Nel video ecco come appariva il tratto di viale Manzoni tra via Principe Eugenio e via Conteverde la mattina del 25 giugno: una lunga fila di giacigli di fortuna sulla destra e sulla sinistra scarti alimentari con piccioni, cornacchie e gabbiani a far festa.
Il 30 giugno diverse pattuglie della Polizia Roma Capitale con personale dei servizi sociali del Comune e la collaborazione dei mezzi AMA hanno sgomberato e bonificato la zona e nel tardo pomeriggio lo stesso tratto appariva così (cliccare per ingrandire)
Ma già la mattina seguente (quindi solo poche ore dopo) la situazione era di nuovo questa
Ora siamo tutti convinti che si tratti di un problema complesso e che ad ogni essere umano dovrebbe essere assicurato avere un lavoro e un tetto dove dormire, ma se non si conosce neppure il numero di questi disperati che dormono per strada a Roma come si fa a parlare di aiuti umanitari, di inclusione e di integrazione? Continuare a tollerare delle situazioni del genere ormai comuni oltre che alla Stazione Termini e a Piazza Vittorio anche a diverse vie dell’Esquilino, a chi giova? Dobbiamo rassegnarci a vedere la nostra città trasformata in un gigantesco dormitorio? Senza contare l’aspetto sanitario: ma secondo voi tutte queste persone dove vanno ad espletare i loro bisogni fisiologici? Cassonetti e monconi di alberi sono divenuti latrine a cielo aperto e spesso, specie in questa torrida estate, i miasmi, oltre a quelli dei rifiuti, sono insopportabili e nauseabondi anche a diversi metri di distanza. E arrivata l’ora che ognuno, a tutti i livelli, si prenda delle responsabilità per cercare di risolvere questo problema ma non con estemporanee bonifiche che dopo qualche ora ripresentantano la medesima situazione ma con una politica efficace e mirata senza ipocrisie e con la dovuta professionalità.