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Dal 5 al 18/12/25 “17° Rome International Art Fair 2025” al Medina Art Gallery

Dal 5 al 18 dicembre 2025

MEDINA ART GALLERY – VIA A. POLIZIANO 32, 34 e 4,6

17° Rome International Art Fair 2025

 

Fino al 18 Dicembre 2025 nelle galleries di Via Angelo Poliziano 32-34 e 4-6 a Roma, l’exhibition presenta uno straordinario insieme di artisti internazionali: PHOTOGRAPHY, PAINTING, VIDEO ART, INSTALLATION/SCULPTURE AND PERFORMANCE ART, in un forum per la condivisione ed il networking di idee, contatti e relazioni tra collezionisti, artisti, fotografi, designer, curatori ed operatori di settore. La mostra analizza la relazione fra corpo e spazio con l’ibridazione tra identità e contesti culturali / fisici / sociali / urbani del contemporaneo. Due le sezioni principali: MIXING IDENTITIES and FUTURE LANDSCAPES.

La prima, attraverso un’esperienza immersiva, analizza i labirinti complessi della nostra coscienza. Il corpo umano è un sistema  in evoluzione collegato ad altri corpi nello spazio, per percepire la realtà circostante: un sistema di comunicazione forte con un proprio linguaggio e infinite modalità di espressione. Il concept della seconda sezione, più astratto, si focalizza sulle strutture tra corpo, mente e anima, che ridefiniscono limiti e confini, trasformando le superfici in un flusso aperto di idee pure.

Ancora una volta Roma offre una piattaforma perfetta, fondendo la propria unica e magnifica eredità classica con innovazione, visione e prospettiva contemporanea.

organized by ITSLIQUID Group
curator Luca Curci
general manager Giulia Tassi
project manager Amaride Ferrante
project coordinator Annachiara Recchia
artist coordinator Ilaria Parlato
graphic designers Marina Caracciolo, Alberto Grimaldi

OPENING
December 05, 2025 | 06:00 PM
Medina Art Gallery | Rome, Italy
Via Angelo Poliziano 32-34, 4-6
Opening hours | Monday – Sunday . 10:00 AM – 01:00 PM and 03:00 PM – 07:00 PM

Dal 28/11 al 4/12/25 “From Pawn to Queen” Mostra collettiva al Medina Art Gallery

Dal 28 novembre al 4 dicembre 2025

MEDINA ART GALLERY – VIA A. POLIZIANO 4,6

Mostra collettiva

From Pawn to Queen

a cura di

Ada Ferrandes, Melania Fusaro e Federica Guida

L’opening si terrà venerdì 28 novembre 2025 alle ore 18:00 presso la stessa sede.

In mostra gli artisti:
Mirko Argento | Ardo Borsari | Bosska | Silvia Cassetta | Angelica Sonia Cosi | Francesco Cristarella | Raffaele D’Anna | Valerio De Marco | Adriano De Simone | Noémie De Yturbe | Simona Dileo | Luana Di Sarno | Emerson | Laura Escobar | Mariam Fadlallah | Chiara Filardi | Valeria Frontone | Alexandru Ghindaoanu | Elijah Grannis | Ludovico Graziano | Carey Jeffries | Barbara Lelli | Veronica Manta | Pio Mars | Alessia Notarbartolo | Carlos Alberto Ruiz Valle | John Schonert | Tomás Salazar Suaza | Giovanna Serpico | Mariaconsiglia Stile | Bianca Stinchi.

In breve:

  • Titolo Mostra: From Pawn to Queen

  • Opening: venerdì 28 novembre 2025, ore 18:00

  • Durata: 28 novembre – 4 dicembre 2025

  • Luogo: Medina Art Gallery, Via Angelo Poliziano 4-6, Roma

  • Orari di apertura: lunedì–domenica 10:00–13:00 / 15:00–19:00

Contatti Medina Art Gallery:
Email: info@medinaroma.com
Tel: +39 06 960 30 764
Social: facebook.com/medinaroma.arte / instagram.com/medinaroma.arte
Website:Ferrandes Fusaro e Guida: la mostra – Medina Art Gallery Roma

 

Dal 7 al 13/11/25 “Matearts – 45 anni d’arte” al Medina Art Gallery

Dal 7 al 13 novembre 2025

MEDINA ART GALLERY – VIA A. POLIZIANO 32, 34

Mostra collettiva

Matearts – 45 anni d’arte

La bottega d’arte Matearts è da 45 anni una pietra miliare del territorio di San Giovanni a Roma. Da sempre impegnata nel condividere e diffondere l’arte con gli appassionati, ha visto attraversare il suo antico portone da migliaia di artisti di tutte le età che hanno condiviso la loro passione per la pittura, il disegno, la scultura, la ceramica, il fumetto e il mosaico. La bottega, oltre ad essere una fucina di creatività, è un luogo di aggregazione e d’incontro dove si formano relazioni e amicizie durature.

