Negli anni passati ci siamo occupati di questa via sia per la parte storica sia per la situazione attuale. Vorremmo chiudere questa trilogia con uno sguardo augurale al futuro, sperando che, finalmente, ci si renda conto che lasciare una strada così importante nel caos e nel degrado non giova nè al Rione Esquilino nè alla città di Roma. E’ ovvio che per ottenere una riqualificazione di via Giolitti c’è bisogno non solo di interventi spot ma di una vera e propria pianificazione urbanistica: non ha senso intervenire solo su un aspetto e lasciare tutto il resto inalterato, tempo al massimo qualche anno e tutto ritornerebbe come prima. Vorremmo anche sottolineare come urbanisti, progettisti, ingegneri e architetti siano stati sempre concordi nell’attribuire alla parte sud-est dell’Esquilino un’importanza strategica per tutto il Rione e stupisce il fatto che, specie dal secondo dopoguerra in poi, si sia agito in maniera opposta relegando questo settore in una situazione di progressivo abbandono che ormai appare drammaticamente evidente a chiunque.
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E il futuro? Noi vorremmo partire dal concorso architettonico indetto nel 2011 dalla Casa dell’Architettura riguardo alla riqualificazione del Rione Esquilino: molti progettisti di tutte le parti del mondo hanno presentato elaborati interessanti e moderni con analisi attente e profonde sui problemi storici ed attuali ed ognuno di essi ha ipotizzato rimedi in sintonia con l’importanza del luogo ma anche con la sostenibilità ambientale e la qualità della vita dei residenti. La maggior parte di questi progetti concentrano l’attenzione proprio sul quadrante sud est del Rione sottolinendone l’importanza per una vera riqualificazione di tutta la zona. Potremmo pubblicare decine di tavole (se qualcuno volesse approfondire l’argomento ne troverete diverse al seguente link) ma ci limitiamo a proporne alcune del progetto vincitore presentato dall’arch. Silvia Guzzini :
- I Mezzi Pubblici : Abolizione del tratto della linea Laziali Centocelle che parte dalla stazione dei Laziali e arriva a Porta Maggiore (un’anticipazione del progetto della circolare sud), corsie preferenziali protette, studio sui flussi del traffico.
- Cura del verde: ripristino di giardini e aiuole esistenti e creazione di nuovi punti. Ripristino di viali alberati e piantumazione di nuovi alberi in vie che attualmente ne sono sprovviste. Grande cura nella scelta delle piante e dei fiori da inserire in apposite fioriere
- Creazione di piste ciclabili protette in tutti gli assi principali del Rione
- Massima cura negli arredi urbani non solo per migliorare l’estetica del luogo ma anche per disciplinare o proibire il parcheggio selvaggio.
Ed ecco un particolare di via Giolitti
- Eliminata la ferrovia Laziali Centocelle, ripristino di aree verdi esistenti e creazione di nuove specialmente a Porta Maggiore e nei pressi del cd. Tempio di Minerva Medica e della chiesa di Santa Bibiana.
- Creazione di un grande punto di informazione turistica
Riqualificazione totale del cd. Tempio di Minerva Medica non solo da un punto di vista turistico con la riaperura al pubblico ma anche da un punto di vista culturale con allestimenti scenici di grande impatto.- Creazione di una zona a traffico limitato e isole pedonali in prossimità dei monumenti
- Creazione di una pista ciclabile protetta
- Creazione di luoghi per la socializzazione con panchine e aree dedicate ai bambini
In conclusione ci rendiamo conto che tutto questo in un momento come quello attuale appartenga più al mondo dei sogni che alla realtà. Ma ciò che chiediamo è che finalmente l’amministrazione pubblica capisca che non si può continuare a lasciare nell’abbandono e nel degrado una zona così importante di Roma e auspichiamo che, finalmente, vengano formulati degli interventi a medio e lungo termine con una strategia precisa e non frutto di improvvisazione o peggio d’ignoranza.

