25 settembre 2025 ore 18:00
ACCADEMIA COSTUME E MODA – VIA PELLEGRINO ROSSI, 10
Secondo incontro su
Esquilino Rione dei Giardini

25 settembre 2025 ore 18:00
ACCADEMIA COSTUME E MODA – VIA PELLEGRINO ROSSI, 10
Secondo incontro su

9 gennaio 2025 ore 18:00
AULA MAGNA DELL’ACCADEMIA DEL COSTUME E DELLA MODA
Presentazione de libro
Giovedì 9 gennaio, ore 18:00 presso l’Aula Magna della accademia di Moda e Costume si terrà la presentazione del libro “Un luogo comune” di Maria Federica Mazza, edito da Palombi Editori.Il Maestro Andrea Viotti, Coordinatore dell’Area Costume, farà da moderatore nella conversazione tra la scrittrice Maria Federica Mazza e la costumista Silvia Aymonino.Sinossi del libro:Il testo racconta le storie vere di alcuni abitanti del Rione Esquilino, un quartiere romano noto ma spesso frainteso a causa dei luoghi comuni che lo riguardano. L’autrice, attraverso interviste e testimonianze di persone di diverse nazionalità e background, esplora un mondo complesso e sfaccettato. Le storie raccontate, di artisti, commercianti, attivisti, e persone in difficoltà, si intrecciano con la storia urbana del rione, creando un racconto corale che unisce esperienze individuali e collettive. Tra temi di accoglienza, multiculturalità e rinascita, il libro indaga le trasformazioni sociali e interroga il lettore su se stesso. “Un luogo comune” è più di un libro: è un viaggio che permette all’autrice di ritrovare la propria identità e di scoprire specchi in cui riconoscersi, poiché le storie del rione parlano di ognuno di noi, rivelando la bellezza e la complessità dell’esperienza umana.Costumista Silvia Aymonino:Nata a Roma, inizia la sua carriera giovanissima, lavorando al Festival dei Due Mondi e poi alla sartoria Tirelli, dove si specializza in elaborazioni e ricami per il film Il nome della Rosa. Rimane alla Tirelli fino al 1994, collaborando con importanti costumisti. Successivamente, si dedica all’opera lirica come assistente di registi e costumisti di fama internazionale, e partecipa a produzioni cinematografiche. Nel corso della sua carriera, diventa una figura di riferimento nei grandi eventi, lavorando come costumista e costume supervisor per le Cerimonie Olimpiche (Torino 2006, Londra 2012, Sochi 2014, Rio 2016 e Beijing 2022). Nel 2020 vince il Premio Franco Abbiati per i migliori costumi per Agnese di Paër. Ha collaborato con registi come Leo Muscato, Damiano Michieletto e Luca Ronconi.
Inaugurata ufficialmente lo scorso 3 dicembre la nuova sede dell’Accademia del Costume e della Moda a via dello Statuto alla presenza del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e della presidente del I Municipio Lorenza Bonaccorsi. La cerimonia e alcune interviste nel video di Tele Ambiente e alcune immagini che testimoniano l’eccellente lavoro di recupero e di restauro compiuto in questi due ultimi anni
Da pochi giorni si è aperto il nuovo campus dell’Accademia di Moda e Costume nei locali ristrutturati dell’edificio che ospitava il magazzino MAS a via dello Statuto.
Ecco un articolo tratto dal sito ufficiale dell’Accademia che fa una breve storia e descrive le fasi del restauro dell’edificio s via dello Statuto
Fondata nel 1964, con sede a Roma e Milano, Accademia Costume & Moda offre corsi Triennali e Master riconosciuti e corsi di Specializzazione in ambito Moda, Costume, Comunicazione e Management. Ogni percorso di studio è connesso con il mondo industriale di riferimento attraverso numerosi Industry Project con le più importanti aziende del Sistema Moda e dello Spettacolo. Al termine dei percorsi di studio gli studenti vengono messi in contatto con il mondo del lavoro e il tasso di avviamento alla carriera supera l’85%.
