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25/5/25 Il Papa Leone XIV in visita prima a San Giovanni in Laterano e poi a Santa Maria Maggiore. Le disposizioni per il traffico

25 maggio 2025

ore 17:00

BASILICA DI SAN GIOVANNI IN LATERANO

Insediamento di Papa Leone XIV

 

Santa Messa del 25 maggio alle ore 17

Papa Leone XIV si insiederà sulla Cathedra Romana come Vescovo di Roma.

Per partecipare alla S. Messa, mediante biglietto gratuito,

rivolgersi all’Ufficio liturgico della Diocesi di Roma, presso il Vicariato di Roma.

Ore 19:00

BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE

In occasione della visita di 𝐏𝐚𝐩𝐚 𝐋𝐞𝐨𝐧𝐞, prevista per domani presso la 𝐁𝐚𝐬𝐢𝐥𝐢𝐜𝐚 𝐏𝐚𝐩𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐌𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐞, si informa che l’accesso in Basilica sarà consentito esclusivamente ai fedeli muniti di biglietto, a partire dalle ore 17.
Al termine della celebrazione, 𝐏𝐚𝐩𝐚 𝐋𝐞𝐨𝐧𝐞 uscirà all’esterno della Basilica per rivolgere un saluto ai fedeli presenti.
Coloro che non sono in possesso del biglietto potranno comunque seguire la celebrazione attraverso lo schermo allestito sul Sagrato.
Sarà possibile seguire il momento di preghiera anche in diretta su:
▫️ CTV – canale 555 del digitale terrestre
▫️ Telepace – canale 75
▫️ TV2000 – canale 28
▫️ Canali Vatican Media – Vatican News
▫️ Canali social della Basilica
Vi aspettiamo per condividere insieme questo momento di grazia e comunione.
Le disposizioni per il traffico, i divieti e le deviazioni dei mezzi pubblici

 

Dopo la recita della preghiera Regina Coeli al mattino a San Pietro (qui il piano mobilità e trasporto pubblico), nel pomeriggio Papa Leone XIV riceverà l’omaggio del Sindaco di Roma e della Città, ai piedi della Cordonata del Campidoglio. 

Dalle 14  scatteranno chiusure in via del Teatro Marcello e a piazza Venezia.

Per quel che riguarda il trasporto pubblico, sempre dalle 14 deviazioni o limitazioni per le linee  3, 8, H, 16, 30, 40, 44, 46, 51, 60, 62, 63, 64, 70, 71, 80, 81, 83, 85, 87, 118, 119, 160, 170, 190F, 360, 492,  590, 628, 649, 714, 715, 716, 781, 792, 916F, C3.

Poi, alle 17, Papa Prevost si recherà alla Basilica di San Giovanni in Laterano (in occasione del suo insediamento sulla Cattedra Romana della Basilica Lateranense) e alle 19 nella Basilica di Santa Maria Maggiore (per venerare l’icona della Beata Vergine Maria “Salus populi Romani”). 

Per la visita alla Basilica di San Giovanni in Laterano, è prevista l’attivazione di un’area riservata che interesserà via dell’Amba Aradam (da via dei Laterani a piazza San Giovanni in Laterano), piazza Giovanni Paolo II, il primo tratto di via Merulana, via Domenico Fontana, piazza San Giovanni in Laterano, piazza di Porta San Giovanni e la cosiddetta via dei Carburanti.

L’accesso all’area riservata sarà consentito attraverso quattro varchi di sicurezza presidiati dalle Forze dell’Ordine. Oltre al divieto di transito nell’area riservata, saranno interdette alla viabilità anche via Emanuele Filiberto II, piazza Appio e via Domenico Fontana.

Per la visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore, il corteo papale vi giungerà passando per via Merulana. Anche in questo caso, dalle 15 sarà istituita un’area riservata che interesserà via Carlo Alberto, piazza di Santa Maria Maggiore, via e piazza dell’Esquilino (lato Basilica), via Liberiana, via di Santa Prassede, via di San Martino ai Monti, via Merulana, via di San Vito, via di San Antonio all’Esquilino.

L’accesso all’area riservata anche in questo caso attraverso dei varchi di sicurezza in via Cavour, via dell’Esquilino, via Carlo Alberto e via Merulana.

