17/3/24 “Esquilibri” Portici di Piazza Vittorio

17 marzo 2024 dalle ore 9:00 alle ore 19:00

PORTICI DI PIAZZA VITTORIO – LATO EXPERT E EX MAS

Esquilibri

Mostra del libro usato e d’antiquariato

Libri usati, rari, curiosi, fotografie, cartoline,  manifesti, disegni, grafica e altre opere su carta
Roma, sotto i portici di Piazza Vittorio
SI RINNOVA L’APPUNTAMENTO CON ESQUILIBRI, LA MOSTRA MERCATO CON LE MIGLIORI NOVITÀ DEL PASSATO
alle ore 11.00
Maria Federica Mazza
incontra i lettori per firmare le copie di “Un luogo comune” – Palombi Editore
interviene con l’autrice Maria Grazia Sentinelli della redazione de “Il cielo sopra Esquilino
alle ore 16.00
In occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia
un incontro dedicato al libro simbolo
Morire di classe: la condizione manicomiale fotografata da Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin
con Pompeo Martelli, Vanessa Roghi
comunicato stampa:
Esquilibri
Mostra mercato del Libro Usato e dell’Antiquariato
Presenta un nuovo doppio appuntamento di
Cultura da Passeggio
Domenica 17 marzo, alle ore 11.00
Portici di Piazza Vittorio Emanuele II (lato Mass e Grill)
Maria Federica Mazza
incontra i lettori per firmare le copie di
Un luogo comune
(Palombi Editore)
interviene con l’autrice
Maria Grazie Sentinelli
(Il cielo sopra Esquilino)
Il libro
Le parole i ricordi le speranze di alcuni abitanti del rione Esquilino ci guidano in un luogo di cui tanti parlano ma che pochi hanno voglia di conoscere davvero, rassicurati da tutti i luoghi comuni che lo osannano o lo condannano. Lungi dal volerlo definire, l’autrice ci guida attraverso diverse storie personali che come tessere di un mosaico andranno a comporre una realtà mai banale ma, soprattutto, mai indifferente. Con cura e rispetto Maria Federica lascia i protagonisti di ciascuna storia liberi di dare voce e colore ai propri ricordi, alcuni partono da lontano da luoghi di cui ci sembra di sentire la musica e a volte anche gli odori; altre voci sono gravi e ci portano in storie lunghe generazioni come fotografie ingiallite dal tempo ma ancora ricche di suggestioni pur dipanandosi attorno a poche strade….e altre voci ancora affrontano senza ipocrisia realtà alle quali non esistono risposte certe ma solo la volontà di non fermarsi davanti agli ostacoli. La lettura di queste tante pagine corre veloce perché ogni storia apre e chiude un sipario diverso mentre l’autrice procede con il suo vissuto a portarci per mano dipanando un filo di Arianna che lei sola può riavvolgere. Più la lettura procede più il luogo ci diventa comune e lo scenario dell’Esquilino diventa la quinta ideale per raccontare la struggente bellezza dell’avventura umana.
Il mondo in un Rione, ecco un bel luogo comune per descrivere Esquilino.
Domenica 17 marzo, alle ore 16.00
Portici di Piazza Vittorio Emanuele II
In occasione del centenario della nascita di
Franco Basaglia
un incontro dedicato al libro simbolo
Morire di classe: la condizione manicomiale fotografata da Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin
con Franco Basaglia, Pompeo Martelli, Vanessa Roghi
Le voci e le grida, i gesti e i lamenti della segregazione e dell’internamento fermati per la prima volta dall’obbiettivo di una macchina fotografica. In occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia, l’11 marzo 1924, Esquilibri – Mostra mercato del libro usato e dell’antiquariato promuove un nuovo appuntamento proprio intorno a quelle immagini raccolte e raccontate in un libro simbolo: Morire di classe, la condizione manicomiale fotografata da Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin.
Uscito nel 1969 e curato da Franco e Franca Ongaro Basaglia, l’album fotografico politico e sociologico, che ha preparato la strada per riforma Basaglia con la legge 180 del 1978, è stato un volume spartiacque: scatti in bianco e nero, commenti, denunce e allo stesso tempo speranze, dell’universo manicomaniale in Italia che hanno rappresentato un momento memorabile nella storia dell’intero complesso dei movimenti antipsichiatrici.
È a partire da questo storico volume che parte il secondo appuntamento di Cultura da passeggio, domenica 17 marzo alle 16.00, ai portici di Piazza Vittorio Emanuele II a Roma, insieme a Franco Basaglia, nipote del medico veneziano, tra i curatori dell’Archivio Basaglia e professionista del cinema, Pompeo Martelli, psicoterapeuta e direttore del Museo Laboratorio della Mente e Vanessa Roghi, storica e scrittrice.
