Dal 21 al 27/6/24 “Nel sogno” Lillo Sauto solo exhibit al Medina Art Gallery


Dal 21 al 27 giugno 2024

MEDINA ART GALLERY – VIA MERULANA, 220

Nel sogno

Lillo Sauto solo exhibit

 

L’ispirazione

Lillo Sauto è un pittore astrattista siciliano, nato a Butera nel 1978. Dopo gli studi universitari a Firenze, decide di trasferirsi e risiedere stabilmente a Roma. La formazione tecnica non riuscirà a distoglierlo dalla sua innata passione per l’arte che inizia a sperimentare da autodidatta, dedicandosi al disegno e successivamente alla pittura.

Da sempre affascinato ed ispirato dalle figure e dai cerchi spiraleggianti di Gustav Klimt e dall’ardore e l’inquietudine interiore, che guidavano la mano di Vincent Van Gogh sulla tela, ha creato una propria originale cifra stilistica. Non è divenuto un epigono dei suoi grandi predecessori ma ha seguito il consiglio di Paul Cézanne e cioè: “Qualunque sia il vostro maestro preferito, non deve essere per voi che un orientamento. Altrimenti sarete solo un imitatore”.

Lillo Sauto, il concept

Guardando ai dipinti di Lillo Sauto possiamo affermare che l’artista elabora uno stile pittorico coerente e riconoscibile, caratterizzata da una moltitudine di cerchi. Questi ultimi, intrisi di passione e sentimento, sono simili ad un continuo fluire sulla tela di piccolissime bolle, libere e frizzanti che, con la stessa effervescenza della schiuma nell’onda del mare, come nel quadro “Non sono un surfista” (2016), nascono dall’urgenza interiore di imprimere sulla tela le emozioni dell’artista. Il Sauto quando dipinge, lascia il pennello nelle mani del fanciullo che custodisce dentro di sé e che gli permette di dar voce ai suoi moti interiori, con tratti più o meno accentuati e netti, rispetto al sentimento che prova in quel momento, oltrepassando i confini del pensiero razionale, esprimendosi in assoluta libertà.

Lo stesso vale per l’utilizzo del colore e la creazione delle sfumature. Molto spesso, prima di iniziare a dipingere, ha già un’idea della combinazione di colori da utilizzare. Altre volte invece, si lascia trascinare dall’emozione, passando dai toni caldi ai toni freddi con estrema agilità, creando giochi di luci e di ombre, schiarendo e scurendo i colori. Ritrovo nell’uso e nel significato che l’artista conferisce al colore, la teoria elaborata ne “Lo spirituale dell’arte” da Vasilij Kandinskij, in cui ogni colore può avere due effetti sull’osservatore: uno fisico e uno spirituale. Il primo basato su sensazioni momentanee che si provano nel momento in cui l’occhio e quindi la retina, registra un colore piuttosto che un altro.

L’effetto psichico…

…invece, provoca una vibrazione più profonda, addirittura spirituale, con cui il colore tocca l’anima, il nostro “io”. Per spiegare quest’effetto, propongo la metafora musicale proposta dallo stesso Kandinskij per spiegare quest’effetto: “Il colore è il tasto, l’occhio è il martelletto, l’anima è un pianoforte con molte corde”. Lillo Sauto accoglie questa metafora musicale e la personalizza. La scelta dell’oro non è casuale, bensì deriva dal sentimento che viene associato a questo colore e cioè la speranza. L’oro del quadro “Narciso” (2018), è inoltre un riferimento indubbio a Gustave Klimt. È solito per il Sauto, combinare i colori degli elementi naturali con quelli delle sensazioni che questi provocano in lui: il giallo come il sole e la gioia, il blu come il mare e la quiete.

La tecnica utilizzata da Sauto per dipingere è la pittura acrilica, estremamente versatile e brillante, che si addice perfettamente alla sua tavolozza coloristica. Inoltre, l’artista ne predilige l’utilizzo, per la veloce asciugatura che gli permette di percepire come finito l’oggetto del quadro.

Lillo Sauto, la bio

L’arte di Lillo Sauto, ha ottenuto importanti riconoscimenti sia in Italia che all’estero. L’opera “Una notte luminosa ha oscurato ogni tristezza”(2019) gli è valsa il premio Biancoscuro Art Contest 2021. Inoltre la sua figura di artista contemporaneo è stata oggetto di pubblicazione su Exibart e nel 2022 l’artista viene inserito tra i pittori siciliani contemporanei di maggior interesse, nell’Atlante dell’Arte Contemporanea 2021, edito da De Agostini e su Artisti24 edito da Mondadori.

Dal 2017 inizia a prendere parte a manifestazioni internazionali come la Mostra Collettiva Exposiciòn de Arte presso Crisolart Gallerie a Barcellona. Nel Giugno del 2023, le sue opere arrivano anche oltre oceano all’Artbox Expo di New York 2023, una delle fiere d’arte più importanti al mondo. Successivamente parteciperà all’Art Basel di Basilea e ad esporre in gallerie di Zurigo, Berlino, Miami, Palma di Majorca.

Osservando i quadri del Sauto, percepisco un carattere di universalità nel messaggio dell’artista, perché non c’è nulla da decodificare se non l’emozione che trapela dalle sue tele, da interiorizzare nella nostra anima. Un’emozione, una sensazione che seppur diversa, viene percepita da chiunque, senza ostacoli. La scelta della figura del cerchio, conosciuta ed utilizzata fin dalla remota antichità e sempre presente nell’arte, sia in quella figurativa che in quella astratta, rende la sua cifra stilistica universale. Lo stesso Kandinskij considerava il cerchio come quella forma capace di dare la possibilità di esprimere le emozioni interiori. Ed è infatti il movimento di queste sfere nelle tele di Sauto, che evoca il turbinio di emozioni che l’artista deve aver provato nel dipingerle.

 Arianna Montellanico

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