Saranno inoltre chiuse: via Manin, via Santa Maria Maggiore, via Paolina, via dell’Olmata, via San Giovanni Gualberto, via San Martino ai Monti e via di San Vito.

Prevista l’istituzione di divieti di sosta e fermata, con ampio anticipo rispetto ai tre eventi in programma, in:

  • piazza di Santa Maria Maggiore; 
  • via Carlo Alberto; 
  • piazza dell’Esquilino;
  • via Liberiana;
  • via dell’Olmata;
  • via Gioberti;
  • via Daniele Manin;
  • via San Martino ai Monti;
  • via Paolina;
  • via di San Vito;
  • via Merulana;
  • piazza di Porta San Giovanni;
  • piazza di San Giovanni in Laterano;
  • via dell’Amba Aradam;
  • via del Teatro Marcello;
  • via e piazza D’Ara Coeli;
  • via Florida;
  • via delle Botteghe Oscure;
  • via degli Astalli;
  • via di San Marco;
  • via di San Venanzio;
  • largo Berlinguer;
  • via delle Tre Pile.

San Giovanni in Laterano, il lotto e la Fontana diTrevi

Molti si domanderanno cosa c’entri il gioco del lotto e la Fontana di Trevi con la Basilica di San Giovanni in Laterano (in particolare la facciata). Ebbene leggete l’articolo di Mario Cipollone del gruppo Facebook “Memorie di Roma” e vi accorgerete che la relazione tra questi monumenti e il popolarissimo gioco dei 90 numeri  è molto stretta.

SAN GIOVANNI IN LATERANO. LA FACCIATA
Fu lo Spirito Santo a farsi carico dell’annoso e irrisolto problema della facciata. Al conclave del 12 luglio 1730 suggerì ai cardinali riuniti in conclave di eleggere papa Lorenzo Corsini, un collega nato a Firenze, città di banchieri, città ove l’arte di procurarsi soldi s’imparava da piccoli: in famiglia, a scuola, per strada.
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Lorenzo Corsini, in questo, dimostrò di essere stato particolarmente perspicace perché, il 9 dicembre del 1731, a poco più di un anno della elezione a pontefice col nome di Clemente XII, trovò un modo semplice, efficace e indolore per tosare il suo gregge: LEGALIZZO’ il GIOCO DEL LOTTO.
E questo nonostante che, appena tre anni prima, il suo predecessore l’avesse abolito minacciando di scomunica chiunque vi avesse partecipato. Secondo Benedetto XIII, infatti, pugliese di Gravina, il Lotto contraddiceva uno dei primi e più importanti dettati divini. Quello con cui il Padreterno, cacciando Adamo dal Paradiso Terrestre, aveva condannato lui e l’intero genere umano a GUADAGNARSI IL PANE COL SUDORE DELLA FRONTE.
Ebbene il Lotto prometteva esattamente il contrario. E siccome qualche volta lo realizzava pure, non smentiva mai le promesse, ma le rinviava di settimana in settimana con ciò perpetuandosi all’infinito. Un vero strumento del diavolo dunque!
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A Roma se ne ebbe la prova provata. Una volta introdotto, il Lotto interpretò così bene lo spirito dei tempi che i romani – che avrebbero fatto un quarantotto ante litteram se il papa avesse rialzato di un solo millesimo la tassa sul sale o sul vino – fecero a gara a pagare l’imposta sottostante. Gli introiti furono così abbondanti che Clemente XII, facendo sua l’opinione di Vespasiano circa l’odore del denaro, ci finanziò non solo la costruzione della FACCIATA DEL LATERANO ma anche altre opere, tra cui la famosa FONTANA DI TREVI.
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Al concorso per la facciata, cui parteciparono ben ventisette architetti, sostanzialmente si confrontarono due scuole, due orientamenti, anzi due cardinali: Pietro Ottoboni, nipote di Alessandro VIII, e Neri Corsini, nipote di Clemente XII nonché arciprete della Basilica.
Il primo avrebbe voluto riprendere il linguaggio del Borromini, mentre il secondo era favorevole al ritorno al classicismo, lo stile dell’ASSOLUTISMO EUROPEO. Ovviamente prevalse il secondo. A vincere non fu il progetto migliore ma quello di Alessandro Galilei, un fiorentino, un compaesano dei Corsini, un raccomandato, peraltro NIPOTE DEL CELEBRE SCIENZIATO.
E fu così che la superficie piana prevalse su quella concavo-convessa, la linea retta e spezzata su quella ondulata e continua. E fu così che la fantasia, il ricamo e la decorazione furono sacrificati al rigore, alla semplicità e all’imponenza, rendendo permanente il contrasto tra la facciata neoclassica e l’interno barocco della chiesa.
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La Basilica di San Giovanni avrebbe dovuto sfidare la sua eterna rivale, San Pietro, su un altro piano, e invece l’affronta sullo stesso terreno e inevitabilmente perde il confronto.
Entrambe le facciate sono in travertino e comprendono un porticato e una loggia sovrastante. Entrambe sostengono un timpano e una balaustra affollata di gigantesche statue con un ordine colossale di paraste e semicolonne corinzie. Ma l’ordine gigante del Galilei non è quello del Maderno. Tanto è caldo e mosso questo, quanto è freddo e impietrito quello. A San Pietro vuoti e pieni si alternano in modo plastico, a San Giovanni invece prevalgono i vuoti e l’edificio mostra muscoli induriti.
Quanto ai portici, quello del Maderno assomiglia al ridotto di un teatro e fa impallidire quello concorrente, almeno quanto la porta del Filarete surclassa quella già appartenuta alla Curia Iulia e la moderna statua di Costantino del Bernini supera l’antica.
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A San Giovanni poi si vede anche nei dettagli che lo spirito del Rinascimento è ormai sepolto. Al centro della trabeazione, per esempio, è inciso il nome del primo titolare della basilica, cioè di Cristo Salvatore, e non quello del papa (Paolo V) e della sua famiglia (Borghese) come accade invece, INCREDIBILMENTE, per un atto di ORGOGLIO INAUDITO, a San Pietro.
Non che Lorenzo Corsini si considerasse inferiore o fosse meno presuntuoso di Camillo Borghese: erano solo mutati i tempi. Tant’è che, all’interno della Basilica, fece costruire per sé e per la sua famiglia una cappella mausoleo che poteva competere con quella di Paolo V in Santa Maria Maggiore. Anzi, riprendendo una tradizione del XII secolo, per la sua tomba utilizzò addirittura il SARCOFAGO DI PORFIDO del PANTHEON in cui, secondo alcuni, erano state riposte le ceneri di Marco Agrippa, genero dell’imperatore Augusto e finanziatore di quel tempio.
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La cappella Corsini è ricca di marmi preziosi, di stucchi, di statue e bassorilievi. Preziosissima la cancellata, e la pala d’altare è la versione musiva di un celebre quadro di Guido Reni. Insomma, come osservò Stendhal nelle sue Passeggiate Romane, NON LE MANCA NULLA SE NON IL GENIO DEGLI ARTISTI.

Aperta la Porta Santa nella Basilica di San Giovanni in Laterano

Domenica 29 dicembre 2024 il Cardinale Baldassare Reina ha aperto la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano. Il video del momento dell’apertura e il servizio del TG3 Lazio

Inaugurata la nuova Piazza San Giovanni dal sindaco Roberto Gualtieri. Il servizio del TG3 Lazio con le interviste

Il servizio del TG3 Lazio del 28 dicembre 2024 edizione delle 19:30  curato da Paola Cortese

L’ampio articolo sull’evento pubblicato sul sito di Roma Mobilità

Grandi cerchi, fontane a raso, il prato che si alterna a sanpietrini e lastricato in pietra. È la nuova piazza San Giovanni, riqualificata per il Giubileo ed inaugurata oggi dal sindaco, Roberto Gualtieri, insieme con monsignor Fisichella, il cardinale vicario Baldassarre Reina, l’assessora capitolina ai Lavori Pubblici, Ornella Segnalini, e la soprintendente speciale di Roma, Daniela Porro.  

I lavori di riqualificazione sono stati avviati da Roma Capitale a partire da aprile e hanno riguardato il piazzale antistante la Basilica e la manutenzione dell’area davanti alla Scala Santa.  In particolare, è stata riqualificata la pavimentazione mantenendo il verde pubblico. 

L’intervento si estende su una superficie di 18mila metri quadri e ha avuto un costo complessivo di 15 milioni di euro finanziati con fondi giubilari. Il progetto è stato realizzato dalla società di architettura OneWorks. 

