aperti anche:

  • tabaccai;
  • benzinai;
  • mense e catering continuativo su base contrattuale;
  • ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto;
  • esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali;
  • banche, servizi finanziari e servizi assicurativi;
  • attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi;
  • il trasporto pubblico, il cui servizio può essere rivisto con soppressioni o limitazioni dai presidenti delle Regioni;
  • gli uffici pubblici.

Tutti comunque, sono tenuti a garantire e a far rispettare la distanza di almeno un metro tra le persone.

Per quanto riguarda le attività produttive e professionali, il decreto non usa più le parole «sospensione» o «divieto» ma «raccomandazione». Il Governo raccomanda, infatti, che:

  • sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;
  • siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
  • siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
  • assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale;
  • siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
  • siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni.

Il DCPM dell’11 marzo 2020 con le ultime disposizioni. Il modello di autocertificazione per gli spostamenti anche a piedi

Il testo integrale del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana dell’11 marzo 2020

Riteniamo fare cosa utile proporre il modello per l’autocerficazione da compilare per gli spostamenti strettamente necessari che è obbligatorio anche se si è a piedi.

Il modello  ,PDF

 

Il testo del DCPM del 9 marzo 2020

Il testo ufficiale del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020 relativo all’estensione a tutto il territorio nazionale delle norme per il contenimento della diffusione del coronavirus

Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020, l’Ordinanza del Presidente della Regione Lazio dell’8 marzo 2020 e quella del 9 marzo 2020

Pubblichiamo il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 relativo alle ultime norme da tenere per contenere i rischi di contagio e propagazione del coronavirus

l’Ordinanza del Presidente della Regione Lazio (che ci riguarda più da vicino) sempre dell’8 marzo 2020 riguardo ad alcune norme comportamentali sull’argomento del coronavirus

ed infine l’Ordinanza del Presidente della Regione Lazio del 09 marzo 2020 che contiene chiarimenti ed estensioni della precedente

 

Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020 con le misure antivirus

In relazione alle ultime disposizioni contenute nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020 oltre a numerose indicazioni valide per tutti (contenute nell’allegato) per effetto di queste nuove norme sono stati annullati praticamente tutti gli spettacoli tetrali, cinematografici e sportivi che erano in programma in cinema, teatri e stadi dal 5 marzo 2020  fino alla fine dell’emergenza causata dalla diffusione del  coronavirus

Rimandiamo alle pagine dei siti ufficiali di di alcuni tra cinema, teatri e musei del Rione Esquilino per maggiori informazioni sulla durata di tali interruzioni e sulle date presunte per la ripresa della normale attività:

TEATRO BRANCACCIO

TEATRO AMBRA JOVINELLI

APOLLO 11

PALAZZO MERULANA

Per maggior chiarezza pubblichiamo il testo ufficiale del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020

Nuovo coronavirus: Il sito apposito del Ministero della Salute con le notizie ufficiali e i comportamenti da seguire

Cliccando sull’immagine dei dieci comportamenti da seguire ci si collega al sito ufficiale del Ministero della Salute creato per fornire tutte le notizie, i dati ufficiali, i bollettini e i video costantemente aggiornati relativi all’argomento di grande attualità del Coronavirus.

E’ uno strumento ideale per informarsi sulla realtà del problema che è serio ma senza cadere in facili allarmismi o dare retta a notizie false e infondate.

E’ attivo anche il numero telefonico di pubblica utilità 1500 per un contatto diretto con personale qualificato a rispondere ai quesiti relativi su questo argomento.

Infine il “decalogo” ideato dal Ministero della Salute per limitare i pericoli di contagio in versione più particolareggiata: