Max Giglio – voce Vittorio Solimene – piano Riccardo Gola – contrabbasso
Il crooner e cantautore Max GIGLIO presenta Cities and Lovers, il suo primo album uscita a gennaio 2022 per l’etichetta Emme Record.
Un viaggio di musica tra città, luoghi, atmosfere vissute ed immaginate, in cui ogni brano è una cartolina ricordo di luoghi speciali e di esseri che vivono e amano.Questo album è la sintesi del percorso musicale svolto negli anni di studio presso il Conservatorio Paganini di Genova, un lavoro che spazia dal jazz dei grandi songbook americani al cantautorato della scuola genovese, fino a raggiungere con la fantasia il Brasile, ma anche l’Argentina.
Ogni brano è un piccolo viaggio, un microcosmo che vive di luce propria e che racconta frammenti di questi anni trascorsi tra studio e musica. Questi luoghi del cuore vivono nella musica e nei testi di Max (autore di quasi tutte le canzoni).
Durante il concerto si renderà omaggio anche al grande Tony Bennett, recentemente scomparso.
CINEVILLAGE VITTORIO – GIARDINO DI PIAZZA VITTORIO
Porta Magica Festival
Dita di vetro
Martedì 12 settembre, alle ore 18:30, ANNELISA ALLEVA presenterà la sua ultima raccolta poetica, DITA DI VETRO – pubblicata in questi giorni da Aragno Editore nella collana Parallela, diretta da Irene Santori – che offre, a fianco del testo in italiano, la traduzione in questo caso in inglese.
L’incontro sarà condotto da MARCO COLLETTI, all’interno dei Giardini di Piazza Vittorio, nello spazio dell’Arena.
La postfazione è del poeta e critico TOMMASO OTTONIERI, la traduzione inglese di ELENA BUIA RUTT.
Annelisa Alleva, voce nota e apprezzata in Italia e all’estero, ha pubblicato come poeta, saggista e traduttrice. Le sue ultime raccolte sono La casa rotta nel 2010 (Premio Sandro Penna), Caratteri nel 2018 (Premio Viareggio giuria). La sua poesia è tradotta in russo, in inglese e in spagnolo. Ha pubblicato il volume di saggi e ricordi Lo spettacolo della memoria, 2013 (Premio Bella Achmadulina). Fra le traduzioni a sua cura: di Puškin tutta la prosa, e Poesie d’amore e epigrammi (Premio Puškin); di Tolstoj Anna Karenina (Premio Russia-Italia), e l’antologia Poeti russi oggi (Premio Lerici Pea).
Questo volume è stato scritto in tempo di Covid, nel 2021. Diverse le poesie che si riferiscono al lockdown, e molte anche quelle che parlano del rione Esquilino, dove la poetessa vive. All’Esquilino Annelisa Alleva osserva i passanti di tutte le razze, e gli animali che in qualche modo somigliano ai senzatetto: cornacchie, rondini, piccioni e gabbiani. Guarda anche ai personaggi che stazionano davanti ai grandi magazzini, o sulla soglia di negozi momentaneamente chiusi. Che cosa c’è a Esquilino? Una convivenza tutto sommato pacifica fra le diverse razze, l’occasione di viaggiare anche solo entrando dal parrucchiere cinese o in una rosticceria indiana. L’alienazione, anche, di certi negozi troppo spesso vuoti; miseria e caffè alla moda vi convivono ultimamente molto spesso. Nella postfazione Tommaso Ottonieri scrive che questa di Alleva “è poesia transitante, transitiva… estroflessa”. Vi si parla dei parchi di Roma, di sogni, di orizzontalità e verticalità. Intervallano le poesie tutte recenti alcune prose scritte da Annelisa Alleva quando era giovanissima, rimaste finora inedite. La sua è una poesia visiva. Crede in uno stile letterario che sia molto vicino al linguaggio colloquiale, ma che se ne differenzia per il fatto di essere scritto. Poco, però, quasi impercettibilmente. Linguaggio parlato con un tocco di eleganza in più.