La nuova pavimentazione richiama i disegni cosmateschi della Basilica, è realizzata con pietre tradizionali romane, come il sanpietrino, la basaltina e il travertino di tre differenti tonalità, intervallata dal manto erboso, per assicurare la permeabilità del suolo.  

Le dodici fontane a raso sono state inserite per generare l’effetto di raffrescamento e rendere la piazza uno spazio più vivibile. Le fontane sono dotate di illuminazione per enfatizzare, anche nelle ore notturne l’effetto di rispecchiamento della facciata della Basilica.  

Lo stato di avanzamento dei lavori della piazza è arrivato all’85% di esecuzione; da decreto governativo il termine di completamento dell’intero intervento (piazza e area Scala Santa) è previsto entro il primo trimestre del 2025. 

In particolare, sono conclusi i lavori sul lato destro, sul sagrato e sul percorso centrale, a meno di piccole finiture. Sul lato sinistro, sono state completate le sei fontane compresa l’illuminazione, mentre deve essere terminata una parte della pavimentazione e degli inserti a verde.  

Per l’apertura della Porta Santa, prevista per domenica 29 dicembre (qui il piano viabilità), l’area sarà fruibile, grazie ad un manto erboso temporaneo. La ripresa dei lavori avverrà a partire da gennaio e sarà portata a termine, senza mai chiudere la piazza alla fruizione pubblica, entro febbraio prossimo. A fianco all’intervento principale, Areti con 550mila euro di fondi giubilari ha realizzato l’ammodernamento dell’impianto di illuminazione artistica della Basilica.  

“Ora abbiamo una piazza più adeguata a una basilica importante come San Giovanni in Laterano, più verde, con l’acqua, i prati. Un bellissimo intervento che chiuderemo in anticipo sul cronoprogramma nella sua configurazione finale: era previsto per marzo ma chiuderemo a febbraio”. Le parole del sindaco Gualtieri

“Nonostante degli straordinari ritrovamenti archeologici siamo riusciti a configurare la piazza per l’apertura della Porta Santa: un risultato straordinario. Alberi? Non li possiamo mettere – ha risposto – perché ci sono dei vincoli della soprintendenza: non si possono mettere davanti ai monumenti, non è una nostra scelta. Noi cerchiamo di metterne il più possibile, altrimenti mettiamo il prato, l’erba. I reperti archeologici? L’importanza non è tanto nella qualità, perché sono delle mura – ha spiegato ancora Gualtieri – quanto la conoscenza che ci hanno dato di come era il Patriarchium. Poi nel futuro si ragionerà con la soprintendenza se realizzare un futuro accesso sotterraneo. Ma ancora una volta lo scavo ha permesso di mappare ciò che non si conosceva”. 

“È bello vedere come i cittadini oggi affollino piazza Pia o via Ottaviano – ha aggiunto il sindaco – Non solo completiamo le opere del Giubileo ma segniamo un modello nuovo per gli interventi urbani che alzano l’asticella della qualità a Roma e diventano esempi paradigmatici di come tutta la città deve essere cambiata”. 

“Il concerto del primo maggio si continuerà a svolgere qui. Questa configurazione tiene conto sia del realizzare una piazza al posto di un pratone, che poi d’estate diventava uno sterrato, al servizio degli eventi religiosi ma anche del quartiere. Ma anche una piazza che può essere utilizzata per il concerto o le manifestazioni, cioè possa mantenere la sua funzione civile e democratica, ma con una qualità degna del luogo”.

“Da oggi la piazza è di nuovo fruibile, siamo in linea con il cronoprogramma procedurale e finanziario – ha commentato l’assessora Segnalini – Abbiamo lavorato ogni giorno con l’obiettivo di chiudere il cantiere in anticipo, ma l’approfondimento archeologico ha implicato un fermo del cantiere di 92 giorni e un adeguamento progettuale affinché le strutture sottostanti alla pavimentazione non interferissero con le strutture murarie antiche. Sono state studiate nuove soluzioni in grado di raccordare la realizzazione della sistemazione esterna e tutelare i beni archeologici. Il lavoro è complesso, non lo vediamo ma sotto alla pavimentazione ci sono vasche ipogee per: la raccolta dell’acqua, il ricircolo delle fontane, il sistema di impianti per il funzionamento delle fontane stesse, l’invarianza idraulica della piazza e il sistema di irrigazione delle aree erbose. La posa della pietra è un ricamo che richiede particolare competenza e abbiamo trovato maestranze di grande qualità. Entro febbraio – conclude l’assessora – ci sarà  il completamento della pavimentazione”.

