Nei giorni immediatamente successivi al terremoto che ha devastato L’Aquila si è visto vicino al Ninfeo degli Horti Liciniani un mezzo per ispezionare il monumento e rendersi conto se esistessero rischi di crolli . Lodevole iniziativa tenuto conto che tutti i problemi che nel corso dei secoli hanno portato alla scomparsa pressoché totale della cupola sono stati causati da sismi con epicentro proprio a L’Aquila. Però, constatata l’integrità delle mura non vorremmo che il Ninfeo ricadesse nel dimenticatoio come purtroppo è successo negli ultimi decenni. In un momento in cui si cercano nuovi punti di interesse archeologico per aumentare l’offerta già qualitativamente elevatissima della città un monumento come questo non va né dimenticato né sottovalutato. Non crediamo che un serio progetto di riqualificazione e restauro non troverebbe sponsor in grado di assicurare una copertura finanziaria efficace tenuto presente che ci troviamo di fronte ad una costruzione che potrebbe divenire un centro unico per mostre, sfilate di alta moda e concerti oltre ovviamente assicurare un flusso turistico notevole insieme a tutti gli altri tesori archeologici situati nelle vicinanze di Porta Maggiore.
