Siamo stati tra i primi a segnalare questo problema (vedi) in tempi non sospetti, all’inizio di Marzo, quando nessuno parlava di siccità e sembrava francamente incredibile che agli ultimi piani di alcuni stabili dell’Esquilino mancasse l’acqua. Poi il fenomeno si è esteso e complice anche l’eccezionale carenza di piogge di questi ultimi mesi è esploso in tutta la sua gravità investendo non solo il nostro Rione ma anche tante altre zone di Roma. Già a marzo abbiamo additato come principale causa di questo problema lo stato pietoso delle condutture idriche della città, cosa ammessa recentemente anche dall’ACEA stessa che lamenta perlomeno un 50 % di dispersione, ma per quanto riguarda l’Esquilino paventiamo una situazione addirittura peggiore cosa che obbliga a diminuire drasticamente la pressione per limitare i guasti . Alla fine dello scorso anno ci sono state ben tre rotture di condutture idriche con allagamento stradale, due a via Giolitti e una a via Pianciani (vedi) ebbene a via Giolitti nei pressi del cd. Tempio di Minerva Medica e nei pressi del tunnel di Santa Bibiana il problema si è riaffacciato anche in questi giorni praticamente negli stessi punti.
Questo vuol dire che le tubazioni sono in uno stato allarmante e i lavori di sostituzione delle stesse dovrebbero essere prioritari e non procrastinabili. Tra l’altro le continue infiltrazioni di acqua nelle fondamenta di palazzi e monumenti già particolarmente provati dalle vibrazioni continue dovute al traffico veicolare e al treno Laziali Centocelle non fanno che aumentare i timori che si verifichino nuovi problemi con voragini, crepe e crolli. Deve succedere per forza la catastrofe perchè le autorità competenti prendano finalmente delle decisioni sensate e responsabili per il futuro di questa via?