Vigili al controllo del commercio in diverse aree della città

Sono numerosi gli interventi della Polizia di Roma Capitale volti al contrasto delle irregolarità nel settore commercio, sia fisso che itinerante.
Tra i vari interventi, da segnalare il personale del gruppo Trevi sezione Esquilino, che in un negozio di via Principe Amedeo ha sequestrato centinaia di prodotti con marchio CE irregolare e altri prodotti contraffatti, denunciando e sanzionando il gestore: elevati verbali per 4.500 Euro.
Il gruppo Parioli, diretto da Maurizio Sozi, ha invece operato presso un noto ristorante di via Salaria, denunciando il titolare per frode in commercio riferita ad un totale di circa 125 kg di merce varia (carne, pesce, verdure ecc.) di cui 8 kg. distrutti per mancanza di tracciabilità e perché privi di scadenza: intervenuto personale ispettivo della ASL di zona a supporto dell’operazione. Sono in corso ulteriori verifiche per l’accertamento di eventuali violazioni in materia di inquinamento atmosferico.
Questa mattina invece, in viale Regina Elena, l’intervento da parte degli agenti del gruppo Sapienza, diretti da Davide Orlandi, che hanno sequestrato ad alcuni banchi, situati sui marciapiedi antistanti l’ospedale Umberto I, numerosi capi di abbigliamento e maglieria, borse, ombrelli e bigiotteria. I tre commercianti, di cui uno datosi alla fuga, lavoravano su base fissa sebbene itineranti: sequestrati in totale 5008 pezzi ed elevati verbali per circa 20.000 Euro.
Roma, 29 settembre 2015

 

Alla fine le proteste sono servite a qualcosa

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Dopo anni di proteste, petizioni, raccolta firme e denunce, il questore ha emanato, finalmente,  un provvedimento di chiusura temporanea per il locale “Radio Cafè” a via Principe Umberto. E questo nonostante le ultime, tardive, assicurazioni del gestore del locale che aveva disposto la cessazione delle cosiddette “serate Sudamericane” quasi sempre responsabili di ignobili gazzarre sfocianti in liti, urla, schiamazzi per la strada e inevitabile arrivo delle forze dell’ordine per ristabilire la calma ad orari impossibili. Questo serva da monito anche per gli altri locali dell’Esquilino anch’essi responsabili di disturbo alla quiete pubblica : nessuno vuole che si arrivi al coprifuoco, anzi, per il bene del rione sia benvenuta una sana vita notturna ma sottolineiamo sana perché non c’è bisogno di arrivare allo sballo per divertirsi, e soprattutto si deve tener presente che la città è un bene comune da rispettare, sia per quanto riguarda il benessere collettivo, sia per il rispetto del decoro urbano perché il giorno seguente a queste “feste” non si vedano le strade piene di bottiglie di alcolici vuote e rimasugli di cibo sui marciapiedi.