12/9/23 Porta Magica Festival “Dita di vetro” Annelisa Alleva presenta l’ultima raccolta di poesie nel Giardino di Piazza Vittorio


12 settembre  2023  ore 18:30

CINEVILLAGE VITTORIO – GIARDINO DI PIAZZA VITTORIO

Porta Magica Festival

Dita di vetro

 
 
Martedì 12 settembre, alle ore 18:30, ANNELISA ALLEVA presenterà la sua ultima raccolta poetica, DITA DI VETRO – pubblicata in questi giorni da Aragno Editore nella collana Parallela, diretta da Irene Santori – che offre, a fianco del testo in italiano, la traduzione in questo caso in inglese.
L’incontro sarà condotto da MARCO COLLETTI, all’interno dei Giardini di Piazza Vittorio, nello spazio dell’Arena.
La postfazione è del poeta e critico TOMMASO OTTONIERI, la traduzione inglese di ELENA BUIA RUTT.
Annelisa Alleva, voce nota e apprezzata in Italia e all’estero, ha pubblicato come poeta, saggista e traduttrice. Le sue ultime raccolte sono La casa rotta nel 2010 (Premio Sandro Penna), Caratteri nel 2018 (Premio Viareggio giuria). La sua poesia è tradotta in russo, in inglese e in spagnolo. Ha pubblicato il volume di saggi e ricordi Lo spettacolo della memoria, 2013 (Premio Bella Achmadulina). Fra le traduzioni a sua cura: di Puškin tutta la prosa, e Poesie d’amore e epigrammi (Premio Puškin); di Tolstoj Anna Karenina (Premio Russia-Italia), e l’antologia Poeti russi oggi (Premio Lerici Pea).
Questo volume è stato scritto in tempo di Covid, nel 2021. Diverse le poesie che si riferiscono al lockdown, e molte anche quelle che parlano del rione Esquilino, dove la poetessa vive. All’Esquilino Annelisa Alleva osserva i passanti di tutte le razze, e gli animali che in qualche modo somigliano ai senzatetto: cornacchie, rondini, piccioni e gabbiani. Guarda anche ai personaggi che stazionano davanti ai grandi magazzini, o sulla soglia di negozi momentaneamente chiusi. Che cosa c’è a Esquilino? Una convivenza tutto sommato pacifica fra le diverse razze, l’occasione di viaggiare anche solo entrando dal parrucchiere cinese o in una rosticceria indiana. L’alienazione, anche, di certi negozi troppo spesso vuoti; miseria e caffè alla moda vi convivono ultimamente molto spesso. Nella postfazione Tommaso Ottonieri scrive che questa di Alleva “è poesia transitante, transitiva… estroflessa”. Vi si parla dei parchi di Roma, di sogni, di orizzontalità e verticalità. Intervallano le poesie tutte recenti alcune prose scritte da Annelisa Alleva quando era giovanissima, rimaste finora inedite. La sua è una poesia visiva. Crede in uno stile letterario che sia molto vicino al linguaggio colloquiale, ma che se ne differenzia per il fatto di essere scritto. Poco, però, quasi impercettibilmente. Linguaggio parlato con un tocco di eleganza in più.
 
ingresso libero.
 
 
art direction di Esquilino Poesia a cura di www.marcocolletti.com

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.