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L’Esquilino che non c’è più #1: La chiesa di San Giuliano

Ci siamo già occupati di questa chiesa in un nostro precedente post (vedi) ma ultimamente sono apparsi su Facebook degli articoli assai interessanti e con ulteriori particolari sulla storia molto antica di questa chiesa. Li pubblichiamo per offrire un approfondimento alle notizie precedentemente espresse ed offrire una finestra su come era fino al 1870 la zona dove ora c’è il giardino di Piazza Vittorio

Aldobrandini_WeddingNozze Aldobrandini – Musei Vaticani

Ecco un articolo di Filippo Neri tratto dal Gruppo Facebook “Memorie di Roma” che parla della chiesa e la storia del dipinto

Nel quartiere dell’Esquilino, tra l’Arco di Gallieno e i Trofei di Mario, c’era la chiesa di San Giuliano, di fronte a Sant’Eusebio. Questa chiesa, con le strutture annesse, già citata nel 1220, venne demolita nel 1874, per realizzare piazza Vittorio. Nel 1601 erano stati effettuati, dai frati della chiesa, alcuni scavi per disseppellire dei ruderi di un’antica domus romana, adiacente alla chiesa. Venne così alla luce uno degli affreschi più belli dell’epoca di Augusto, di 2,40 metri. Il cardinale Pietro Aldobrandini acquistò subito l’opera dai frati e la fece trasferire nella sua villa a Magnanapoli. Fu quindi battezzata “ Le Nozze Aldobrandini”. L’opera nel 1818 aveva rischiato di essere venduta all’estero, ma, su pressione del Canova, Pio VII esercitò il diritto di prelazione e la fece collocare nella Biblioteca Vaticana, dove è tutt’ora visibile. La chiesa di San Giuliano è visibile nel disegno del Falda del 1676.

Altre notizie su questa piccola chiesa demolita da circa un secolo e mezzo le possiamo trovare su questo articolo di Cristina Cumbo tratto dal gruppo Facebook “Roma scomparsa: immagini e storie”

Come forse pochi sapranno, in quella che è l’odierna piazza Vittorio Emanuele II all’Esquilino, fino alla fine dell’Ottocento, si vedeva ancora una piccola struttura ecclesiastica. Si trattava della chiesa di San Giuliano ai Trofei di Mario, istituita nel Duecento dai Carmelitani dell’Antica Osservanza, e denominata così per la vicinanza con i resti del ninfeo di Alessandro Severo.
La chiesa era annessa a un convento e a un orto. Fu proprio lì che, nel Seicento, furono ritrovate le Nozze Aldobrandini, noto affresco ora conservato ai Musei Vaticani.
Della chiesa si conosce molto poco: presentava una navatella, con una cappellina dedicata a Sant’Angelo di Sicilia (santo Carmelitano) che, si dice, avesse fondato la stessa chiesa.
I Carmelitani rimasero fino al 1783 quando la chiesa passò ai Padri Alfonsiani (o Liguorini) e, nell’ultimo periodo della sua esistenza, alle Monache Basiliane, finché non venne demolita in occasione dei lavori di sbancamento dell’Esquilino.
Nelle carte d’archivio viene denominata anche “San Giulianello”, a dimostrazione del fatto che la struttura fosse piccola, quasi una cappella di campagna.
Piccola annotazione finale: sono la prima ad aver studiato la chiesa e il convento di San Giuliano e ad aver esaminato le carte d’archivio. Chiunque fosse interessato a conoscere maggiori dettagli, le mie ricerche sono state pubblicate nella monografia “La chiesa e il convento di San Giuliano l’Ospitaliero ai Trofei di Mario”, Edizioni Carmelitane 2024 (https://edizionicarmelitane.org/…/la-chiesa-e-il…)
[In foto: La chiesa e il convento di San Giuliano ritratti nella veduta di Francesco De Paoli (1623), da P. A. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962]

Immagini del 1625: due chiese all’Esquilino che non esistono più

Iconografia della città di Roma – Giovanni Maria Maggi 1625

Due interessanti particolari della mappa prospettica di Roma di Giovanni Maria Maggi del 1625 (in alto nella sua completezza) che si riferiscono a due chiese dell’Esquilno che non esistono più:

1 – San Giuliano all’Esquilino

San Giuliano all’Esquilino

Antonio Tempesta 1593

L’area è quella dell’odierna Piazza Vittorio Emanuele II con i Trofei di Mario e la chiesa di Sant’Eusebio (perfettamente riconoscibile anche nella stampa di Antonio Tempesta qui accanto). Si hanno notizie della chiesa fin dal 1220 e nello Stato Temporale delle Chiese di Roma del 1662 conservato nell’Archivio Segreto Vaticano  si legge quanto segue “La chiesa ha il choro, il campanile con una campana sola e la sagrestia, ha solamente un altare, e detta chiesa serve per cimitero per li religiosi. Il monastero ha un cortile con un giardinetto et un pozzo. Ha un dormitorio con 6 celle per li religiosi. Ha 4 altre camere. Possiede poi vigne, censi etc. per 140 sc.“. Venne demolita nel 1874 per far posto all’odierna Piazza Vittorio Emanuele II. Per maggiori informazioni clicca al seguente link


 

2 – San Matteo in Merulana

San Matteo in Merulana

Chiesa antichissima le cui origini risalgono addirittura al V secolo d.C.. Era situata nella zona riconducibile ai giorni nostri all’incrocio tra via Merulana e via Alfieri. Compare nel Catalogo di Torino del 1320 con questa dicitura ” Hospitale sancti Matthei de Merulana habet priorem et fratres ordinis Cruciferorum VIII“. Dopo varie vicissitudini anche architettoniche venne definitivamente demolita nel 1799, in quanto in stato di abbandono, durante l’occupazione francese di Roma. Per maggiori informazioni clicca al seguente link