A San Giovanni in Laterano il 28/12/24 inaugurazione del restyling della piazza il 29/12/24 apertura della Porta Santa

28 dicembre 2024

Inaugurazione della Piazza San Giovanni

 

Dal sito teknoring.com un articolo di Laura Milan sul restyling di Piazza San Giovanni

Le policrome pavimentazioni cosmatesche di San Giovanni in Laterano guidano il ridisegno dei 18.000 mq della piazza ideato da One Works.

Lo geometrie cosmatesche delle policrome pavimentazioni in marmo della basilica diventano il motivo conduttore del ridisegno della parte centrale della piazza. Il progetto conferma la sua relazione con i principali assi urbani e i prospicenti giardini di viale Carlo Felice, rinnovati in occasione del Giubileo del 2000. Aiuole verdi, nuove panche integrate in travertino e specchi d’acqua con fontane in movimento, rivi e vaporizzazioni si sovrappongono alle geometrie attraverso la riproposizione dei materiali della tradizione e dei loro cromatismi. Sulle pavimentazioni si alternano il nero del basalto, il grigio dei sanpietrini e il beige chiaro del travertino. Sono confermate le grandi aree triangolari, oggi a prato, ai lati dell’asse principale centrale rispetto alla facciata della basilica.

Il progetto si estende all’area settentrionale della piazza e si prevede invece un rifacimento degli strati superficiali, diffusamente degradati, e un ridisegno del verde. Un nuovo fabbricato tecnico, ipogeo, consentirà il funzionamento delle fontane e giochi d’acqua in superficie.

29 dicembre 2024 ore 10:00

Apertura della Porta Santa nella Basilica di San Giovanni in Laterano

Il cardinale vicario Baldassare Reina domenica 29 dicembre, Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, alle ore 10, celebrerà la Messa nella basilica lateranense, subito dopo aver aperto la Porta Santa. Per i sacerdoti che desiderano concelebrare sono a disposizione dei biglietti presso l’Ufficio Liturgico (al secondo piano del Palazzo Lateranense) che possono essere ritirati entro venerdì 20 dicembre (mercoledì 18 dalle 14.30 alle 17; giovedì 19 e venerdì 20 dalle 8.30 alle 13). I fedeli che vorranno partecipare alla celebrazione del 29 dicembre non necessitano di biglietto.

2/6/24 Torna la celebrazione del Corpus Domini nelle Basiliche di San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore con la tradizionale processione a via Merulana. La viabilità

2 giugno 2024 ore 17:00

BASILICHE DI SAN GIOVANNI IN LATERANO E SANTA MARIA MAGGIORE

Dal sito vaticannews.va

La tradizione torna all’antico dopo la serie di scelte e di motivi contingenti che l’avevano modificata a partire dal 2018. Quell’anno il Papa volle celebrare il Corpus Domini non più nella Basilica lateranense, com’era stato fino ad allora, ma nella periferia romana di Casal Bertone e l’anno successivo analogamente a Ostia, con le processioni presiedute dall’allora cardinale vicario Angelo De Donatis, nominato un mese fa nuovo penitenziere maggiore.

Tra Covid e salute

Poi dal 2020 erano state le restrizioni imposte dalla pandemia e successivamente gli impedimenti dovuti alla salute di Francesco a richiedere ulteriori cambiamenti, nel 2020 e 2021 con la Messa celebrata in San Pietro in regime di emergenza sanitaria, tra distanziamenti e ridottissimo numero di presenti, e nel 2022 e nel 2023 con l’annullamento della liturgia stessa, nel primo caso per il dolore al ginocchio accusato da Francesco e lo scorso anno per via del ricovero al Gemelli dopo l’intervento all’addome.