L’energia positiva che si respira entrando ha colpito anche artisti stranieri: non solo dall’Europa ma da oltreoceano sono venuti e ritornati nel corso di questi primi 45 anni attratti dalla vita della bottega. Siamo orgogliosi di annoverare tra le nostre fila, artisti che hanno condiviso con noi una parte del loro percorso, anche numerosi giovani che sono stati accettati da college stranieri di fama internazionale e dall’accademia di Belle Arti di Roma.

Artisti in mostra:

Liliana Alvarez | Sara Antinucci | Isabella Apuzzese Assunta Autiello Lucia Baglioni Valeria Belloni Simonetta Bortolotti | Laura Bonanni | Silvia Barocchi Antonella Bruno | Alessia Bucciarelli | Gabriella Buzzanca Liana Canichella | Paolo Coan | Isabella Cozza | Raffaella Cozzi Elena Cucci | Ginevra Curtacci | Jacopo Di Bari | Marzia De Simone Patrizia Del Lungo | Angela Franchini Fabrizia Frau |Paola Foschi | Nicoletta Frontani lolanda Giampiccolo | Lily Gilson | Mary Gilson | Antonia Lai | Liliana Lanari Diego Lucantoni | Alessandra Longo | Maria Letizia Mariani | Paola Mastrangelo Patrizio Padroni | Cristian Pau | Cristina Petitta | Silvia Pisani | Daniela Polo Delia Proposito | Gabriella Puppo | Paola Raiola | Marica Romano Adriana Scarponi | Francesco Scarponi | Silvia Tamburini | Serena Tarsia Simona Tomassini | Cristina Troise Alessandro Trombini| Silvia Verduchi Anna Grazia Vincenti Elisabetta Villarosa | Mauro Zambataro

Dal 30/5 al 12/6/25 “Chronogenics” Mostra fotografica di Francesco Grigori Di Bene al Medinna Art Gallery

Dal 30 maggio al 12 giugno 2025

MEDINA ART GALLERY – VIA A. POLIZIANO 4, 6

Chronogenics

Mostra fotografica di

Francesco Grigori Di Bene

Testo a cura di Grazia Mocci

Il progetto “Chronogenics” di Francesco Grigori Di Bene è un’indagine fotografica focalizzata sul volto come deposito genetico e spirituale, come superficie di passaggio tra ciò che saremo e ciò che siamo stati. Attraverso un ventaglio di ritratti in bianco e nero, l’artista mette in scena il dialogo silenzioso tra generazioni, tra padri, madri e figli che si specchiano vicendevolmente, talvolta con evidenza, talvolta in modo misterioso e celato, come se una linea sottile unisse i tratti più sfuggenti dell’identità.

Chronogenics nasce da un’esigenza profonda: lasciare una traccia di sé nel mondo. Se infatti la necessità creativa è un surrogato della necessità di procreare, qui le immagini cercano la somiglianza, la evocano, anche laddove è invisibile. Costruendo una geografia affettiva fatta di occhi, linee del volto, gesti e memorie condivise. Lasciando un’eredità che non è solo biologica, ma anche simbolica.

La scelta del bianco e nero…

…risponde a una precisa intenzione formale e concettuale: l’assenza del colore agisce quale strumento di sottrazione e costringe lo sguardo a concentrarsi sulle linee, sulla struttura, sulle simmetrie e sulle discrepanze. La forma emerge così con nitidezza e il medium si fa veicolo di verità, l’immagine si avvicina all’essenza, come fosse un’istantanea che resta quando il tempo scava.

La serie di foto, con un ampio spettro, si articola intorno ad un asse: la somiglianza intesa non solo come elemento morfologico, ma anche come tensione visiva tra presenza e assenza. Le immagini operano per fusione, giustapposizione o ibridazione dei tratti somatici, mettendo in luce le convergenze, ora manifeste, ora impercettibili. E suggerendo una riflessione sulla trasmissione genetica come narrazione visiva nel tempo.

