TTV: Il tram delle occasioni perdute?

Nel 1951 uscì un film che è rimasto nella storia del cinema: “Un tram che si chiama desiderio” con Vivien Leigh e Marlon Brando. Sembrava il titolo giusto anche per il tram ora denominato TTV (Termini – Tor Vergata). Il desiderio era quello di vedere finalmente riqualificate Porta Maggiore e via Giolitti ed invece, come sembra, l’opera nascerà con tanti compromessi che alla fine scontenteranno un pò tutti, dai residenti ai fruitori del servizio.

Ma andiamo con ordine.  E’ ormai assodato che il glorioso “trenino” della linea Laziali – Centocelle, dopo oltre un secolo di onorata carriera, abbia i giorni contati per essere sostituito da un “moderno” tram, Vi domanderete perchè abbiamo utilizzato le virgolette per l’aggettivo moderno, non certo per le nuove vetture tranviarie che dovrebbero essere di ultima generazione (anche se le caratteristiche tecniche sono avvolte tuttora nel mistero), ma soprattutto per il tracciato che, per diversi tratti, rimarrà lo stesso, addirittura con alcuni peggioramenti (leggi: binario unico). Purtroppo a fronte di un corposo finanziamento (si tratta di oltre 200 milioni di euro)  si è pensato solo all’ammodernamento delle vetture, alla sostituzione dei binari per adattarli al diverso scartamento e ai prolungamenti del tracciato ma senza entrare nel merito di diverse considerazioni di natura urbanistica, trasportistica e di mobilità in generale

  • Di natura urbanistica: Porta Maggiore e via Giolitti avrebbero potuto essere riqualificate in maniera definitiva e ridonate alla cittadinanza e ai turisti per essere fruite per quello che sono, ossia degli autentici scrigni di arte, architettuta, archeologia, storia e cultura. Ed invece, specie Porta Maggiore rischia di rimanere il solito nodo tranviario (il più grande di  tutta Roma) nonchè uno spartitraffico per l’incessante passaggio di decine di migliaia di mezzi su gomma ogni giorno. A tal proposito un esauriente video andato in onda su RAI NEWS
  • Di natura trasportistica: La linea nasce “vecchia” con un tracciato che per lunghi  tratti è stato ideato più di un secolo fa e che rende difficile, se non addirittura impossibile, il ricorso a tecnologie moderne per favorire il transito e il passaggio agli incroci dei tram. Un numero notevole ed eccessivo di fermate (oltre 30) che rende velleitaria la previsione di 47 minuti (!!)  per la durata del tragitto da Termini a Tor Vergata (senza considerare traffico, tratti a binario unico  e punti caldi come Porta Maggiore). Il tracciato che per diversi chilometri è un doppione di quello della Metro C che ancora oggi risulta ampiamente sottoutilizzata ed in più il mancato passaggio accanto alla futura stazione del Pigneto che rende difficoltoso e scomodo lo scambio con la stessa Metro C e i treni locali in direzione Termini.  A tal proposito un articolo dal sito di Metrovia con riscontri puntuali e rigorosi

Tram TTV: Il peggio è nemico del bene

E un video, sempre di Metrovia

  • Mobilità generale: E’ risaputo che il Rione Esquilino è il luogo del I Municipio con il più alto volume di traffico veicolare e pubblico. Dai numerosissimi capolinea di mezzi pubblici che arrivano alla Stazione Termini all’incessante via vai dei bus che vanno e vengono dagli aeroporti di Roma, dai flussi di traffico che provengono da ogni parte della città agli innumerevoli alberghi e B&B che ogni giorno accolgono migliaia di persone. Sarebbe ora di rivedere in maniera analitica e scientifica i problemi relativi ai  flussi del traffico e regolare le vie di accesso e di transito in maniera da rendere tutto più fluido e meno pasticciato, ma il rischio che ci si limiti a qualche pedonalizzazione senza opportuni cambiamenti dei flussi e senza curarsi delle possibili conseguenze che ne deriverebbero è veramente grande.Tra l’altro non si capisce perchè a differenza dell’altra linea in via di costruzione (la TVA) non siano stati organizzati degli incontri con le associazioni e la cittadinanza per uno scambio di idee e informazioni.

Per finire un appunto a chi gestisce la campagna di informazione del Comune di Roma: questo è il cartello che reclamizza il rinnovamento del deposito Atac sito in via Prenestina, 45 per poter ospitare i nuovi tram lunhi 33 metri. Vorremmo sapere cosa c’entra Porta Maggiore dato che il deposito dista diverse centinaia di metri dalla piazza e in questo intervento non si parla neppure in prospetiva di un eventuale riqualificazione di Porta Maggiora e della sua area archeologica.

9/7/24 “Notti di cinema a Piazza Vittorio” Il programma della giornata

9  luglio 2024 dalle ore 21:30

CINEVILLAGE PIAZZA VITTORIO

Evento speciale

CineVillage incontra

Michele Riondino

Talk e proiezione di

Palazzina Laf

Drammatico, IT