Dal 14 al 16/11/25 “Rette parallele sono l’amore e la morte” al Teatro Basilica

Dal 14 al 16 novembre 2025

TEATRO BASILICA

Rette parallele sono l’amore e la morte

 
 
Descrizione

Dopo la pluripremiata Trilogia della provincia (Diario di provincia; Stasera non sono in vena; La sorella di Gesù Cristo), in questo spettacolo De Summa parte ancora una volta dalla sua terra, da un ricordo, per raccontare la storia di una donna scomparsa troppo giovane. Una riflessione guidata dalla fisica quantistica sulla relazione che continua a esistere fra due persone lontane che nel passato hanno vissuto una accanto all’altra senza frequentarsi. Una riflessione sulla vita e sulla morte, sulla paura di andarsene senza lasciare traccia nel mondo e di far cadere i rapporti nell’oblio.

Lo spettacolo parte della figura di Mariarosaria, una ragazza che abitava accanto alla casa dove viveva l’autore da ragazzo. Una coetanea con cui non aveva nulla da condividere, perché le famiglie non si frequentavano in seguito a screzi accaduti nel tempo. Mariarosaria studia, va al liceo, studiava il pianoforte, si interessava di filosofia, tutte cose che la rendevano diversa e lontana dal mondo di adolescenti decisi a divertirsi senza pensare troppo alle conseguenze delle proprie azioni.

Proprio quando De Summa, molti anni dopo, decide di raccontare la storia di questa giovane donna e della sua infatuazione per un suo amico, un amore frenato sul nascere dalla famiglia di lei, scopre che nello stesso giorno in cui ha iniziato a scriverne Mariarosaria è morta. Questa coincidenza lo colpisce e lo porta a completare il suo lavoro, un testo che intreccia il vissuto personale con la fisica quantistica, scovando in questa scienza le ragioni per le quali due vite sembrano restare inscindibilmente legate. «C’è un esperimento detto entanglement – scrive l’autore – che dice che se mettiamo in relazione due particelle per un tempo sufficiente, poi, anche se le separiamo queste restano collegate tra di loro. Tanto che se io intervengo su una, l’altra reagirà allo stimolo proprio come se avessi agito su di lei. Per questa relazione al momento non esiste nessuna spiegazione plausibile ma il dato di fatto è che c’è ed è efficace. Non posso non fare un’associazione tra ciò che mi è successo e quello che è successo a Mariarosaria: siamo legati in modo indissolubile? E lo siamo anche con tutto quello con cui siamo entrati in relazione? Queste le domande alla base del mio nuovo lavoro che indaga, attraverso una scienza ancora incapace di dare spiegazioni, il valore della nostra vita».

 
 
Crediti Artistici

di e con Oscar De Summa

progetto luci e scene Matteo Gozzi

progetto sonoro Oscar De Summa

produzione Atto Due ETS, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale

con il contributo di GialloMare Minimal Teatro, Fondazione Armunia, Pimoff Milano, ATER Fondazione

foto di Matteo Luppi

Date

14 e 15 novembre 2025, ore 21:00
16 novembre 2025, ore 16:30

Prezzo

✦ Intero: 18€ ✦ Online: 15€ ✦ Ridotto: 12€

14/11/25 Rassegna “In tutti i sensi” “La tana” al Palazzo Merulana

14 novembre 2025 ore 20:00

PALAZZO MERULANA

Sesto appuntamento della Rassegna

In tutti i sensi

La tana

di

Francesca Caprioli
 

Palazzo Merulana è lieto di ospitare “La tana” di Francesca Caprioli, performance di Marco Paparella con Piero Delle Monache, in una installazione di Sara Dias, settimo appuntamento della rassegna IN TUTTI I SENSI – II edizione.

La tanauna performance per attore solo e ambiente sonoro. Con Marco Paparella e Piero Delle Monache al sax ed elettroniche, testo di Francesca Caprioli (da La tana di Franz Kafka), installazione di Sara Dias.

 Un uomo (o animale?) seguendo il suo istinto di protezione dal ruolo che il mondo sembra imporgli, stanco e affannato, si costruisce una tana, un mondo personale che possa controllare in ogni momento, nel quale trovare la sua pace, il suo silenzio, la sua sopravvivenza. Ma non può certo dimenticarsi che fuori dalla sua tana la vita continua a scorrere. Ne percepisce i suoni, le voci, i respiri, il raspare degli artigli. Ne sente (o gli sembra di sentire?) lo sguardo ossessivamente concentrato su di sé, sul suo prezioso riparo.

Una volta isolato, nella sua percezione da internato volontario l’esistenza esterna alla sua fortezza diventa ancora più pressante, ostile, pronta ad invadere la sua quiete. Pronta a distruggerlo. Eppure scopre di sentirsene allo stesso tempo spaventato ed attratto. La tana, quindi, ci protegge dagli altri o da noi stessi? È rifugio o prigione?

Marco Paparella è attore, regista, videomaker, studioso delle problematiche dello spettacolo e formatore teatrale in diverse realtà di fragilità e disagio sociale.

Piero Delle Monache è stato definito da GQ Magazine “uno dei dieci jazzisti del futuro”.

L’installazione “In nessun modo ad altri. Le voragini”, che ospita la performance, è opera di Sara Dias. Creata per questa performance a Palazzo Merulana, l’opera prosegue il percorso di ricerca artistica della scultrice nel “temporaneo affettivo”, che indaga i fenomeni di permanenza e temporalità con particolare riguardo alle dinamiche relazionali tra soggetti.

Il progetto In tutti i sensi – II edizione è vincitore dell’Avviso pubblico finalizzato alla raccolta di proposte progettuali per la realizzazione di iniziative di interesse per l’Amministrazione capitolina in occasione del Giubileo 2025, promosso da Roma Capitale in collaborazione Zètema Progetto Cultura.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili; prenotazione fortemente consigliata.

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