La mostra non si limita a una semplice esposizione…

…ma esorta a chiederci: cosa lasciamo realmente di noi? Quali tracce resistono alla forza erosiva del tempo e della memoria? La fotografia, qui, non documenta, ma interpreta. È una forma di procreazione e, come un figlio, ogni immagine nasce dall’urgenza di continuità, dalla volontà di restare. La pratica artistica si fa dunque atto di incarnazione, di trasmissione, di amore.

Chronogenics è, in fondo, un archivio di legami, una riflessione pungente sull’identità come dono e come destino, sull’essere nel tempo e attraverso il tempo. E sulla bellezza di essere parte di una narrazione che ci precede e ci oltrepassa

Dal 16 al 29/5/25 “Apeiron” Mostra al Medina Art Gallery

Dal 16 al 29 maggio 2025

MEDINA ART GALLERY – VIA A. POLIZIANO 4,6

Rosario Oliva
Luca Tridente

Apeiron

 

La mostra Apeiron di Luca Tridente e Rosario Oliva – Testo di Giulia Bonetti

Nell’opera di Luca Tridente e Rosario Oliva, il concetto di apeiron si dispiega come un vuoto, un’infinità che si cela sotto le forme e le apparenze, ma che in realtà rimanda a una condizione di perenne oscillazione tra l’individuo e il mondo. Per entrambi, l’arte diventa il mezzo per esplorare ciò che non ha confini, ciò che si estende senza sosta e senza risposte definitive.

Le figure di Tridente, sottili e consumate dal passare del tempo, evocano l’arcano archetipo di Alberto Giacometti, con la sua essenza al limite del visibile. Sono immagini che, pur nella loro scarna fisicità, non sono riconducibili al singolo individuo, ma piuttosto a una condizione universale e collettiva, un simulacro della fragilità esistenziale. Attraverso l’utilizzo della grafite, del carboncino e della pittura acrilica, Tridente si affida a un linguaggio astratto per rappresentare l’uomo in una condizione sospesa tra la vita e la morte, tra il qui e l’altrove. Queste figure, prive di occhi e bocche, diventano emblematiche di un’esistenza segnata dalla distorsione, ma anche dalla speranza di una rinascita. L’oro, che per l’artista può rivelarsi un potente simbolo di potere, rimanda non solo alla dimensione sovrannaturale, ma anche a una riflessione critica sulla ricchezza e sull’economia. In questo senso, l’oro diventa il simbolo di un mondo che tende a estorcere valore dalle sue contraddizioni, un apeiron che si fa materia di sfruttamento e di alienazione, ma anche di speranza nel suo possibile rovesciamento.

La confusione tra cielo e terra, l’elemento metallo come simbolo di un potere astratto e opaco, ci porta a riflettere sulla nostra condizione contemporanea: quella di esseri che, sospesi tra il divino e il terreno, vivono nel conflitto eterno tra creazione e distruzione.

Diversamente, Rosario Oliva presenta un apeiron che assume una deriva negativa, un infinito che si svela nell’illusione di un progresso tecnologico senza limiti. Nei suoi lavori figurativi, i paesaggi e le scene di vita quotidiana non sono mai naturali, ma sono restituiti attraverso una visione antinaturalistica che non si limita a rappresentare la realtà, ma la trasforma in un flusso discontinuo, frantumato, dove i colori artificiali e le forme distorte evocano una realtà filtrata dalla tecnologia. Il ricorso a tonalità vivide e a una composizione che sfida l’armonia naturale, suggerisce una condizione di solitudine e disconnessione che ci accomuna nella nostra epoca iperconnessa.

Il mondo di Oliva, pur radicato nel figurativo, diventa così un terreno ambiguo, dove l’uomo, nel tentativo di emergere dalla frenesia del virtuale, si dissolve nella sua stessa alienazione, spinto in un ciclo senza fine di ricerca e di non-identità.

La sua opera, in cui il paesaggio diventa una simulazione di esperienze quotidiane filtrate dalla tecnologia, parla della nostra schiavitù all’infinito, possibilità che la tecnologia ci offre, ma che ci sottrae la consapevolezza del nostro essere. In entrambi gli artisti, apeiron non è solo il principio dell’infinito, ma anche un luogo in cui l’individuo è costantemente interrogato e frammentato.

Se per Tridente la tensione tra l’umano e l’universale si risolve in una speranza di rinnovamento, per Oliva la deriva è quella di una tecnologia che annulla ogni vero contatto, dove il divenire si trasforma in una perpetua reiterazione. Così, entrambi indagano l’immensità dell’inespresso e dell’incontrollabile, ma con una consapevolezza che rimanda a un futuro che si tinge di luci ambigue, tra speranza e inquietudine.