Il programma di quest’anno

Quest’anno torna dunque la celebrazione nell’agenda papale, che il maestro delle Cerimonie pontificie, il vescovo Diego Ravelli, ha aggiornato oggi, 4 maggio, riferendo che domenica 2 giugno alle 17 Francesco presiederà la liturgia solenne nella Basilica di San Giovanni in Laterano. E a tornare dopo la conclusione della Messa sarà anche la processione verso la Basilica di Santa Maria Maggiore, da dove verrà impartita la benedizione eucaristica.

Il piano dellla viabilità

Nel pomeriggio, dalle 17,30, celebrazione del Corpus Domini tra le basiliche di San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore alla presenza del Papa e di 5.000 fedeli. Per quel che riguarda la viabilità, dalle prime ore della giornata divieti di sosta in: via Merulana, piazza Santa Maria Maggiore, via e piazza dell’Esquilino. Possibili chiusure in: piazza di Porta San Giovanni; via e piazza dell’Esquilino. Prevista anche una processione tra San Giovanni e Santa Maria Maggiore, lungo via Merulana. La cerimonia si concluderà alle 20. Prevista una deviazione per le linee 3L, 16, 51, 70, 71, 75, 81, 85, 87, 360, 590, 649, 673, 714, 792 e C3. Qui i dettagli delle deviazioni Atac.

San Giovanni in Laterano “La Madre di tutte la Chiese” #1

In ottica giubilare, per conoscere meglio alcuni luoghi del Rione Esquilino, che durante il prossimo anno  saranno oggetto di visite di centinaia di migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo, inziamo con alcune notizie su San Giovanni in Laterano “La Madre di tutte le Chiese”.

Iniziamo con  un articolo di Filippo Neri tratto dall’account Facebook “Memorie di Roma” relativo alla Basilica di San Giovanni in Laterrano e del suo complesso edilizio che con l’ausilio di stampe d’epoca  ci illustra il suo aspetto prima della definitiva ristrutturazione avvenuta tra il XVII e il XVIII secolo ad opera di numerosi architetti tra cui anche il Borromini

Seguiranno nei post successivi alcuni filmati che ci illustreranno la storia della Basilica dalle sue origini fino ad oggi

17/12/23 “Il Concerto di Natale in Cattedrale” presso la Basilica di San Giovanni in Laterano

17 dicembre 2023 ore 20:30

BASILICA DI SAN GIOVANNI IN LATERANO

Il Concerto di Natale in Cattedrale

Dal sito della Diocesi di Roma

Sarà dedicato ai 1.700 anni della basilica lateranense il tradizionale Concerto di Natale in Cattedrale, che si tiene sempre nella Domenica Gaudete, la terza di Avvento. Domenica prossima, 17 dicembre, alle ore 20.30, il Coro della Diocesi di Roma e l’orchestra “Fideles et Amati”, diretti dal maestro monsignor Marco Frisina, nella cornice della basilica di San Giovanni in Laterano, proporranno i brani più celebri della tradizione natalizia. In programma canti sia italiani che internazionali: da “Adeste fideles” a “Joy to the world”, da “Fermarono i cieli” a “Jingle bells” e “Stille nacht”. Ad eseguirli, i 200 coristi e i solisti del Coro della Diocesi di Roma, che da oltre quarant’anni offre il suo servizio alla Chiesa di Roma e al Papa, con gli oltre 50 elementi dell’orchestra sinfonica “Fideles et Amati”. I brani saranno introdotti da brevi riflessioni di monsignor FRISINA.

Il Concerto di Natale, giunto alla trentanovesima edizione, è organizzato da Nova Opera ed Elevan ed è a ingresso libero e gratuito, grazie anche al contributo di UnipolSai, Amadori e Modula. Per partecipare non è necessario alcun biglietto, ma si raccomanda di arrivare per tempo così da superare agevolmente i controlli di sicurezza; l’accesso sarà consentito dalle ore 19.00. Quanti non potranno essere presenti potranno comunque seguire l’evento che, grazie al supporto di Telepace, verrà trasmesso in diretta streaming sui canali social della diocesi di Roma, di Nova Opera, del Coro della Diocesi di Roma e di Marco Frisina. Il Concerto verrà inoltre trasmesso la sera del 25 dicembre su Tv2000.

