Dal 2 all’8/6/23 “Love is sweet” Mostra di Federica Nobili al Medina Art Gallery

Dal 2 all’8 giugno 2023

MEDINA ART GALLERY – VIA MERULANA,220

Love is sweet

Mostra personale di

Federica Nobili

Opening: Sabato 3 giugno ore 18:00

Federica Nobili – Parola alla curatrice Carmelita Brunetti

La produzione di lampade per il mondo del design italiano è molto importante, gode di un grande mercato internazionale e indipendente. La modernità ha visto sfilare nei saloni di arredamento e nelle fiere di design molte lampade dalle diverse forme estetiche, realizzate da designer famosi come Achille Castiglioni e Richard Sapper, Vico Magistretti o Gae Aulenti. Dalla fine dell’Ottocento sino ai giorni nostri alcune lampade sono divenute icone dell’interior e molti designer hanno sviluppato uno stile che riflette la propria ricerca intellettuale.

Dall’Art Deco del secolo scorso alla rivoluzione artistica di Bruno Munari con le lanterne di carta sull’esempio giapponese, affascinano oggi le lampade in ceramica e oro zecchino realizzate da Federica Nobili, protagonista indiscussa del design italiano. La sua esperienza da progettista nell’azienda L2Lux la afferma come mente creativa di tutto il suo staff e grazie alle sue opere porta nell’azienda originalità e qualità. Opere esclusive basate su una ricerca concettuale che richiama la pop-art e si declina in forme, colori e materiali. L’eleganza della forma diviene scultura. L’ultima collezione è concepita su una figura femminile sinuosa, “Dea della contemporaneità” o Musa ispiratrice di amore e fratellanza. I busti della Dea sono personalizzati con tratti che contestualizzano la nostra contemporaneità e socialità.

L’arte soddisfa i nostri bisogni spirituali, emotivi , sensoriali, essenziali; incarnando un’idea, una profezia, una critica. Soddisfa emozioni attraverso il ritmo, l’armonia, la dinamica. Appaga i sensi attraverso il colore. Tutte caratteristiche peculiari delle lampade create da Federica Nobili Designer: le sue opere si dimostrano all’altezza della sua idea di arte. Questo volume presenta le lampade e le varie fasi di lavorazione: non mancano momenti di bellezza vissuti dalla designer alla Fashion Design Week di Milano e tante altre esperienze vissute. Tutta la sua vita si proietta nel settore del design, con pezzi unici che arredano ambienti eleganti e raffinati.

2-3-4/6/23 “Non andartene docile” al Teatro Binario 30

2 – 3 – 4 giugno 2023

TEATRO BINARIO 30

Non andartene docile

Conosciamo le cinque fasi della perdita:

negazione, rabbia, contrattazione, depressione e accettazione.

E se esistesse un’altra strada? Se scoprissimo, quando stiamo per separarci da qualcuno, che possiamo tenerlo con noi? Se scoprissimo, dopo averlo perso, che possiamo ritrovarlo?

Tre persone, forse cresciute troppo in fretta, forse non cresciute affatto, affrontano un viaggio assurdo al di là dei confini del definitivo che il mondo ci insegna a non valicare. Ripercorrendo frammenti del passato, setacciando ipotesi di futuro, non rinunciano al progetto di ricomporre qualcosa che si è rotto, anzi, di cancellare del tutto i segni della rottura. Chissà se torneranno tutti interi.

Non andartene docile è un percorso di ricerca ed esplorazione attorno, ma soprattutto oltre, il tema del limite e della fine. Un viaggio nell’ignoto realizzato con gli strumenti che solo il teatro può offrire.
Dopo il dolore della crescita in una società noncurante, questo spettacolo affronta un momento più specifico della vita: il contatto con la perdita, con l’irreversibile.
Che si rivolgano al passato o al futuro, i protagonisti lo fanno con uno sguardo fratturato, parziale, soggettivo, persino ferito. La scena restituisce loro quindi una visione non lineare, incompleta, ma non per questo meno vera.
Cosa accade a una persona quando la perdiamo, o la dimentichiamo? Si può rimediare a una perdita? E andare avanti, qualunque cosa significhi, è davvero l’unica risposta?
Queste le domande che fanno da fondamenta dinamiche a uno spettacolo che, di riflesso, sperimenta con i linguaggi – drammatico, grottesco, onirico, commovente – per plasmarli fino a trovare qualcosa di nuovo. Allo stesso modo, i personaggi dovranno piegare la realtà che conoscono, le regole che la società ha insegnato loro, per giungere alle risposte che, forse, li attendono alla fine del viaggio, anzi, un poco oltre.

Interpretato da Michele Eburnea, Mersila Sokoli, Gaja Masciale

Scritto da Michele Eburnea e Andrea Giovalè

Regia di Michele Eburnea

Teatro Binario30 in via Giovanni Giolitti 163, Roma