Maggiori informazioni

Dal 2/5 al 15/05/25 “Rome International Art Fair 2025” al Medina Art Gallery

Dal 2 al 15 maggio 2025

MEDINA ART GALLERY – VIA A. POLIZIANO 32. 34, 36 e 4, 6

Rome international Art Fair 2025

 

Fino al 15 Maggio 2025 nelle galleries di Via Angelo Poliziano 32-34 e 4-6 a Roma, l’exhibition presenta uno straordinario insieme di artisti internazionali: PHOTOGRAPHY, PAINTING, VIDEO ART, INSTALLATION/SCULPTURE AND PERFORMANCE ART, in un forum per la condivisione ed il networking di idee, contatti e relazioni tra collezionisti, artisti, fotografi, designer, curatori ed operatori di settore. La mostra analizza la relazione fra corpo e spazio con l’ibridazione tra identità e contesti culturali / fisici / sociali / urbani del contemporaneo. Due le sezioni principali: MIXING IDENTITIES and FUTURE LANDSCAPES.

La prima, attraverso un’esperienza immersiva, analizza i labirinti complessi della nostra coscienza. Il corpo umano è un sistema  in evoluzione collegato ad altri corpi nello spazio, per percepire la realtà circostante: un sistema di comunicazione forte con un proprio linguaggio e infinite modalità di espressione. Il concept della seconda sezione, più astratto, si focalizza sulle strutture tra corpo, mente e anima, che ridefiniscono limiti e confini, trasformando le superfici in un flusso aperto di idee pure.

Ancora una volta Roma offre una piattaforma perfetta, fondendo la propria unica e magnifica eredità classica con innovazione, visione e prospettiva contemporanea.

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Dall’11 al 17/4/25 “En plein air” mostra di Marco Carloni al Medina Art Gallery

Dall’11 al 17 aprile 2025

MEDINA ART GALLERY – VIA A. POLIZIANO, 4 – 6

En plein air

Mostra di

Marco Carloni

La pittura di Marco Carloni è un viaggio nella luce e nel colore, un’osservazione attenta del mondo che si traduce in pennellate rapide e incisive.

Dipingere all’aperto, per l’artista, non è solo una scelta tecnica ma un’esigenza: significa entrare in dialogo diretto con il paesaggio e affrontare la pittura con l’urgenza di catturare un momento preciso, consapevole della rapida mutevolezza della luce che impone sintesi immediata.

Questa mostra raccoglie una selezione delle sue opere ad olio più significative, testimonianza di un percorso artistico intenso. Ogni dipinto di Carloni è un frammento di luce e di vita, un invito a guardare il mondo con occhi nuovi, con la stessa passione e lo stesso stupore che hanno sempre guidato il suo sguardo.

Dal 28/3 al 3/4/25 “Nick Elliot – The Italian Job” al Medina Art Gallery

Dal 28 marzo al 3 aprile 2025

MEDINA ART GALLERY

Nick Elliot

The Italian Job

Testo a cura di Raffaella Clementi

Nick Elliott, celebre fotografo di rock art, in questa mostra “The Italian Job”, presenta 25 scatti originali ed inediti, mescolando dark art concettuale e fotografia rock. Ha lavorato con icone della musica mondiale come Metallica, Iron Maiden, Ozzy Osbourne, Blondie e ZZ Top. E’ oggi un ricercatissimo operatore dell’industria musicale, con un seguito straordinario internazionale nell’ambito della Fotografia Contemporanea.

La collezione della mostra esplora l’espressione umana, invitando il pubblico a confrontarsi con i paesaggi emotivi rappresentati. Il lavoro di Nick evoca emozioni forti attraverso immagini vivide, approfondendo i temi dell’esperienza umana e del mondo naturale. Ogni fotografia racconta una storia, offrendo uno sguardo intimo sull’esplorazione della bellezza e dell’oscurità. La mostra incoraggia gli spettatori a riflettere sulle proprie connessioni con questi temi, offrendo un’esperienza coinvolgente.

Nel 2023, la collezione di dark art di Nick è stata esposta alla Gabriel Fine Arts di Mayfair e Piccadilly a Londra, consolidando il suo posizionamento di settore, anche con il favore dalla critica, che ha sottolineato la capacità di Elliott di evocare profonde risposte emotive attraverso la sua narrazione visiva. La mostra di Roma promette di superare i confini della sua espressione creativa, offrendo nuove prospettive che sfidano le convenzioni dell’arte rock e concettuale.

