I progettisti che illustrano questo numero di IQD ricordano che l’Intelligenza Artificiale stimolerà ricerche borderline che serviranno a rendere l’esperienza architettonica più interessante e complessa arricchendola di aspetti visionari e fantastici che derivano proprio dall’intrinseca capacità dell’intelligenza digitale di operare per metafore.
Saluti e Introduzione Roberta Bocca e Marco Maria Sambo
Intervengono Paolo Anzuini Roberta Busnelli Luigi Prestinenza Puglisi Massimo Russo Nadia Bakhtafrouz Neil Leach Orazio Carpenzano Guendalina Salimei Michela Eckstrom
La mostra racconta il paesaggio attorno alle cave italiane, da nord a sud, dal Trentino alla Sicilia. Crateri, voragini, gallerie, trasformazione dello spazio e della materia: gli scavi sono delle ferite al nostro suolo, cicatrici difficilmente sanabili, eppure le forme rimaste hanno creato nuovi volumi integrati col paesaggio in trasformazione, sono diventate giardini o piccole oasi naturali, teatri di un ambiente capace di riciclarsi. Il paesaggio delle cave diviene così un universo di suggestioni dove la natura e l’opera umana si fondono in una danza eterna tra creazione e sottrazione. Le cave, con le loro pareti scolpite e le profondità che si aprono verso l’ignoto, offrono un’esperienza visiva e sensoriale unica, invitando chi le osserva a immergersi in un mondo di meraviglia e mistero. È proprio questa la linea narrativa di Stefano Cioffi, raccontare il passaggio da luogo di scarto a luogo dal fascino insospettabile.
ingresso libero lun—sab | ore 10—19
Il progetto è vincitore di Avviso Pubblico promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura
Il paesaggio urbano è un tema dominante nell’arte visiva moderna e contemporanea. I protagonisti sono spesso edifici emblematici che hanno fatto la storia dell’architettura ma anche costruzioni che per volontà popolare sono divenuti un simbolo. Gli elementi urbani si trasformano in veicolo di emozioni e riflessioni collettive. Roma, una città eterogenea dove passato, presente e futuro si mescolano, è un organismo vivo, che muta. La mostra vuole evidenziare queste molteplici anime. mettendo a confronto due artiste e quindi due visioni dissimili degli stessi luoghi. L’utilizzo di differenti tecniche rappresentative offre all’osservatore una nuova prospettiva degli edifici della città nella cui quotidianità siamo immersi quale imprescindibile elemento architettonico dello scenario urbano.
Marilena Ramadori. Nata a Montegiorgio (FM), laureata in Architettura presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Nel 2014 si avvicina alla pittura. Dal 2015 ha partecipato a numerose mostre collettive e personali di pittura e scultura ottenendo premi e riconoscimenti. L’artista mette al centro del suo progetto artistico l’architettura. La sua arte indaga sul linguaggio espressivo degli edifici che da sempre accompagnano l’umanità. L’osservazione avviene da prospettive personali, preferendo il dettaglio all’insieme. Il risultato è una rinnovata interpretazione di immagini architettoniche che sulla tela ci restituiscono linee essenziali e una evidente libertà espressiva. Le poche tonalità sono lo sfondo di elementi rigorosi e lasciano trasparire le varie fasi della realizzazione del dipinto.
Francesca Murgia. Nata e cresciuta a Roma, dopo essersi formata in grafica e comunicazione si specializza in illustrazione frequentando per due anni la scuola Officina B5. Nel 2018 insieme ad altri illustratori fonda Picaro, uno spazio creativo, nel quartiere Testaccio. Illustratrice e graphic designer, la ricerca dell’artista si basa sempre sulla realizzazione di forme semplici ma efficaci per rappresentare in maniera essenziale ciò che essa vuole comunicare. Tra i suoi lavori, immagini d’insieme di alcuni edifici del tessuto urbano romano mostrano, con poche linee e attraverso l’utilizzo di tinte piatte e palette ridotte, le diversità dei vari quartieri della città.