«Il Concerto di Natale per tradizione è un momento in cui ci si riconosce come diocesi nella cattedrale tutti insieme nell’attesa di Gesù – spiega monsignor Frisina –. Quest’anno, in maniera speciale, abbiamo iniziato i festeggiamenti per i 1.700 anni della dedicazione della basilica lateranense, che diventano ancora più significativi in una chiesa in restauro, in cantiere. La nostra cattedrale diventa così simbolo della Chiesa tutta, che con il cammino sinodale si sta rinnovando. Questo concerto, allora, nella Domenica Gaudete, vuole essere ancora di più dedicato alla gioia e al desiderio di rincontrarsi per costruire insieme la vera Chiesa fatta di uomini, non solo di mattoni, ma di pietre vive». Il sacerdote e compositore sottolinea inoltre come il Concerto di Natale sia «sempre un momento di festa, perché è l’occasione – spiega – in cui i nuovi cantori del Coro della Diocesi di Roma si esibiscono per la prima volta ed entrano ufficialmente a cantare con gli altri. I nuovi entrati canteranno da soli la prima strofa dell’Adeste Fideles».

Per ulteriori informazioni: https://www.concertodinataleincattedrale.it/

9/11/23 Dedicazione della Basilica Lateranense che compie 1700 anni

9 novembre 2023 ore 17:30

In occasione del 1700° anniversario della basilica di San Giovanni in Laterano Il Coro della Diocesi di Roma, diretto da Mons. Marco Frisina, animerà la S. Messa nella Festa della Dedicazione della Basilica Lateranense e all’inizio dei festeggiamenti per i 1700 anni della Basilica. La Celebrazione sarà presieduta dal Cardinal Vicario Angelo De Donatis.

Canti per la Celebrazione: 
– Tempio di Dio
– Kyrie eleison (da “Chiesa Santa del Signore”)
– Gloria (da “Chiesa Sata del Signore”)
– Salmo, Un fiume rallegra
– Alleluia, io mi sono scelto questa casa
– Salga a te questa offerta
– Santo (da “Chiesa Santa del Signore”)
– Agnello di Dio (da “Chiesa Santa del Signore”)
– Frumento di Dio
– In nomine Jesu
– Chiesa Santa del Signore

Maggiori informazioni

14/10/22 “Lo splendore degli ottoni” Concerto al Palazzo Lateranense

14 ottobre 2022 ore 19:00

PALAZZO LATERANENSE

Lo splendore degli ottoni – Palazzo Lateranense in Musica

Trombe, ottoni e percussioni del Conservatorio Statale di Musica “Santa Cecilia” ci accompagnano in un viaggio unico attraverso lo scandire del tempo sulle note dei grandi maestri della musica.

Un viaggio unico attraverso lo scandire del tempo accompagnati dalle note dei grandi maestri della musica, nella spendita cornice della corte interna del Palazzo Lateranense, la Casa del Vescovo di Roma: diretto dal M° Francesco Del Monte, il concerto propone un percorso dal Rinascimento al Novecento, attraverso brani che mettono in evidenza le caratteristiche tecnico-musicali degli ottoni.

Si inizia con Monteverdi e la sua celebre Toccata dell’Orfeo, primo esempio dell’uso della tromba in orchestra, passando per il repertorio barocco, per arrivare a Morricone e ai suoi celeberrimi temi cinematografici, non prima però di aver proposto i meno conosciuti brani di Hazell, ormai patrimonio del repertorio ‘Brass’, dedicati al primo ensemble di Ottoni di fama mondiale: Il Philips Jones Brass Ensemble.

Oltre a farci vivere le emozioni della musica in un luogo esclusivo ricco di storia e tesori artistici, Lo splendore degli Ottoni vuole dare un importante contributo a progetti di inclusività sociale. I proventi del concerto, infatti, sono devoluti a “Next Gen Together”, progetto della Diocesi di Roma per l’inclusione sociale e digitale delle periferie.

L’appuntamento offre l’occasione di visitare il Palazzo Lateranense attraversando le suggestive stanze di rappresentanza dell’antica residenza dei Papi, come la grande Sala della Conciliazione dove furono firmati i Patti Lateranensi, e gli appartamenti privati del Santo Padre aperti per la prima volta nella storia.

L’ingresso al concerto è di 10€ fino ad esaurimento posti.
È possibile PRENOTARE I POSTI scrivendo all’indirizzo mail info@palazzolateranense.com