La visione della fondatrice – la stilista, costumista, giornalista e accademica Rosana Pistolese – consisteva nel formare e supportare il patrimonio culturale delle industrie della Moda e del Costume italiane con un approccio unico e innovativo, creando una costante interazione fra questi due ambiti. Questo DNA è stato conservato e rigenerato costantemente con cura dalle generazioni che hanno gestito l’Accademia, in primo luogo da Fiamma Lanzara, Presidente aeternum, con passione e costante attenzione ai mutamenti del settore. Un equilibrio coerente fra ricerca, cultura, design, prodotto, e una stretta collaborazione con i più importanti attori di questo settore hanno portato l’Accademia Costume & Moda a diventare un punto di riferimento internazionale nella formazione.
La palazzina, completamente ristrutturata sulla base del progetto e del concept design di Studio Kami Architecture & Engineering, si sviluppa su sei piani, uno seminterrato e cinque fuori terra, e vede una superficie complessiva interna di circa 5.000 metri quadrati.
Spazio fluido, con aule completamente digitalizzate e un progetto ispirato al DNA di ACM per mettere al centro la socializzazione degli studenti: così la nuova sede potrà ospitare gli studenti nei suoi 1100 mq di aule interamente informatizzate, 1000 mq di laboratori di Accessori, di Costume, di Alta Moda, di Fotografia e Styling, e nei nuovi spazi dedicati alla biblioteca e alla tessuteca. Continuando, 250mq di terrazze e il rooftop che potranno essere utilizzate dalla community come spazi ricreativi, di condivisione e di apprendimento.
Anche nel design, l’obiettivo della ristrutturazione dell’edifico è quello di valorizzare il passato, cercando di rimanere fedeli ai dettagli della sua costruzione, apportando l’innovazione propria dei nostri anni. La parte Umbertina (piano terra ed interrato) risalente a fine 800, infatti, verrà restaurata mantenendo lo stile originale del periodo di costruzione, prediligendo materiali e design di quell’ epoca storica. Ad accogliere gli studenti e la community di ACM un Led-Wall, che conviverà con pareti verdi che uniranno l’informatizzazione della struttura ad un design biofilico dall’impronta naturista che ricorderà gli orti botanici ottocenteschi.
In aggiunta alla storica sede di Via della Rondinella e dopo l’apertura nel 2020 del nuovo campus a Milano, gli spazi agli ex-MAS rappresentano la seconda sede romana di ACM, che ospiterà i Corsi e nuove proposte formative.
«Siamo molto emozionati e lo siamo per tante ragioni diverse. Intanto perché si tratta di MAS, gli ex Magazzini allo Statuto MAS, e c’è una responsabilità oggettiva nel preservare un luogo che è parte integrante del tessuto culturale, creativo, popolare di Roma. L’Accademia che in 60 anni di vita ha avuto altrettanto impatto, con questa operazione vuole continuare il racconto di un territorio così rilevante per autenticità, quale è l’Esquilino: storia, cultura, artigianato, internazionalità, economia, bellezza, verità e rispetto sono alcuni degli elementi parte del nostro DNA. L’obiettivo è valorizzare e condividere. Se dovessi sintetizzare in tre righe cosa è l’Accademia, lo farei descrivendola come un insieme di competenze, esperienze, conoscenze che circondano i ragazzi, aiutandoli a riflettere, ad ascoltare e fare proprio; uno spazio sicuro dove vivere e crescere, liberare e liberarsi, fidarsi ed affidarsi, provare ed osare, preparare e prepararsi, conoscersi e soprattutto riconoscersi. Il tutto a Roma, per Roma e con Roma, dall’Esquilino verso l’Italia ed il mondo», spiega il Presidente A. Lupo Lanzara.
In particolare, aggiunge il CEO, Furio Francini, «Siamo grati per l’opportunità di avere una nuova sede unica nel suo genere e dalla storicità così forte per la popolazione romana e non solo. La nostra presenza a Roma, da quasi 60 anni, esprime il duplice obiettivo di essere contemporaneamente una scuola dalla prospettiva globale, che compete nel mercato internazionale, ma anche vicina al territorio e a sviluppare le condizioni per intercettare flussi importanti di studenti internazionali e soddisfare le aspettative di quelli italiani. Un nuovo spazio capace di ospitare a regime fino a 700 studenti e di innescare una ricaduta virtuosa sul territorio, creando un’interazione fra le comunità preesistenti (residenti, commercianti, amministrazioni e aziende) e la community dell’Istituto. L’intento di questa operazione non è solo la crescita della nostra realtà, ma coinvolgere e condividere la nostra storia in una zona che da sempre rappresenta un incontro di culture ed espressioni creative».
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