Dialogano con l’autore: Franco Purini Mario Pisani Silvia Massotti
Il volume intende fare luce su alcune opere di architettura e sui loro autori, e per esse individuare chiavi di lettura critica, come un filo che tesse una trama, ed infine un tessuto. Una struttura logica di idee dentro un insieme di storie e di tempi, accostando, incastrando, fondendo tra loro le apparenti diversità.
Aldo Canepone, nato a Roma, architetto e docente, è attivo nella progettazione sia in ambito nel nuovo che in ambito di salvaguardia, valorizzazione e fruibilità di beni storico-archeologici e per la progettazione di opere pubbliche. Nel corso degli anni ha sperimentato la sua ricerca teorica ed applicata sul progetto di architettura e del suo esprimersi e rappresentarsi, per temi e contenuti specifici, nel contesto, partecipando a concorsi di idee e di progettazione e ricevendo premi e segnalazioni.
I volumi raccolgono le numerose recensioni che l’autore ha pubblicato sulle riviste di architettura negli ultimi due anni e che rispecchiano la disponibilità a cogliere la varietà degli approcci progettuali e teorici nel campo dell’architettura e soprattutto della città, con l’intento di ampliare il raggio di influenza della loro lettura anche tra i non addetti ai lavori.
L’introduzione è di Paolo Portoghesi.
Mario Pisani, architetto, storico e critico. Ha tenuto lezioni e seminari in numerose università straniere e italiane. Caporedattore e cofondatore con Paolo Portoghesi del trimestrale Abitare la Terra, è autore di libri, saggi e articoli. In qualità di progettista ha ottenuto premi e riconoscimenti in numerosi concorsi nazionali.
Condividiamo con la Natura la stessa casa, lo stesso sguardo, lo stesso destino.
Questo progetto fotografico porta alla luce il profondo legame che unisce l’essere umano alla Natura.
I volti del cinema italiano interpretano lo sguardo della Natura e diventano intensi dittici fotografici.
Alla mostra potrai riconoscere le similitudini tra la specie umana, negli scatti realizzati da Alessandro Dobici e le specie a rischio di estinzione della fotografia naturalistica di Alberto Cambone e Roberto Isotti.
L’invito al pubblico è quello di riconoscersi nella Natura per imparare a proteggerla, perché solo così sarà possibile proteggere anche noi stessi.
Il convegno, curato dalla Commissione Parità di Genere OAR, si propone di analizzare le “impronte” che le donne, dal ‘700 ad oggi, hanno lasciato nell’architettura e nel design.
Coordinamento Scientifico: Roberta Bocca | Vicepresidente OAR e Coordinatrice Commissione OARPG
Un progetto itinerante e in costante evoluzione che mira ad esplorare le novità nel panorama architettonico nazionale, fungendo da piattaforma per dialoghi con progettisti locali, promuovendo inclusività e scoprendo talenti emergenti senza barriere di genere. I progettisti della Supermostra24 sono 33.
Rassegna “La forma in movimento – quando la banda passò”
Concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri
Da questa domenica 18 febbraio, ogni prima domenica del mese fino a novembre, ci aspetta un’affascinante rassegna sulle Bande militari presso la Casa dell’Architettura all’ Acquario Romano
Tra ricordo e oblio. Riflessioni sulla memoria di Auschwitz
di
Giorgio Simoncini
L’autore ripercorre, a partire dagli anni Trenta del Novecento e fino ai giorni nostri, l’evoluzione e le rimozioni vissute dalla società europea della tragedia della Shoa.
Giorgio Simoncini, architetto, progettò e realizzò il Monumento di Auschwitz-Birkenau in collaborazione con lo scultore Pietro Cascella. Il testo tiene conto delle complesse implicazioni culturali e politiche che si sono evolute fino alla realizzazione nel Monumento. Arricchiscono il libro la riproduzione di documenti, fotografie e bozzetti del concorso e i ricordi personali di una lunga vita.
Interverranno:
Sandro Polci | Architetto
Gabriele Rigano | Docente presso il Dipartimento Scienze della Formazione, Università Roma Tre
Daniele Scalise | Giornalista e scrittore
Saverio Sturm | Docente presso il Dipartimento di Architettura di Roma Tre
Durante la presentazione del libro verrà letto un messaggio da parte dell’autore.