“Morire di classe è prima di tutto un libro politico, una denuncia visiva che squarcia il silenzio, e l’abitudine al silenzio, sulle violenze e il degrado nei manicomi” sostiene Franco Basaglia “Rappresenta a livello fotografico quello che l’Istituzione Negata di Franco Basaglia e I Giardini di Abele di Sergio Zavoli sono stati a livello editoriale e visivo: il primo fortissimo impatto con cui il pubblico italiano prende coscienza di quello che avveniva dietro ai cancelli chiusi di un’istituzione pubblica che annientava i propri pazienti invece di curarli. Nonostante l’ospedale che dirigeva avesse già cambiato faccia, Basaglia sceglie con Berengo Gardin e Carla Cerati le foto più dure dei quattro manicomi in cui i due fotografi lavorano, con l’intento di mostrare senza filtri l’orrore dei manicomi per chiuderli e non riaprirli mai più. La bellezza cruda e terribile delle immagini è innegabile ma la bravura dei fotografi è stata quella di porre l’attenzione sui pazienti, con occhio chirurgico e senza mai superare la linea tra rivelazione fotografica e sfruttamento dei soggetti”.
Il libro
Pubblicato per la prima volta da Einaudi nel 1969, il libro nasce dalla richiesta di Franco Basaglia a Carla Cerati di realizzare un reportage, in chiave di denuncia, sulle condizioni abiette dei pazienti psichiatrici in Italia. Sarà la fotografa a coinvolgere poi Gianni Berengo Gardin per visitare quattro manicomi a Firenze, Ferrara, Colorno e Gorizia. Insieme i due fotografi ottengono una serie di scatti di rara intensità che, valorizzati dall’introduzione dei Basaglia e da testi di autori del calibro di Primo Levi e Michel Foucalt, Rilke, Pirandello e Franz Fanon, andranno a comporre il libro. Con una veste grafica apparentemente insolita per un libro di denuncia, la gabbia viola che ammicca alla grafica pubblicitaria e al design e il formato rettangolare con orientamento orizzontale, Morire di classe è stata un’opera radicale in grado di tenere insieme estetica e politica con il preciso intento di avere un impatto sociale dirompente. La scelta editoriale di far uscire il libro nella Serie Politica di Einaudi, segnata dal colore viola delle sue pubblicazioni, è la scelta consapevole di conferire al libro un carattere squisitamente politico e quindi di affermare quanto il movimento antipsichiatrico sia parte costitutiva dell’album di famiglia del Sessantotto italiano.
“L’istituzione manicomiale ha in sé, nel suo carattere violento coercitivo discriminante una più nascosta funzione sociale e politica: il malato mentale, ricoverato e distrutto nei nostri manicomi, non si rivela soltanto l’oggetto della violenza di un’istituzione deputata a difendere i sani dalla follia; né soltanto l’oggetto si una società che rifiuta la malattia mentale; ma è insieme il povero, il diseredato che proprio in quanto privo di forza contrattuale da opporre a queste violenze cade definitivamente in potere dell’istituto deputato a controllarlo”
da Morire di Classe, a cura di Franco e Franca Basaglia
Con il patrocinio del Primo Municipio Roma Centro, e la partecipazione delle associazioni Esquilino Vivo e Piazza Vittorio APS, Esquilibri mira a riempire, abitare, scoprire lo spazio pubblico e, al tempo stesso, supportare il patrimonio delle librerie romane con la loro storia e il loro inestinguibile fascino. Ogni evento sarà arricchito, infatti, dalla presenza dei librai pronti a soddisfare le curiosità di ogni visitatore con una selezione accurata e peculiare di opere inerenti al tema della giornata. L’appuntamento è a piazza Vittorio Emanuele II (portici lato Mas e Grilli). con più di venti librerie presenti, volumi rari, chicche per intenditori e collezionisti, grandi classici e autori da riscoprire, stampe, manifesti, foto e riviste d’epoca.
CONTATTI UFFICIO STAMPA
Francesca Esposito
Carmen Notarangelo
esquilibri.comunicazione@gmail.com
0039 320 2858308
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Francesca Esposito
Carmen Notarangelo
esquilibri.comunicazione@gmail.com
0039 320 2858308

16/3/24 “Hub Roots Trio: Tresca, D’Amato, Tomassetti” al Gatsby Cafe’

16 marzo 2024 ore 32:30

GATSBY CAFE’

Hub Roots Trio: Trasca, D’Amato, Tomassetti

Hub Roots nasce dall’incontro di musicisti provenienti da aree espressive differenti che trovano la loro perfetta sintonia musicale in un territorio jazzistico di matrice moderna.
Le composizioni e gli arrangiamenti sono frutto di un percorso musicale che pone le radici nella musica classica, assume le forme del jazz e sfocia in un linguaggio personale prediligendo la melodia anche su strutture complesse.
Nel corso della loro carriera vantano collaborazioni con artisti del jazz italiano ed internazionale, partecipando a festival e manifestazioni culturali di prestigio in Italia e all’estero.
Il loro primo lavoro discografico, “Heritage”, è stato pubblicato dalla casa discografica nipponica “Da Vinci Publishing” e distribuito da Egea in Europa e Asia.
Line-up:
Luigi Tresca: Sax.
Claudio D’Amato: Keyboards.
Pierluigi Tomassetti: Drums.
(photo credit Pina Stornelli)