“Di un tempo fragile” di Alessia Zolfo presenta opere pittoriche realizzate dall’artista negli ultimi due anni. È un’esplorazione della fragilità e complessità dell’animo umano. Con uno stile pittorico intenso e intimo, l’artista affronta temi di memoria, identità e vulnerabilità, trasformando il corpo e il volto in simboli universali di esperienze collettive e personali. Le sue opere si soffermano su dettagli che affiorano come frammenti di storie passate, evocando una narrazione visiva che è al tempo stesso profonda e misteriosa.
Attraverso una tavolozza sobria e materica, l’artista ci guida nei meandri dell’emozione e della riflessione, dove il tempo sembra sospeso e il dolore silenzioso si intreccia a una bellezza effimera. Ogni opera invita a soffermarsi, a riscoprire la delicatezza e la forza di ciò che è fragile, e a guardare negli occhi una vulnerabilità che ci accomuna.
Alessia Zolfo, nata a Napoli nel 1984, docente di Arte nella scuola secondaria, si è formata presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, dove ha sviluppato un linguaggio visivo unico che unisce pittura e scultura. La sua opera si distingue per l’uso di materiali poveri – legno, carta e stoffa – dando forma a figure che, come note di un alfabeto antico, raccontano di intimità e storia. Zolfo scolpisce e dipinge corpi e volti come simboli, in un linguaggio che Zani definisce “prudente e riservato”, lontano da ogni clamore, evocativo di una memoria collettiva e intima.
Nato a Roma nel 1961, l’artista ha sentito fin dall’infanzia una connessione profonda e naturale con l’Arte, descritta dalla madre come “un linguaggio che ha appreso ancor prima di parlare”. Fin da bambino, ha sentito l’impulso irresistibile di disegnare e dipingere su ogni superficie disponibile, incluso il banco di scuola, dove si divertiva a ritrarre i suoi professori. L’Arte è diventata per Pino Tersigni un modo spontaneo e istintivo di comunicare, trasformandosi in uno strumento vitale per interpretare il mondo che lo circonda.
In ogni figura…
…sia essa un corpo, un volto umano o un animale, l’artista cerca di catturare una verità universale che trascende il soggetto specifico e diventa uno specchio di emozioni condivise. È questo che lo guida nella scelta delle pose, nella precisione dei dettagli e nella densità del colore: ogni pennellata contribuisce a costruire un mondo interiore che invita l’osservatore a entrare in una dimensione emotiva e contemplativa. Il suo lavoro diventa così un percorso di esplorazione dell’animo umano, una ricerca che lo spinge a scavare nel profondo, portando alla luce immagini che vibrano di vita e complessità.
Per l’artista, dipingere è più di un “mestiere”: è una necessità che lo accompagna da sempre, un flusso di energia creativa senza il quale si sentirebbe incompleto. La sua Arte è il mezzo per esprimere ciò che le parole non possono dire, un linguaggio universale capace di toccare chiunque osservi le sue opere. Con ogni nuova tela, porta alla luce una parte di sé, trasformando il suo sentire in immagini che vibrano di vita.