Dal 20 al 25/6/25 “Vulnerabilità analogica. Spazio, corpi e figure” Mostra all’Acquario Romano – Casa dell’Architettura


Dal 20 al 25 giugno 2025

ACQUARIO ROMANO – CASA DELL’ARCHITETTURA

Vulnerabilità analogica

Spazio, corpi e figure
Ernesta Caviola
 
a cura di Barbara Martusciello
opening 20.6.2025 ore 17
fino al 25.6.2025
Casa della’Architettura | foyer + urban gallery
Guardando le fotografie di Ernesta Caviola, la prima considerazione che ho fatto è stata sulla forza vitale di Eros, su questa forza vitale che muove il pensiero e funge da tramite fra la dimensione terrena e quella sovrasensibile, forza che tiene uniti elementi diversi e talora contrastanti senza arrivare ad annullarli. Per dirla alla Deleuze immagini che sono una forza che diventa macchina desiderante, una forza produttiva che genera realtà, relazioni, corpi e linguaggi, come accade librescamente in “Spazio, Corpi, Figure” di Gianluca Peluffo e Valerio Paolo Mosco. (Gemma Lanzo)
Ernesta Caviola è architettrice e dottore di Ricerca con una tesi dal titolo “Il destino dell’architettura. La rivista Casabella 1930-1936. L’invenzione di un linguaggio per immagini.” Il suo lavoro di ricerca si svolge attraverso la regia e la fotografia analogica a banco ottico. Ha condiviso da sempre la sua ricerca con Gianluca Peluffo. Le sue immagini fotografiche sono state pubblicate sulle maggiori riviste di settore e non, in Italia e all’estero. I suoi cortometraggi d’architettura, prodotti da AGI e da The Piranesi Experience sono stati selezionati nei festival internazionali. “Senza Orfeo” ha vinto la sezione Architettura del Athens International Short Film Festival Psarokokalo. I suoi lavori fotografici e video sono stati esposti alla 17° e 18° Biennale di Venezia Architettura. È stata insignita ad Ischia del premio internazionale PIDA fotografia 2022. Ha collaborato come consulente scientifico alla mostra Lina Bo Bardi in Italia “Quello che volevo era avere Storia” a cura di Margherita Guccione tenutasi al MAXXI di Roma dal 19.12.2014 al 03.05.2015, suo è il corto “LINA” cuore della mostra. Ha curato una decina di monografie a carattere architettonico ed ha scritto articoli e saggi sulle trasformazioni dei codici in architettura. È socia fondatrice di “Architettrici” che si occupa di veicolare il contributo femminile in architettura.

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