Negli ultimi sette anni, Nick ha curato una collezione esclusiva esplorando i temi dell’isolamento, dell’identità, del dolore, della perdita, dell’esistenzialismo e delle sfaccettature più oscure della psiche umana. Innescando un dialogo sulle verità emotive più profonde. Con approccio introspettivo ed avvincente, si distingue per audacia e provocazione.

Dal 31/1 al 6/2/25 “Frammenti irragionevoli” Mostra di Emilia Rossi Landi al Medina Art Gallery

Dal 31 gennaio al 6 febbraio 2025

MEDINA ART GALLERY – VIA A. POLIZIANO 4,6 – ROMA

Emma Rossi Landi

Frammenti irragionevoli

Un viaggio visivo intimo attraverso istanti fugaci, memorie che si allungano, sogni che evaporano e lampi intensi che lasciano spazio alla trasformazione. Questa raccolta di opere – realizzate mescolando fotografia, pittura e arte digitale – compone il racconto di un tempo inatteso, un periodo fatto di lezioni, sbandamento e bagliori.

“Il mio lavoro studia la soggettività delle esperienze e della memoria. Ogni opera è una rappresentazione diretta del soggettivo, sfugge incurante all’esperienza oggettiva, è un’impressione rovesciata trasformata in immagini. Le opere sono così immediate da divenire simboli, impronte esistenziali che esplorano il sentiero che connette all’universale. Ogni frammento rappresenta il dialogo tra realtà e immaginazione, tra speranza e avversione, tra il caos delle emozioni e la ricerca di un equilibrio. Un percorso che mi conduce, frammento dopo frammento, a diradare le nebbie dell’invenzione per arrivare a conoscere chi sono sempre stata”

Emma Rossi Landi, nata a Roma nel 1971, si occupa di cinema, documentari, fotografia e arte visiva. In questa mostra propone una raccolta di collage digitali realizzati con scatti da lei realizzati, foto royalty free, immagini prodotte con l’intelligenza artificiale, dettagli di acquerelli e acrilici da lei stessa realizzati.

Dal 24 al 29/1/25 “Artisti dell’Azerbaigian” Mostra collettiva al Medina Art Gallery

Dal 24 al 29 gennaio 2025

MEDINA ART GALLERY – VIA A. POLIZIANO 32,34,36

Artisti dell’Azerbaigian

a cura di

Dirçəliş (Revival) Youth Social-Psychological Rehabilitation Center

La mostra presenta 60 opere di 22 giovani artisti azerbaigiani, con l’obiettivo di promuovere la pace, lo scambio culturale e l’Arte dell’Azerbaigian.

Fondata nel 1999, Dirçəliş supporta i giovani con disabilità, provenienti da famiglie svantaggiate o residenti in regioni meno sviluppate dell’Azerbaigian. L’organizzazione non governativa ha realizzato oltre 100 progetti a livello locale e internazionale, collaborando con la European Youth Foundation e altre istituzioni globali.

“Questa mostra rappresenta un ponte tra l’Azerbaigian e l’Italia, sottolineando la nostra storia condivisa, i legami culturali e la comprensione reciproca attraverso l’Arte” così i rappresentanti dell’organizzazione annunciano l’evento, sostenuto dall’Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia.

Nelle 26 mostre organizzate in tutto il mondo dal 2010, Dirçəliş ha esposto 2.046 opere d’Arte di 439 giovani artisti. Questo ritorno a Roma, dove il Centro ha tenuto la sua prima esposizione internazionale nel 2012, dimostra il potere unificante dell’Arte.

Dirçəliş, Youth Social-Psychological Rehabilitation Center, è un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata all’empowerment dei giovani azerbaigiani e alla promozione del dialogo culturale a livello globale.

Artisti dell’Azerbaigian in mostra:
Kamala Karimova | Iilgar Akbarov | Kanan Hasanguliyev | Gamar Aghazada | Narmin Baghirova | Durdana Mustafayeva | Narmina Aliyeva | Vafa Maharamova | Mahizar Sadigli | Nargiz Ahmadova | Svetlana Gurbanova | Nlihad Aliyev | Gular Mammadova | Mahru Norton | Leyla Gurbanova | Jamala Nakhchivani | Oksana Salimova | Salima Safarova | Riad Bakhshaliyev | Rachel Ziyad | Nigar Aslanova | Renat Sharifli